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kodak
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#1 Messaggio da kodak »

RealDvd rippa i film legalmente, senza scardinare il DRM
RealNetworks ha lanciato un programma in grado di fare copie perfettamente legali di film e show in Dvd. Le major preoccupate hanno le mani legate.


[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2008]

Rippare un Dvd - ossia realizzare una copia su hard disk del proprio film o show preferito - è vietato, anche in Italia, se il Dvd è protetto con tecnologie di gestione dei diritti digitali (Drm). Più precisamente, non è vietata la copia in sé (la copia privata è permessa, e infatti i supporti li paghiamo cari proprio per questo motivo), ma secondo la legge non si devono scardinare le protezioni che la impediscono.

Sebbene la copia in quanto tale sia permessa, di fatto è vietata, visto che praticamente tutti i software di ripping bypassano le protezioni. La storia di Dvd Jon, famosissima, dovrebbe aver insegnato qualcosa sui mezzi che le major amano usare per difendere i propri prodotti.

RealNetworks, azienda nota soprattutto per il lettore multimediale RealPlayer, ha presentato a San Diego un software in grado di rippare un Dvd rimanendo allo stesso tempo completamente nella legalità. Per farlo, anziché togliere il Drm ne aggiunge un altro strato.

Il programma in questione si chiama RealDvd: costerà tra i 40 e i 50 dollari (ma il prezzo di lancio è di soli 30 dollari) e, una volta installato, è in grado di copiare in 15 - 20 minuti un intero Dvd a doppio strato sul disco rigido. Se si tratta di un film, sarà completo di extra, tracce audio supplementari, sottotitoli e via discorrendo.

L'uso del programma sembra decisamente semplice: in sostanza tutto ciò che deve fare l'utente è inserire il disco nel lettore e avviare il software; al resto penserà Real Dvd. Non dovendo aver a che fare con parametri di compressione e non essendo necessario scardinare le protezioni (saranno copiate anch'esse), praticamente chiunque sarà in grado di usarlo.

A questo punto un utente accorto si potrebbe chiedere dove stia la fregatura. La fregatura, se così si può chiamare, sta nel secondo strato di Drm di cui parlavamo prima. La copia del Dvd, infatti, potrà essere riprodotta soltanto tramite il player di RealDvd; se quindi ci si vorrà gustare un film rippato sul proprio impianto home theater, sarà necessario collegarvi il Pc.

Limitare a un solo computer la riproduzione del disco rippato, tuttavia, sarebbe un suicidio commerciale per RealDvd; ecco infatti che è possibile copiare un Dvd anche su un disco esterno Usb e riprodurlo su un massimo di 5 Pc (compreso quello usato per effettuare la copia). È qui che entra il gioco il Drm di Real: non si può andare oltre il quinto computer, e per ognuno di essi bisogna comprare una copia aggiuntiva del software (al prezzo speciale di 20 dollari).

RealNetworks è sicura di non avere problemi dalla Mpaa e dai suoi omologhi nelle altre nazioni perché, in realtà, le protezioni dei Dvd non vengono scavalcate. Essendo i legittimi proprietari di un dato disco, nessuno può impedirne la copia, a patto che i lucchetti digitali vengano mantenuti.

Ciò che in realtà già preoccupa le major è la facilità con cui si potranno copiare film e show; c'è poi da considerare il fatto che RealDvd non è ovviamente in grado di controllare se si è i legittimi proprietari del disco che si sta rippando.

Ecco perché il fosco scenario dipinto dai portavoce della Mpaa prevede legioni di pirati che vanno da BlockBuster, noleggiano un film, lo portano a casa, con due click lo rippano e poi lo riportano.

Quanto a RealNetworks, RealDvd potrebbe aprire la strada a tutta una serie di dispositivi RealDvd certified tramite i quali riprodurre i film copiati dal software senza la necessità di un Pc.

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#2 Messaggio da apsa »

Mi pare che... uhm.. vabbé: devo controllare, forse mi é stato già proposto cotal strumento. :faroah:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


Andrea
daniele
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#3 Messaggio da daniele »

ci sono due leggi: una che permette di fare copie private di musica/film, ma non di software, e una che vieta di bypassare le protezioni.
Per quel motivo, come scritto anche nell'articolo, la più grave delle infrazioni sarebbe quella di arginare le protezioni quando le stesse case discografiche hanno commesso un reato nel cercare di impedire la copia privata?

In Italia tutte le cause sull'argomento si sono chiuse con un nulla di fatto proprio per la contraddizione delle due leggi.

Cmq io uso alchool 120% e per il momento ho sempre copiato tutto.
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#4 Messaggio da apsa »

daniele ha scritto:ci sono due leggi: una che permette di fare copie private di musica/film, ma non di software, e una che vieta di bypassare le protezioni.
Per quel motivo, come scritto anche nell'articolo, la più grave delle infrazioni sarebbe quella di arginare le protezioni quando le stesse case discografiche hanno commesso un reato nel cercare di impedire la copia privata?

In Italia tutte le cause sull'argomento si sono chiuse con un nulla di fatto proprio per la contraddizione delle due leggi.

Cmq io uso alchool 120% e per il momento ho sempre copiato tutto.
Mi devo decidere a provvedere anche io, avrei la possibilità :flower:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


Andrea
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