Help.. non si spegne..

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marione
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Help.. non si spegne..

#1 Messaggio da marione »

Ciao Raga, ho un problema con il computer... sono 3 giorni che non vuole spegnersi.... :(((

faccio Start/ spegni computer/ e clicco sull'icona Spegni... ma non succede nulla .... ufff

quando clicco su start e spegni computer .. diventa bianco e nero ma appena clicco su spegni ritorna attivo...

che cavolo avrò toccato ???

è mai successo a qualcuno ??
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apsa
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#2 Messaggio da apsa »

Per spegnerlo di brutto, premi e tieni premuto il tasto di accensione fino a quando "va giù" del tutto...
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Andrea
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#3 Messaggio da marione »

apsa ha scritto:Per spegnerlo di brutto, premi e tieni premuto il tasto di accensione fino a quando "va giù" del tutto...
ora provo... dovrei tenerlo premuto per 5 secondi e poi dovrebbe fare qualcosa o spegnersi o andare in stand-by ...provo..
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apsa
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#4 Messaggio da apsa »

Se va in stand-by, si deve intervenire sul pannello di controllo e scegliere l'opzione "spegnimento" (parliamo del portatile, vero ? )
A scuola andavo sempre benissimo.
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#5 Messaggio da marione »

Si portatile...

Comunque ho fatto spento a mano e si è spento.... ottimo direi

Grazie mitico Apsa :cheers: :cheers: :cheers:
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#6 Messaggio da marione »

E poi si è anche acceso ...ovviamente .. :cyclopsani: :cyclopsani:
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#7 Messaggio da daniele »

prova con il metodo romano.

Questo è un esempio applicato ad un'autovettura, ma va bene anche per i pc

http://www.tomasmilian.com/audio/romana2.wav
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#8 Messaggio da apsa »

marione ha scritto:E poi si è anche acceso ...ovviamente .. :cyclopsani: :cyclopsani:
Menomale! :flower:

Ero un pò in apprensione... :bom:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


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#9 Messaggio da apsa »

daniele ha scritto:prova con il metodo romano.

Questo è un esempio applicato ad un'autovettura, ma va bene anche per i pc

http://www.tomasmilian.com/audio/romana2.wav
Ahahahahahah! Mitico Tomas Milian! :cheers:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


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#10 Messaggio da marione »

apsa ha scritto:
Ahahahahahah! Mitico Tomas Milian! :cheers:
ahahaha mi ha fatto ridere anche a me ..questo comico di quartiere...

nella capitale avete il vantaggio che certi personaggi di Quartiere , famosi solo nel loro quartiere, sono famosi anche all'estero...ops nel resto di Italia... vedi Totti ... Di Canio .. Sordi..Verdone...Governo... :cheers: :cheers:
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#11 Messaggio da apsa »

Che poi Tomas Milian é di origine cubana...
Mi ricordavo che é straniero, non ricordavo che é cubano!

http://www.actarus.it/Trash/tomas.htm
Tomas Quintin Rodriguez nasce in un piccolo villaggio Cubano nei pressi dell'Havana, da un'importante famiglia aristocratica del luogo. Suo padre era il generale Rodriguez, al servizio del dittatore Gerardo Machado, figlio del Cardinale dell'Havana. In seguito ad un colpo di Stato, nel 1952 salì al potere Fulgencio Batista, e il generale Rodriguez venne arrestato. Un simile accaduto scioccò pesantemente il padre di Tomas, che per cinque anni rimase ricoverato in un ospedale psichiatrico. Anche dopo il suo ritorno in servizio le cose non cambiarono, e in un tragico giorno, Rodriguez si uccise nella sua abitazione, proprio sotto gli occhi di Tomas. Il temperamento già di natura ribelle di quest'ultimo, dopo un così grande dolore, lo spingono ad allontanarsi dalla sua terra per realizzare il sogno di diventare attore. Finiti gli studi infatti parte per gli Stati Uniti, dove si iscrive al mitico Actors Studio di Elia Kazan, scuola che gli permette di recitare in diverse opere teatrali. Il suo talento viene notato da un regista Francese, Jean Cocteau, che decide di portarlo in Italia, a Spoleto, in occasione del Festival dei Due Mondi. Il nostro paese ha portato molta gloria e fortuna a Tomas, il quale ha l'occasione di lavorare per degli storici registi come Antonioni e Bertolucci. Ed è proprio l'Italia che consacra definitivamente la figura artistica di questo attore, che va ad inserirsi alla perfezione in un periodo di cambiamento per il cinema Italiano, costituendo per molti versi anche il simbolo di una svolta ed il baluardo di un genere. Ci troviamo più precisamente nella fase in cui il cosidetto cinema poliziottesco sta esalando l'ultimo respiro. Ormai i vari commissari che, impavidi, sfidano la malavita organizzata, hanno perso la loro aurea di interesse da parte del pubblico, così, come accadde per lo "spaghetti western", che da Sergio Leone si trasformò in commedia con Bud Spencer e Terence Hill, i quali rigenerarono il filone western per diversi anni ancora, così accade per il poliziottesco. Si sentiva infatti la necessità di trovare un personaggio che prosegua si la strada percorsa dai precedenti ispettori (Maurizio Merli docet) ma che esorcizzi il suo ruolo fino a quel momento un pò troppo preso sul serio, con una sana dose di ironia e insolenza: è l'alba per l'ispettore Nico Giraldi. Ma come è nato Monnezza? Da un episodio molto singolare. Galliano Juso e Bruno Corbucci si trovano a Napoli per girare un film, Il Trafficone, e proprio a Juso capita di subire uno scippo ad opera di due delinquenti a bordo di una Kawasaki. Strano a dirsi ma Galliano rimane così colpito da quel fatto ("Uno scippo straordinario, irripetibile da quanto era bello..."dirà poi in un'intervista) che scrive la sceneggiatura per il primo film della saga di Giraldi: Squadra Antiscippo. Messa in piedi la sceneggiatura è arrivato il momento della creazione del soggetto. Si pensa all'inizio di prendere spunto dal personaggio di un film uscito in USA in quel periodo, Serpico, con il grande Al Pacino. Corbucci e Juso propongono a Milian la parte e lui accetta ben volentieri, ma fa presente che la figura di Serpico è troppo lontana dalla realtà Italiana. C'è bisogno di un personaggio popolare, di una figura vicina alla gente, un eroe che vive come la gente comune, che si esprime come la gente comune: Milian ha avuto un'idea geniale. Abiti eccentrici, scarpe da tennis, linguaggio da borgata Romana, berretto multicolore perennemente infilato in testa e un passato da delinquente di periferia: questo è a grandi linee l'identikit del nostro beniamino. Tomas, fin dal suo arrivo in Italia, e più precisamente a Roma, rimane assolutamente rapito dal dialetto di questa città, così musicale e divertente. I connotati fisici ed il look di Monnezza traggono invece spunto dalla controfigura dell'attore, un certo Quinto Gambini, dal quale Milian attinge il gusto del pecoreccio e della battuta di grana grossa. E' doveroso ricordare che, benchè l'attore fosse doppiato dal compianto Ferruccio Amendola, recitava in un dialetto Romano a dir poco perfetto e, particolare ancor più sbalorditivo, era proprio Tomas Milian a scrivere i testi delle battute di Giraldi. Tutti questi ingredienti altro non potevano che creare una formula più che vincente...e miliardaria, articolata in ben 11 pellicole sulle gesta del commissario più sboccato d'Italia. La filmografia Monnezzara si potrebbe dividere in due grandi periodi: il periodo delle "squadre" e quello dei "delitti". Il primo descrive la genesi, la caratterizzazione e la definitiva consacrazione del personaggio, mentre il secondo ne rafforza i connotati e ne delinea la sua evoluzione verso un genere più "family" o più di mercato, sino al suo conseguente declino. Attorno al commissario Giraldi, come nei migliori fumetti di supereroi, ruotano delle presenze molto importanti che contribuiscono a infondere linfa vitale e continuità alla storia. Ricordiamo Massimo Vanni nella parte del collega Gargiulo, lo straordinario Enzo Cannavale, ma sopra tutti quanti dobbiamo citare l'indimenticabile Franco Lecher in arte Bombolo, nei panni del ladruncolo Franco Bertarelli, più noto col nomignolo di Venticello. I siparietti comici a base di "pizze" fra Milian e quest'ultimo sono sublimi e spesso valgono l'intera visione del film. Gli anni passano e il meccanismo inizia però a dare i primi segni di cedimento. In seguito al passaggio alla scuderia Cecchi Gori, che comincia a distribuire e produrre i film di Monnezza da Delitto al Ristorante Cinese, il prodotto perde di quella malizia e grossolanità che lo contraddistingueva, e lo stesso Giraldi subisce una pesante ripulita dalla sua proverbiale volgarità, forse per venire incontro ad un pubblico più vasto. In più Tomas, in piena fase di rinnovo artistico, dopo essere tornato dall'India in seguito ad un lungo periodo di disintossicazione da alcool e droghe, comincia a non gradire più come prima il suo alter ego, divenuto ormai l'ombra di se stesso e la sua ossessione (la gente ormai non lo vedeva come Tomas Milian, ma come Monnezza). Così, nel 1984, esce l'ultimo capitolo di Monnezza: Delitto al Blue Gay, prodotto dalla Medusa Film. Gli incassi non vanno come si sperava, e la saga dell'ispettore Giraldi arriva alla definitiva conclusione. Ora Tomas Milian è completamente cambiato, sia nell'aspetto (sono passati anche diversi anni) che nei ruoli di grande successo da lui interpretati (una delle ultime pellicole dove ha recitato è Traffic), ma nei cuori di tutti i Trashofili, anche se ci togliamo il cappello di fronte alla sua bravura, nei nostri cuori rimarrà sempre quell'irriverente poliziotto dai modi spicci e la battuta al fulmicotone.
:faroah:
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#12 Messaggio da kodak »

Quando lo spegni stacca cavo corrente e batteria!!!!
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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#13 Messaggio da marione »

kodak ha scritto:Quando lo spegni stacca cavo corrente e batteria!!!!
Esatto Kodak alla sera stacco batteria e corrente... però domani devo capire come mai non si voglia spegnere...
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#14 Messaggio da apsa »

AH giusto, certo!
Ma pare che abbia risolto, nevvero Mario ? :cyclops:
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#15 Messaggio da marione »

apsa ha scritto:AH giusto, certo!
Ma pare che abbia risolto, nevvero Mario ? :cyclops:
Si grazie .. sembra funzionare ...

adesso provo a spegnere e poi da spento provo a mandare un messaggio .... no neh!!! :cyclopsani:
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