E allora eccola qui questa nuova A4 che da novembre sarà pronta per il mercato italiano. E’ un salto importante nella categoria delle berline medie, più lunga di 12 centimetri rispetto al vecchio modello (ora siamo a quota 4 metri e 70), più larga di cinque, ma a dispetto di tutte le diavolerie hi-tech stipate a bordo pesante appena 1.410 chili (il 10% meno di prima) grazie all’uso di un nuovo tipo di acciaio leggero. Una berlina che sembra una coupé, bassa, filante, sportiva, cattiva, cofano lungo e coda corta, luci a led a forma di ali, e dentro finalmente lo spazio che mancava. Sul piano hi-tech sorprende il nuovo “Audi drive select”, il sistema che ottimizza motore, cambio, sterzo, ammortizzatori e li adatta allo stile di guida del pilota. La tenuta di strada è impressionante; la costruzione impeccabile; l’unico difetto è l’affollamento dei tasti su cruscotto e tunnel centrale, dove il profluvio di bottoni e pulsanti spareggia con il cockpit di un jet confondendo le idee e sfiorando l’eccessivo.
Del resto: trazione anteriore o Quattro; cambio manuale a 6 marce, Tiptronic o Multitronic; poi cinque motori tutti a iniezione diretta, benzina e diesel, anche se in Italia per oltre l’80 per cento dei clienti la scelta sarà quella del nuovo 2 litri 4 cilindri common-rail da 143 cavalli, 18 km con un litro di gasolio, autonomia 1.200 km e prezzo intorno ai 35 mila euro. I listini partono da 30.900 e arrivano fino a 42.300. In seguito, ovviamente, station wagon, versione S e cabrio. Come dire: tutto quello che fa la Bmw, il rivale che l’Audi sogna di agganciare...
