I produttori smaltiscano i rifiuti tecnologici
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I produttori smaltiscano i rifiuti tecnologici
I produttori smaltiscano i rifiuti tecnologici
Un decreto del Ministero dell'Ambiente obbliga i produttori di apparecchiature elettriche a sobbarcarsi lo smaltimento dei rifiuti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-11-2007]
In un anno ogni abitante in Italia produce 14 Kg di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee). Si va dai piccoli telefoni cellulari ai più massicci computer, televisori, frigoriferi e lavatrici: rifiuti spesso ingombranti e inquinanti, non sempre correttamente smaltiti.
Finora della loro sorte doveva occuparsi il Comune. Ora, invece, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un decreto del Ministero dell'Ambiente, che a sua volta recepisce una direttiva europea, saranno i produttori stessi a doversi fare carico della gestione dei rifiuti.
In pratica, dovendosi disfare di un'apparecchiatura elettronica vecchia si potrà portarla in una delle costituende "eco-piazzole" adibite alla loro raccolta. Periodicamente i produttori, in consorzio o altrimenti organizzati, li preleveranno per smontarli e completare il ciclo di smaltimento.
In alternativa, chi voglia sostituire un apparecchio non funzionante con uno nuovo potrà rivolgersi direttamente al negoziante che sarà obbligato ad accettare il prodotto vecchio e portarlo poi nei luoghi di raccolta.
Fino al 31 dicembre di quest'anno vi sarà un periodo di transizione in cui i Comuni continueranno ad occuparsi dei Raee. Dal 1° gennaio, invece, i produttori dovranno farsi trovare pronti.
L'obiettivo, ha detto il Ministro Pecoraro Scanio, è raggiungere i quantitativi fissati dall'Unione Europea già nel primo anno di attività, passando dagli attuali 1,15 Kg per abitante di rifiuti tecnologici gestiti e recuperati a 4 Kg per abitante.
Un decreto del Ministero dell'Ambiente obbliga i produttori di apparecchiature elettriche a sobbarcarsi lo smaltimento dei rifiuti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-11-2007]
In un anno ogni abitante in Italia produce 14 Kg di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee). Si va dai piccoli telefoni cellulari ai più massicci computer, televisori, frigoriferi e lavatrici: rifiuti spesso ingombranti e inquinanti, non sempre correttamente smaltiti.
Finora della loro sorte doveva occuparsi il Comune. Ora, invece, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un decreto del Ministero dell'Ambiente, che a sua volta recepisce una direttiva europea, saranno i produttori stessi a doversi fare carico della gestione dei rifiuti.
In pratica, dovendosi disfare di un'apparecchiatura elettronica vecchia si potrà portarla in una delle costituende "eco-piazzole" adibite alla loro raccolta. Periodicamente i produttori, in consorzio o altrimenti organizzati, li preleveranno per smontarli e completare il ciclo di smaltimento.
In alternativa, chi voglia sostituire un apparecchio non funzionante con uno nuovo potrà rivolgersi direttamente al negoziante che sarà obbligato ad accettare il prodotto vecchio e portarlo poi nei luoghi di raccolta.
Fino al 31 dicembre di quest'anno vi sarà un periodo di transizione in cui i Comuni continueranno ad occuparsi dei Raee. Dal 1° gennaio, invece, i produttori dovranno farsi trovare pronti.
L'obiettivo, ha detto il Ministro Pecoraro Scanio, è raggiungere i quantitativi fissati dall'Unione Europea già nel primo anno di attività, passando dagli attuali 1,15 Kg per abitante di rifiuti tecnologici gestiti e recuperati a 4 Kg per abitante.
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Esperienza personale: non so nel resto d'Italia, ma qui a Tn esistono dei centri di raccolta per elettrodomestici, rifiuti ingombranti ( esempio materassi e via dicendo) ed elettronica. La cosa bella è che gli orari sono comodi ed il ritiro è gratuito.
Eppure ho visto qualche tv abbandonata per strada, segno che non solo a volte mancano i punti dove raccogliere, ma talvolta manca la voglia di prendere l'auto e farsi 5 km per buttare via qualcosa.
Io metterei una cauzione di 20 euro sull'acquisto di ogni rifiuto ingombrante o pericoloso, cauzione che viene resa "fisicamente" dall'addetto al centro raccolta in cui si porta il rifiuto.
Si risolverebbe tutto
Eppure ho visto qualche tv abbandonata per strada, segno che non solo a volte mancano i punti dove raccogliere, ma talvolta manca la voglia di prendere l'auto e farsi 5 km per buttare via qualcosa.
Io metterei una cauzione di 20 euro sull'acquisto di ogni rifiuto ingombrante o pericoloso, cauzione che viene resa "fisicamente" dall'addetto al centro raccolta in cui si porta il rifiuto.
Si risolverebbe tutto
Zeru tituli
a mio avviso la cosa diversa sarà:Mr.Pik ha scritto:Mi sembra una buona cosa...se funziona. Fin'ora toccava raccomandarsi come le donne di malaffare per farsi portare via il vecchio elettrodomestico. Poi ho adottato un altro sistema: compro se mi portate via il vecchio. E' triste dover ricorrere a ricatti, ma funziona!!
fino ad oggi un rivenditore si portava via il vecchio, ma dietro pagamento di X euro, adesso che sarà obbligato a farlo, penso che non sarà più lecito domandarli! :cyclopsani:
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Le nostre discariche (pardon: isole ecologiche) sono attrezzate con aree dedicate agli elettrodomestici. E' curioso perchè affollato di personaggi che cercano pezzi da recuperare, e non dico certo di bisognosi!!!
Ci vado spesso perchè, avendo la raccolta differenziata, quasi ogni fine settimana vado a vuotare "il raccolto".
E' raro vedere la roba abbandonata di fianco ai cassonetti, è più facile che succeda nei quartieri più affollati di...diciamo persone di diversa cultura, a Reggio città.
Ci vado spesso perchè, avendo la raccolta differenziata, quasi ogni fine settimana vado a vuotare "il raccolto".
E' raro vedere la roba abbandonata di fianco ai cassonetti, è più facile che succeda nei quartieri più affollati di...diciamo persone di diversa cultura, a Reggio città.
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ovvio... :flower:cometa rossa ha scritto:No, te li carica direttamente sul prezzo d'acquisto del nuovo ;-)kodak ha scritto: a mio avviso la cosa diversa sarà:
fino ad oggi un rivenditore si portava via il vecchio, ma dietro pagamento di X euro, adesso che sarà obbligato a farlo, penso che non sarà più lecito domandarli! :cyclopsani:
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Insomma, questi commercianti hanno sempre ragione??kodak ha scritto:ovvio... :flower:cometa rossa ha scritto:No, te li carica direttamente sul prezzo d'acquisto del nuovo ;-)kodak ha scritto: a mio avviso la cosa diversa sarà:
fino ad oggi un rivenditore si portava via il vecchio, ma dietro pagamento di X euro, adesso che sarà obbligato a farlo, penso che non sarà più lecito domandarli! :cyclopsani:
Una cosa che non mi è mai andata giù è il fatto che qualsiasi aumento abbiano, lo scaricano sempre sull'ultimo anello della catena: l'acquirente! Domanda provocatoria, ma spontanea: Ma questi aumenti loro li pagano oppure siamo sempre i soliti a pagarli?
...pensa che anche il commerciante va a fare la spesa...Mr.Pik ha scritto:Insomma, questi commercianti hanno sempre ragione??kodak ha scritto:ovvio... :flower:cometa rossa ha scritto: No, te li carica direttamente sul prezzo d'acquisto del nuovo ;-)
Una cosa che non mi è mai andata giù è il fatto che qualsiasi aumento abbiano, lo scaricano sempre sull'ultimo anello della catena: l'acquirente! Domanda provocatoria, ma spontanea: Ma questi aumenti loro li pagano oppure siamo sempre i soliti a pagarli?
A sentire il commercianto gli aumenta tutto.Mr.Pik ha scritto:Insomma, questi commercianti hanno sempre ragione??kodak ha scritto:ovvio... :flower:cometa rossa ha scritto: No, te li carica direttamente sul prezzo d'acquisto del nuovo ;-)
Una cosa che non mi è mai andata giù è il fatto che qualsiasi aumento abbiano, lo scaricano sempre sull'ultimo anello della catena: l'acquirente! Domanda provocatoria, ma spontanea: Ma questi aumenti loro li pagano oppure siamo sempre i soliti a pagarli?
A sentire il distributore i costi aumentano di giorno in giorno.
A sentire il produttore le materie raddoppiano quotidianamente.
A sentire il contadino, il grano, il latte, la verdura...glie la pagano sempre meno!
Direi che quando la materia prima aumenta di 0,001 euro, il produttore ne ricarica 0,01. Il distributore ne ri-ricarica 0,1. il commerciante ne ricarica 1, e magari arrotonda alla decina...
Tutti fanno così, nessuno controlla, tutti ci guadagnano, una mano lava l'altra ed entrambe lavano la faccia....ed il povero operaio che porta a casa 1100 euro al mese cosa ricarica?
e magari si lamenta anche lui!minny ha scritto:...pensa che anche il commerciante va a fare la spesa...Mr.Pik ha scritto:Insomma, questi commercianti hanno sempre ragione??kodak ha scritto: ovvio... :flower:
Una cosa che non mi è mai andata giù è il fatto che qualsiasi aumento abbiano, lo scaricano sempre sull'ultimo anello della catena: l'acquirente! Domanda provocatoria, ma spontanea: Ma questi aumenti loro li pagano oppure siamo sempre i soliti a pagarli?
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Io posso parlare per la mia esperienza, ovvero settore ingrosso. In quest'ambito quando venne introdotto l'euro, a differenza di quanto si sentiva alla tv, i prezzi calarono notevolmente; il motivo? Imho, da una parte una crisi post 11 settembre, dall'altra il fatto che il grossista si rivolge ad altre imprese, le quali oltre a chiedere un sacco di offerte da confrontare, poi tirano anche sul prezzo. QUesto per quanto riguarda l'ingrosso.Mr.Pik ha scritto:Insomma, questi commercianti hanno sempre ragione??
Una cosa che non mi è mai andata giù è il fatto che qualsiasi aumento abbiano, lo scaricano sempre sull'ultimo anello della catena: l'acquirente! Domanda provocatoria, ma spontanea: Ma questi aumenti loro li pagano oppure siamo sempre i soliti a pagarli?
Per quanto riguarda il dettaglio.. beh, come esempio, io compro quasi esclusivamente jeans levi's 501, e prima dell'euro erano arrivati a costare 120.000 lire, ora sono sui 100 euro. Il venditore avrà subito tali aumenti da giustificare un simile rincaro? Ne dubito fortemente.
Però teniamo presente una cosa: il commerciante non è una onlus, o un ente di beneficienza; se mette un bene ad un prezzo che è una volta e mezzo quello precedente, e la gente lo compra ugualmente, chi glielo fa fare di tenere i prezzi bassi e rinunciare ad un extra guadagno? Finchè le vendite non calano abbastanza da mangiargli quell'extra guadagno, fa solo i suoi interessi a spingere i prezzi in alto.
Anche perchè, spesso e volentieri, la concorrenza (in Italia, ma anche all'estero presumo) è solo di facciata. Chiamiamola teoria dei giochi, chiamiamola accordi sottobanco, chiamiamola furbizia, ma nessuno è così stupido da sbragare i prezzi, sapendo che in pochi mesi tutti i concorrenti farebbero altrettanto, con il risultato di trovarsi tutti a farsi nuovamente concorrenza ma su un livello di prezzi ( e di conseguenti guadagni) assai più basso.
Noi facciamo lavorazioni conto terzi, molte grosse aziende, con queste non si scherza ti fanno in conti in tasca al millesimo di euro. Gli aumenti te li passano solo quando ci sono grosse botte sulle materie prime.
E poi vedi che il pezzo che ti facevano fare in Italia a 5 euro lo vanno a fare in Cina/India a 2.5euro...come la maggior parte della componentistica. Ma la macchina finita che costava 200.000lire ora costa 250 euro, mi chiedo come mai....
E poi vedi che il pezzo che ti facevano fare in Italia a 5 euro lo vanno a fare in Cina/India a 2.5euro...come la maggior parte della componentistica. Ma la macchina finita che costava 200.000lire ora costa 250 euro, mi chiedo come mai....
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