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Ago
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#16 Messaggio da Ago »

Bandiere al vento......

meglio per loro......stavolta avrebbero rischiato assai!
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Mr.Pik
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#17 Messaggio da Mr.Pik »

Ago ha scritto:Bandiere al vento......

meglio per loro......stavolta avrebbero rischiato assai!
Tranquillo.......Il disegno di legge è stato approvato la settimana scorsa dal governo e già nei prossimi giorni dovrebbe essere preso in esame alla Camera. Vedremo.......
Ago
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#18 Messaggio da Ago »

Mr.Pik ha scritto:
Ago ha scritto:Bandiere al vento......

meglio per loro......stavolta avrebbero rischiato assai!
Tranquillo.......Il disegno di legge è stato approvato la settimana scorsa dal governo e già nei prossimi giorni dovrebbe essere preso in esame alla Camera. Vedremo.......
scommetto che si "dimenticheranno" di rileggere parola per parola e modificare
cometa rossa
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#19 Messaggio da cometa rossa »

Alla fine non succederà nulla. I centri sociali vivono sulla rete, volete che la sinistra radicale tarpi le ali ai suoi adepti?
Zeru tituli
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#20 Messaggio da Mr.Pik »

cometa rossa ha scritto:Alla fine non succederà nulla. I centri sociali vivono sulla rete, volete che la sinistra radicale tarpi le ali ai suoi adepti?
...oppure troveranno ll sistema per finanziarli anche per questo....
cometa rossa
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#21 Messaggio da cometa rossa »

L'avranno già trovato.
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#22 Messaggio da Mr.Pik »

Lettera del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio On. Ricardo Franco Levi a Beppe Grillo

19 Ottobre 2007

Caro Grillo,

ho letto il suo commento al disegno di legge di riforma dell’editoria appena approvato dal governo e vorrei tranquillizzare lei, i lettori del suo blog e, più in generale, il “popolo di Internet”.
Con il provvedimento che tra pochi giorni inizierà il suo cammino in Parlamento non intendiamo in alcun modo né “tappare la bocca a Internet” né provocare “la fine della Rete”. Non ne abbiamo il potere e, soprattutto, non ne abbiamo l’intenzione.
Ciò che ci proponiamo è semplicemente di promuovere la riforma di un settore, quello, per l’appunto dell’editoria, a sostegno del quale lo Stato spende somme importanti, che è regolato da norme che si sono succedute in modo disordinato nel corso degli anni e che corrispondono ormai con grande fatica ad una realtà profondamente cambiata sotto la spinta delle innovazioni della tecnologia.
Non abbiamo lavorato nel chiuso delle nostre stanze. Abbiamo pubblicato uno schema di legge e un questionario sul nostro sito internet, abbiamo ascoltato e incontrato tutti gli operatori del settore (gli editori grandi e piccoli, i giornalisti, gli specialisti della pubblicità, i distributori, gli edicolanti, i librai), ci siamo fatti aiutare da esperti dell’economia e del diritto.
Il risultato del nostro lavoro, il disegno di legge approvato dal governo, è leggibile sul nostro sito
(http://www.governo.it/Presidenza/DIE/index.html) dove pure si possono trovare in totale trasparenza tutti gli elementi e i dettagli dell’intervento pubblico a favore dell’editoria.
Ci siamo mossi avendo un punto di riferimento preciso e impegnativo: la tutela e la promozione del pluralismo dell’informazione. Un principio affermato con chiarezza dalla Costituzione e che nell’articolo numero 1 del nostro disegno di legge abbiamo definito come “libertà di informare e diritto ad essere informati”.
Niente, dunque, è stato ed è più lontano dalle nostre intenzione della volontà di censurare il libero dibattito dei e tra i cittadini.
Ci occupiamo di editoria persuasi che, nel tempo in cui viviamo, un prodotto editoriale si definisca a partire dal suo contenuto (l’informazione), e non più dal mezzo (la carta) attraverso il quale esso viene diffuso.
Vogliamo creare le condizioni di un mercato libero, aperto ed organizzato in modo efficiente. Per questo, intendiamo, tra le altre cose, abolire la registrazione presso i Tribunali sino ad oggi obbligatoria per qualsiasi pubblicazione e sostituirla con l’unica e più semplice registrazione preso il Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) tenuto dall’Autorità Garante per le Comunicazioni (AgCom).
Anche su questo punto, da lei particolarmente criticato e temuto, lo spirito della nostra legge è chiaro. Quando prevediamo l’obbligo della registrazione non pensiamo alla ragazzo o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog. Pensiamo, invece, a chi, con la carta stampata ma, certo, anche con internet, pubblica un vero e proprio prodotto editoriale e diventa, così un autentico operatore del mercato dell’editoria.
Siamo consapevoli che, soprattutto quando si tratta di internet, di siti, di blog, la distinzione tra l’operatore professionale e il privato può essere sottile e non facile da definire. Ed è proprio per questo che nella legge affidiamo all’Autorità Garante per le Comunicazioni il compito di vigilare sul mercato e di stabilire i criteri per individuare i soggetti e le imprese tenuti ad iscriversi al Registro degli Operatori.
L’informazione è un elemento prezioso e decisivo per la democrazia e deve essere trattata con estrema attenzione e rispetto. Per questo, ripeto – e non per sfuggire alle nostre responsabilità –, pensiamo che sia bene, affidarsi ad autorità che abbiano la competenza per regolare una materia così specifica e che siano indipendenti rispetto ai governi e al potere politico.
Quanto alle responsabilità, la sostanza di ciò che abbiamo scritto nel nostro disegno di legge – e mi sembra una disposizione di buon senso – è che per chi pubblica un giornale debbano valere le medesime regole sia che si tratti di un giornale stampato sia che si tratti di un giornale on-line.
Più in generale e al di là di quanto previsto dalla nostra legge, credo, però, che il tema della responsabilità per ciò che viene pubblicato sulla rete sia un tema importante e che a nessuno dovrebbe stare più a cuore che a chi usa, apprezza e ama la rete.
Certo che il suo blog non chiuderà, le invio, caro Grillo, un cordiale saluto

Ricardo Franco Levi


Nessun commento. Staremo a vedere|
freitag
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#23 Messaggio da freitag »

Sono stati troppo veloci nel varare una cose del genere . .
Su altri problemi immobilismo . . .
Vedremo . . .
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La mia passione per il MotoGp è superata
solo dalla mia pigrizia nel programmare il
videoregistratore . . .
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apsa
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#24 Messaggio da apsa »

Secondo me si ispirano alla canzone "Smoke in your eyes" :flower:
Si agitano e sbatacchiano di qua e di là per far vedere che é un governo produttivo. Eh si, producono tante di quelle stronzate.... :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


Andrea
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#25 Messaggio da Ago »

Faccia di tolla!

La prox volta ci riproveranno ancor più in sordina.....
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