La donna immortale
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La donna immortale
Henrietta Pleasant era nata il 18 Agosto 1920 a Roanoke, Virginia.
Sposata con David Lacks e madre di 5 figli, l' 1 Febbraio 1951, durante una visita, le veniva diagnosticato un cancro cervicale al Johns Hopkins Hospital. Sebbene sottoposta a tutte le cure possibili, Henrietta moriva il 4 Ottobre 1951, a soli 31 anni.
I dottori, studiando il suo caso, notarono che quel cancro si metastatizzava ad una velocità elevatissima, uccidendo la donna nel giro di poco tempo. Per 25 anni nessuno, nella sua famiglia, seppe che le cellule di Henrietta erano state prelevate dal cancro, trasferite in laboratiorio, studiate e coltivate dal dottor George Otto Gey.
Il motivo è molto semplice: il dottore si era accorto che quelle cellule non solo sopravvivevano fuori dal corpo della donna, ma erano immortali: potevano cioè essere divise infinite volte senza mai esaurirsi, essendo di fatto una potenziale miniera eterna di cellule umane. Per capirsi, una comune cellula umana non supera generalmente mai le 50 divisioni.
Capirete da soli che tutt' oggi, anno Domini 2007, le cellule di Henrietta sono più vive che mai e, diffuse in molti laboratori di tutto il mondo, ne sono state ottenute qualcosa come più di 100 mila miliardi (da se' più che sufficienti a riempire un corpo umano!).
Sebbene dalla foto Henrietta appaia come una comune donna (un po' bruttina, ma sempre una donna), il motivo della sua immortalità risiede nella disumanità delle sue cellule: qualcuno di voi saprà che un uomo, per essere tale, possiede in ogni sua cellula 46 cromosomi. Un cane ne ha 78, un gatto 38, una scimmia (l' animale a noi più simile) ne ha 48. Ogni cellula di Henrietta ne conteneva (e ne contiene) ben 82. Un mostro.
Nel 1991 fu loro dato il nome scientifico di Helacyton Gartleri (o HeLa cells, da Henrietta Lacks).
a me queste cose spaventano...e se ci fossero in giro dei cloni?a noi mica ce lo direbbero...
Sposata con David Lacks e madre di 5 figli, l' 1 Febbraio 1951, durante una visita, le veniva diagnosticato un cancro cervicale al Johns Hopkins Hospital. Sebbene sottoposta a tutte le cure possibili, Henrietta moriva il 4 Ottobre 1951, a soli 31 anni.
I dottori, studiando il suo caso, notarono che quel cancro si metastatizzava ad una velocità elevatissima, uccidendo la donna nel giro di poco tempo. Per 25 anni nessuno, nella sua famiglia, seppe che le cellule di Henrietta erano state prelevate dal cancro, trasferite in laboratiorio, studiate e coltivate dal dottor George Otto Gey.
Il motivo è molto semplice: il dottore si era accorto che quelle cellule non solo sopravvivevano fuori dal corpo della donna, ma erano immortali: potevano cioè essere divise infinite volte senza mai esaurirsi, essendo di fatto una potenziale miniera eterna di cellule umane. Per capirsi, una comune cellula umana non supera generalmente mai le 50 divisioni.
Capirete da soli che tutt' oggi, anno Domini 2007, le cellule di Henrietta sono più vive che mai e, diffuse in molti laboratori di tutto il mondo, ne sono state ottenute qualcosa come più di 100 mila miliardi (da se' più che sufficienti a riempire un corpo umano!).
Sebbene dalla foto Henrietta appaia come una comune donna (un po' bruttina, ma sempre una donna), il motivo della sua immortalità risiede nella disumanità delle sue cellule: qualcuno di voi saprà che un uomo, per essere tale, possiede in ogni sua cellula 46 cromosomi. Un cane ne ha 78, un gatto 38, una scimmia (l' animale a noi più simile) ne ha 48. Ogni cellula di Henrietta ne conteneva (e ne contiene) ben 82. Un mostro.
Nel 1991 fu loro dato il nome scientifico di Helacyton Gartleri (o HeLa cells, da Henrietta Lacks).
a me queste cose spaventano...e se ci fossero in giro dei cloni?a noi mica ce lo direbbero...
Re: La donna immortale
Ho idea che le cellule cancerose non facciano comodo a nessuno, se non per lo studio delle possibili cure di questa terribile malattia.minny ha scritto:... le cellule di Henrietta erano state prelevate dal cancro, trasferite in laboratiorio, studiate e coltivate dal dottor George Otto Gey.
....
a me queste cose spaventano...e se ci fossero in giro dei cloni?a noi mica ce lo direbbero...
Al giorno d'oggi ancora non si sa molto sullo sviluppo e sulla cura del cancro, ma la povera Henrietta ha sicuramente dato un contributo (involontario, poverina... ma sempre contributo é) allo studio e alla potenziale cura di queste patologie.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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Re: La donna immortale
Vorrebbe dire che si è già riusciti a clonare l'uomo. Secondo me, è ancora presto, anche se non manca moltominny ha scritto:e se ci fossero in giro dei cloni?a noi mica ce lo direbbero...
Re: La donna immortale
Probabilmente verso le 16.30 ? :flower:cometa rossa ha scritto:Vorrebbe dire che si è già riusciti a clonare l'uomo. Secondo me, è ancora presto, anche se non manca moltominny ha scritto:e se ci fossero in giro dei cloni?a noi mica ce lo direbbero...
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Fai 16.35, così c'è pure il tempo per farsi prima un caffettino :-P
Seriamente: premesso che la clonazione apre scenari che definire inquietanti o pericolosi è ancora poco, apre anche un sacco di possibilità: chiaramente io non vorrei mai un altro me stesso, ma se al posto di una persona si riesce a clonare il singolo organo o parte del corpo (una gamba, una mano), per la medicina e per l'uomo si aprono prospettive incredibili.
Seriamente: premesso che la clonazione apre scenari che definire inquietanti o pericolosi è ancora poco, apre anche un sacco di possibilità: chiaramente io non vorrei mai un altro me stesso, ma se al posto di una persona si riesce a clonare il singolo organo o parte del corpo (una gamba, una mano), per la medicina e per l'uomo si aprono prospettive incredibili.
Zeru tituli
sì, quella di finire drammaticamente prima le risorse a disposizione e sovrappopolare in maniera incontrollabile la terra.cometa rossa ha scritto:Fai 16.35, così c'è pure il tempo per farsi prima un caffettino :-P
Seriamente: premesso che la clonazione apre scenari che definire inquietanti o pericolosi è ancora poco, apre anche un sacco di possibilità: chiaramente io non vorrei mai un altro me stesso, ma se al posto di una persona si riesce a clonare il singolo organo o parte del corpo (una gamba, una mano), per la medicina e per l'uomo si aprono prospettive incredibili.
è un discorso cinico, ma un minimo di mortalità va garantito: altrimenti perchè esisterebbe il terzo mondo dove si muore per nulla?
Del maiale non si butta via nulla...
Della maiala si tiene solo il numero del cellulare!
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Mi sembra che siano due questioni un pochetto diverse, la cura di malattie, patologie, malformazioni e traumi vari, e la morte per inedia o per "banali" infezioni, delle popolazioni dimenticate....bitto ha scritto:sì, quella di finire drammaticamente prima le risorse a disposizione e sovrappopolare in maniera incontrollabile la terra.cometa rossa ha scritto:Fai 16.35, così c'è pure il tempo per farsi prima un caffettino :-P
Seriamente: premesso che la clonazione apre scenari che definire inquietanti o pericolosi è ancora poco, apre anche un sacco di possibilità: chiaramente io non vorrei mai un altro me stesso, ma se al posto di una persona si riesce a clonare il singolo organo o parte del corpo (una gamba, una mano), per la medicina e per l'uomo si aprono prospettive incredibili.
è un discorso cinico, ma un minimo di mortalità va garantito: altrimenti perchè esisterebbe il terzo mondo dove si muore per nulla?
Certo, se si potesse eliminare ogni causa di invecchiamento e morte, la popolazione aumenterebbe in modo drammatico, oserei dire "in modo apocalittico".
A questo punto, ecco che si rivela utile qualche guerra mondiale.... due o trecento milioni di morti, e si ridimensiona la popolazione....
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Tranquillo Roby, che queste cose resterebbero solo a disposizione di chi c'ha i soldi, ovvero il mondo occidentale. Dove le persone muoiono come mosche, non cambierebbe nulla, continuerebbero a morire come mosche.bitto ha scritto: sì, quella di finire drammaticamente prima le risorse a disposizione e sovrappopolare in maniera incontrollabile la terra.
è un discorso cinico, ma un minimo di mortalità va garantito: altrimenti perchè esisterebbe il terzo mondo dove si muore per nulla?
Comunque io mi riferivo a traumi quali perdita di un arto, o a malformazioni cardiache/renali o del fegato, o semplicemente agli occhi. Nulla che possa evitare di morire quando è il tempo ( la scienza stabilisce in 140 anni la durata del cervello, al limite si potrebbe arrivare a quell'età, non oltre)
140 ANNI di durata, per quelli che lo usano! Per un politico, siamo sui 200 almeno... :flower:cometa rossa ha scritto:... ( la scienza stabilisce in 140 anni la durata del cervello, al limite si potrebbe arrivare a quell'età, non oltre)
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Andrea
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la guerra è un ottimo modo per combattere la sovrappopolazione e la recessione economica, è vero.apsa ha scritto:
Mi sembra che siano due questioni un pochetto diverse, la cura di malattie, patologie, malformazioni e traumi vari, e la morte per inedia o per "banali" infezioni, delle popolazioni dimenticate....
Certo, se si potesse eliminare ogni causa di invecchiamento e morte, la popolazione aumenterebbe in modo drammatico, oserei dire "in modo apocalittico".
A questo punto, ecco che si rivela utile qualche guerra mondiale.... due o trecento milioni di morti, e si ridimensiona la popolazione....
ma se per ogni cosa che si "rompe" in un essere umano, c'è un ricambio, la vita giocoforza si allunga.
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Oh, Bitto, considerala un'iperbole, non é certo quel che veramente penso... sono mica un guerrafondaio, eh ? :faroah:bitto ha scritto:la guerra è un ottimo modo per combattere la sovrappopolazione e la recessione economica, è vero.apsa ha scritto:
Mi sembra che siano due questioni un pochetto diverse, la cura di malattie, patologie, malformazioni e traumi vari, e la morte per inedia o per "banali" infezioni, delle popolazioni dimenticate....
Certo, se si potesse eliminare ogni causa di invecchiamento e morte, la popolazione aumenterebbe in modo drammatico, oserei dire "in modo apocalittico".
A questo punto, ecco che si rivela utile qualche guerra mondiale.... due o trecento milioni di morti, e si ridimensiona la popolazione....
ma se per ogni cosa che si "rompe" in un essere umano, c'è un ricambio, la vita giocoforza si allunga.
Comunque si, anche a me sembra innaturale voler prolungare la vita a tutti i costi; posso immaginare che dovrebbe come sempre entrare in gioco il buonsenso, ma ci si può davvero fare affidamento sul buonsenso della gente ? Ho l'impresisone che sia merce sempre più rara....
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so che non sei un guerrafondaio: purtroppo la considerazione che fai è quanto di più vero possa esserci...apsa ha scritto: Oh, Bitto, considerala un'iperbole, non é certo quel che veramente penso... sono mica un guerrafondaio, eh ? :faroah:
Comunque si, anche a me sembra innaturale voler prolungare la vita a tutti i costi; posso immaginare che dovrebbe come sempre entrare in gioco il buonsenso, ma ci si può davvero fare affidamento sul buonsenso della gente ? Ho l'impresisone che sia merce sempre più rara....
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