Adobe ha annunciato la Public Beta di Photoshop Express. L'applicativo lavora interamente via web con le nostre fotografie, senza necessità di acquistare ed installare pacchetti sul computer. Chiaramente le funzionalità sono piuttosto ridotte ma comunque complete per i ritocchi base, compreso il bilanciamento del bianco e l'applicazione del contrasto, cosi' come il ritocco di piccole imperfezioni ed il bilanciamento generale dell'immagine.https://www.photoshop.com/express/landing.html
detto ciò, mi chiedo: a che serve???
Senz'altro i software offerti gratuitamente con l'acquisto delle fotocamere, offrono maggiori controlli e, per lo più, gestiscono il raw (per i modelli forniti della modalità di scatto) in maniera migliore di fotosciòpp...
Oltretutto esiste GIMP, un programma di fotoritocco completamente gratuito http://www.gimp.org/ e completo di tutti i controlli immagine.
L'unica cosa che mi viene da pensare è...quanto porta in termini economici l'iscrizione di un utente ad un sito???? perchè è una evidente strategia di marketing.
libra ha scritto:....
L'unica cosa che mi viene da pensare è...quanto porta in termini economici l'iscrizione di un utente ad un sito???? perchè è una evidente strategia di marketing.
Aggiungerei un dettaglio: tutta la roba che "viaggia" sulla rete, ci lega sempre di più ai servizi on-line, così quando non funzionano le connessioni, non fai un kaizer.... :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
web 2.0, gli anni 70 tornano di moda anche nell'informatica.
L'evoluzione attuale è quella di convergere verso i servizi offerti on-line, sui pc non andrà installato più niente e diverranno solo "stupide" workstation. Ora siamo alle fasi primordiali del progetto, ma tutte le grosse multinazionali stanno già investendo milioni di dollari sul tema e per questo tra qualche anno i servizi on-line avranno sicuramente caratteristiche più esaustive.
Il motivo? il business delle pubblicità: anche un semplice banner sulla finestra di login di un servizio, moltiplicato per i milioni di utilizzatori quotidiani garantirà introiti superiori alla vendita diretta di quel prodotto su cd/dvd.
daniele ha scritto:web 2.0, gli anni 70 tornano di moda anche nell'informatica.
L'evoluzione attuale è quella di convergere verso i servizi offerti on-line, sui pc non andrà installato più niente e diverranno solo "stupide" workstation. Ora siamo alle fasi primordiali del progetto, ma tutte le grosse multinazionali stanno già investendo milioni di dollari sul tema e per questo tra qualche anno i servizi on-line avranno sicuramente caratteristiche più esaustive.
Il motivo? il business delle pubblicità: anche un semplice banner sulla finestra di login di un servizio, moltiplicato per i milioni di utilizzatori quotidiani garantirà introiti superiori alla vendita diretta di quel prodotto su cd/dvd.
Azz...ottima analisi e, credo proprio sia difficile ipotizzare il contrario di quanto da te detto
Ma le diskless-workstation, che fine hanno fatto ? :cyclopsani:
C'era stato un tentativo in questo senso, non molti anni fa: lasciare gli applicativi sul server, e utilizzare postazioni di lavoro molto simili ai buoni vecchi terminali di una volta.
Ancora oggi probabilmente si riesce a fare qualcosa in ambiente Linux, ma con gli altri sistemi operativi... :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
