Qualcuno andrà al motorshow ! - e tanto altro!
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Io credo che la posizione dei camionisti prepotenti sia indifendibile. Era una rivendicazione giusta sotto certi aspetti, ma a causa di una minoranza prepotente, si è risolta in una debacle per un governo che ha dimostrato di essere incapace di governare il problema. In tutte le categorie esiste una minoranza prepotente che si arroga il diritto di riempire gli spazi vuoti che la maggioranza suo malgrado gli lascia, e questa è anche una colpa. Questo governo ha creato un precedente pericoloso che avremo occasione di sperimentare per qualsiasi altra rivendicazione futura.
e cosa c'entra???minny ha scritto:p.s.:ho letto 5 volte quello che hai scritto 5 volte...
non credo che i camionisti si siano divertiti a fare il fermo...non è che hanno fatto il ponte come gli statai che scioperano di venerdì...si son fatti il culo anche loro per protestare...non credo per un capriccio...
nemmeno i tassisti stavano facendo un giorno di ferie...eppure protestavano per una prassi illegale.
se per primo le associazioni di categorie ritengono eccessive le proteste (le associazioni di categorie attenzione - non le associazioni sindacali).
Adesso ti spiego alcune cosette che, il sig. Scalise si è volutamente dimenticato di evidenziare:
le ditte di autotrasporto, avevano fino ad un annetto fa, un rimborso delle accise in percentuale al fatturato (c'è tutto un conteggio complesso che tiene conto di tantissimi fattori); questo rimborso veniva concesso come credito d'imposta; inoltre, per gli autotrasportatori "padroncini", era previsto un ulteriore sgravio qualora avessero investito il suddetto credito di imposta in beni strumentali; cosa è successo? che buonissima parte dei padroncini hannoa cquistato un nuovo mezzo, hanno acquistato dei quintali* (approfondisco dopo) ed hanno messo alla guida un extracomunitario (per il quale è previsto uno sgravio sulla contribuzione); ma come ogni elastico, se si tira troppo, si rompe; l'offerta ad un certo punto supera quasi la domanda...ed ecco che, comincia la lotta al ribasso delle trazioni...con autisti novelli alla guida, turni massacranti e quant'altro; così facendo hanno tamponato per un breve periodo; nel frattempo, si aprono i confini coi paesi dell'est...ed ecco il dramma: una valanga di società dell'europa dell'est, invadono l'Italia a prezzi stracciati...i padroncini non riescono più a coprire i costi di 2 autocarri e vendono i quintali precedentemente acquistati; questi quintali, vengono acquistati dalle suddette aziende di autotrasporto estere che hanno invaso gli interporti e centri smistamento del nord Italia.
Trovendosi a questo punto senza risorse e senza lavoro, i padroncini cosa fanno??? chiedono la regolamentazione dell'ingresso nel settore: ossia...blocco della vendita dei quintali (motivo numero 1 della protesta).
ecco...tutto quanto accaduto, è stato creato proprio dai padroncini che, offrono un servizio sempre più precario ai corrieri i quali, spingono sempre di più sul servizio espresso che, ha un costo maggiore del 30% a fronte di nessun costo, svolgono un servizio ordinario tassato per straordinario.
* la vendita dei quintali: è praticamente la stessa storia della vendita delle licenze dei tassisti, con la differenza che qui, è legale.
il precedente era già stato creato: ti ricordi una quindicina di anni fa quando ci fu lo sciopero delle sigarette??? :flower:Mr.Pik ha scritto:Io credo che la posizione dei camionisti prepotenti sia indifendibile. Era una rivendicazione giusta sotto certi aspetti, ma a causa di una minoranza prepotente, si è risolta in una debacle per un governo che ha dimostrato di essere incapace di governare il problema. In tutte le categorie esiste una minoranza prepotente che si arroga il diritto di riempire gli spazi vuoti che la maggioranza suo malgrado gli lascia, e questa è anche una colpa. Questo governo ha creato un precedente pericoloso che avremo occasione di sperimentare per qualsiasi altra rivendicazione futura.
Si. Ha confermato quella pericolosa china che in precedenza aveva bloccato anche stazioni ferroviarie e svincoli autostradali. Oggi purtroppo è un sistema comunemente usato da facinorosi spesso spalleggiati da centri sociali.libra ha scritto:il precedente era già stato creato: ti ricordi una quindicina di anni fa quando ci fu lo sciopero delle sigarette??? :flower:Mr.Pik ha scritto:Io credo che la posizione dei camionisti prepotenti sia indifendibile. Era una rivendicazione giusta sotto certi aspetti, ma a causa di una minoranza prepotente, si è risolta in una debacle per un governo che ha dimostrato di essere incapace di governare il problema. In tutte le categorie esiste una minoranza prepotente che si arroga il diritto di riempire gli spazi vuoti che la maggioranza suo malgrado gli lascia, e questa è anche una colpa. Questo governo ha creato un precedente pericoloso che avremo occasione di sperimentare per qualsiasi altra rivendicazione futura.
e quindi è sbagliato chiedere di salvaguardare il mercato nazionale dall'invasione di quelli dell'est?libra ha scritto:e cosa c'entra???minny ha scritto:p.s.:ho letto 5 volte quello che hai scritto 5 volte...
non credo che i camionisti si siano divertiti a fare il fermo...non è che hanno fatto il ponte come gli statai che scioperano di venerdì...si son fatti il culo anche loro per protestare...non credo per un capriccio...
nemmeno i tassisti stavano facendo un giorno di ferie...eppure protestavano per una prassi illegale.
se per primo le associazioni di categorie ritengono eccessive le proteste (le associazioni di categorie attenzione - non le associazioni sindacali).
Adesso ti spiego alcune cosette che, il sig. Scalise si è volutamente dimenticato di evidenziare:
le ditte di autotrasporto, avevano fino ad un annetto fa, un rimborso delle accise in percentuale al fatturato (c'è tutto un conteggio complesso che tiene conto di tantissimi fattori); questo rimborso veniva concesso come credito d'imposta; inoltre, per gli autotrasportatori "padroncini", era previsto un ulteriore sgravio qualora avessero investito il suddetto credito di imposta in beni strumentali; cosa è successo? che buonissima parte dei padroncini hannoa cquistato un nuovo mezzo, hanno acquistato dei quintali* (approfondisco dopo) ed hanno messo alla guida un extracomunitario (per il quale è previsto uno sgravio sulla contribuzione); ma come ogni elastico, se si tira troppo, si rompe; l'offerta ad un certo punto supera quasi la domanda...ed ecco che, comincia la lotta al ribasso delle trazioni...con autisti novelli alla guida, turni massacranti e quant'altro; così facendo hanno tamponato per un breve periodo; nel frattempo, si aprono i confini coi paesi dell'est...ed ecco il dramma: una valanga di società dell'europa dell'est, invadono l'Italia a prezzi stracciati...i padroncini non riescono più a coprire i costi di 2 autocarri e vendono i quintali precedentemente acquistati; questi quintali, vengono acquistati dalle suddette aziende di autotrasporto estere che hanno invaso gli interporti e centri smistamento del nord Italia.
Trovendosi a questo punto senza risorse e senza lavoro, i padroncini cosa fanno??? chiedono la regolamentazione dell'ingresso nel settore: ossia...blocco della vendita dei quintali (motivo numero 1 della protesta).
ecco...tutto quanto accaduto, è stato creato proprio dai padroncini che, offrono un servizio sempre più precario ai corrieri i quali, spingono sempre di più sul servizio espresso che, ha un costo maggiore del 30% a fronte di nessun costo, svolgono un servizio ordinario tassato per straordinario.
* la vendita dei quintali: è praticamente la stessa storia della vendita delle licenze dei tassisti, con la differenza che qui, è legale.
non ho capito l'ultima parte del discorso:
...ecco...tutto quanto accaduto....
Non so se sia permesso da Bruxelles limitare l'entrata di ditte di paesi dell'est che sono nella Comunità. Potrebbero solo limitare le entrate da paesi extracomunitari, ma credo che se accettiamo il loro ingresso, non possiamo non accettarne la loro presenza.e quindi è sbagliato chiedere di salvaguardare il mercato nazionale dall'invasione di quelli dell'est?
Libra potrà essere più preciso.
no...è dovere dello stato salvaguardare il nostro mercato; il problema è che questa situazione l'hanno creata i padroncini.minny ha scritto:e quindi è sbagliato chiedere di salvaguardare il mercato nazionale dall'invasione di quelli dell'est?libra ha scritto:e cosa c'entra???minny ha scritto:p.s.:ho letto 5 volte quello che hai scritto 5 volte...
non credo che i camionisti si siano divertiti a fare il fermo...non è che hanno fatto il ponte come gli statai che scioperano di venerdì...si son fatti il culo anche loro per protestare...non credo per un capriccio...
nemmeno i tassisti stavano facendo un giorno di ferie...eppure protestavano per una prassi illegale.
se per primo le associazioni di categorie ritengono eccessive le proteste (le associazioni di categorie attenzione - non le associazioni sindacali).
Adesso ti spiego alcune cosette che, il sig. Scalise si è volutamente dimenticato di evidenziare:
le ditte di autotrasporto, avevano fino ad un annetto fa, un rimborso delle accise in percentuale al fatturato (c'è tutto un conteggio complesso che tiene conto di tantissimi fattori); questo rimborso veniva concesso come credito d'imposta; inoltre, per gli autotrasportatori "padroncini", era previsto un ulteriore sgravio qualora avessero investito il suddetto credito di imposta in beni strumentali; cosa è successo? che buonissima parte dei padroncini hannoa cquistato un nuovo mezzo, hanno acquistato dei quintali* (approfondisco dopo) ed hanno messo alla guida un extracomunitario (per il quale è previsto uno sgravio sulla contribuzione); ma come ogni elastico, se si tira troppo, si rompe; l'offerta ad un certo punto supera quasi la domanda...ed ecco che, comincia la lotta al ribasso delle trazioni...con autisti novelli alla guida, turni massacranti e quant'altro; così facendo hanno tamponato per un breve periodo; nel frattempo, si aprono i confini coi paesi dell'est...ed ecco il dramma: una valanga di società dell'europa dell'est, invadono l'Italia a prezzi stracciati...i padroncini non riescono più a coprire i costi di 2 autocarri e vendono i quintali precedentemente acquistati; questi quintali, vengono acquistati dalle suddette aziende di autotrasporto estere che hanno invaso gli interporti e centri smistamento del nord Italia.
Trovendosi a questo punto senza risorse e senza lavoro, i padroncini cosa fanno??? chiedono la regolamentazione dell'ingresso nel settore: ossia...blocco della vendita dei quintali (motivo numero 1 della protesta).
ecco...tutto quanto accaduto, è stato creato proprio dai padroncini che, offrono un servizio sempre più precario ai corrieri i quali, spingono sempre di più sul servizio espresso che, ha un costo maggiore del 30% a fronte di nessun costo, svolgono un servizio ordinario tassato per straordinario.
* la vendita dei quintali: è praticamente la stessa storia della vendita delle licenze dei tassisti, con la differenza che qui, è legale.
non ho capito l'ultima parte del discorso:
...ecco...tutto quanto accaduto....
l'ultima parte:
nel settore dell'autotrasporto, ci sono le licenze; ma la licenza comprende un tot di quintali; ciò significa che una ditta di trasporti che ha licenze per 300 quintali, può avere tanti camion fino a che, il totale della portata di tutti i camion arrivano a 300 quintali; per assurdo, uno potrebbe comprare un camion dalla portata di 220 quintali e la motorizzazione te lo omologa per la portata di 15 quintali, perchè i camion già in suo possesso hanno un complessivo di 285 quintali.
questi quintali, si possono regolarmente cedere a terzi al prezzo di mercato.