Grazie a Google Earth, che ha aggiornato il suo sito con nuove immagini, è possibile dare la caccia a nuove unità, basi missilistiche, siti sensibili. Un lavoro investigativo al quale partecipano tanto esperti del settore che semplici cittadini. Quando uno di loro fa centro mette in circolazione su Internet le coordinate e le foto di quello che hanno trovato.
L’ultimo colpo l’ha messo a segno la Fas (Federazione degli scienziati americani) che ha individuato un sottomarino lanciamissili cinese all’ancora in un porto. Già in luglio erano «emerse» immagini – sempre da Google Earth – di altre unità navali e di una installazione navale protetta da bunker. Secondo gli analisti i mezzi fotografati sono esemplari della classe Jin e Xia: le foto, precisano, risalgono al 2005 e al 2006.
