?libra ha scritto:aggiornamento:
penso di avere sciolto le riservealmeno sul ristorante del sabato sera:
ristorante da Alberto
Qualche Idea
Moderatore: Moderatore
Re: Qualche Idea
Se si dovesse realizzare questa circostanza, sarete senz'altro avvisati con il dovuto anticipo, e con grandissimo piacere accetterei (accetteremmo) le vostre graditissime persone in qualità di ciceroni! :cheers: :cheers:steolib ha scritto:Concordo con Libra, ed avrei una scusa in più per fare un bel venerdì da pensionato organizzando se del caso una sorta di staffetta dei ciceroni.libra ha scritto:ma non pensarci neancheapsa ha scritto:
Già, ma questo potrebbe signisificà de dà er pilotto (*) a quelli che abbiteno da quelle parti... :blackeye:
(*) dare er pilotto == dare fastidio, tormento...
stefano
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
furgone???marione66 ha scritto:si mangia in un furgone ?? :compress:libra ha scritto:cosa ti perplime, oh sommo APSA???apsa ha scritto: ?
no no...si mangia benissimo e soprattutto tantissimo; e poi ha una cantina che non ha eguali.
Tanto per star tranquillo...l'11 marzo ci andrò a fare una capatina
ok poi ci dirai come ti sei trovato...libra ha scritto:furgone???marione66 ha scritto:si mangia in un furgone ?? :compress:libra ha scritto: cosa ti perplime, oh sommo APSA???
no no...si mangia benissimo e soprattutto tantissimo; e poi ha una cantina che non ha eguali.
Tanto per star tranquillo...l'11 marzo ci andrò a fare una capatina
furgone...Andrea capira' :blackeye:
qualche aggiornamento:
pranzo domenicale a Monteveglio, in un grazioso borgo medioevale in uno splendodo contesto naturale; il problema è che essendo un locale non grandissimo e molto ambito, per metà marzo vorrei prenotare...per essere sicuro di trovare posto.
si tratta di una zona collinare ad una ventina di km dall'uscita di casalecchio sulal A1;
http://www.monteveglioatavola.it/trattoriaborgo.html
http://www.monteveglioatavola.it/home_ita.html
http://www.parchinaturali.bologna.it/po ... VP-014.jpg
mentre per quanto riguarda il dormire, rimango dell'idea di farvi dormire nei pressi di bentivoglio, perchè così potremmo mantenere il programma iniziale (visita in centro a ferrara nel pomeriggio del sabato e cena in trattoria tipica tipica della zona).
Ho trovato una alternativa...gran albergo che costa davvero poco (50 euro a camera doppia); unico problema: la locazione non è proprio suggestiva trovandosi in piena zona industriale (centergross e dintorni)
http://www.itwg.it/hotel94302?pref=2
http://www.itwg.it/rateplan.php?ticket= ... 270c9c3682
pranzo domenicale a Monteveglio, in un grazioso borgo medioevale in uno splendodo contesto naturale; il problema è che essendo un locale non grandissimo e molto ambito, per metà marzo vorrei prenotare...per essere sicuro di trovare posto.
si tratta di una zona collinare ad una ventina di km dall'uscita di casalecchio sulal A1;
http://www.monteveglioatavola.it/trattoriaborgo.html
http://www.monteveglioatavola.it/home_ita.html
http://www.parchinaturali.bologna.it/po ... VP-014.jpg
mentre per quanto riguarda il dormire, rimango dell'idea di farvi dormire nei pressi di bentivoglio, perchè così potremmo mantenere il programma iniziale (visita in centro a ferrara nel pomeriggio del sabato e cena in trattoria tipica tipica della zona).
Ho trovato una alternativa...gran albergo che costa davvero poco (50 euro a camera doppia); unico problema: la locazione non è proprio suggestiva trovandosi in piena zona industriale (centergross e dintorni)
http://www.itwg.it/hotel94302?pref=2
http://www.itwg.it/rateplan.php?ticket= ... 270c9c3682
Su un sito di buone forchette, ho trovato qualche recensione del ristorante di monteveglio:
Siamo in diciassette, e ci rechiamo in questo ristorante, scelto per un meeting da parte di un club di appassionati di cucina di cui faccio parte.
Già la strada per arrivarci è una gradita sorpresa: mai avrei pensato che, tra Modena e Bologna, esistesse una collinetta di dimensioni rispettabili, con tanto di impervia stradina e abbazia con relativa rocca appollaiata sulla cima. Invece è proprio così, e la strada si snoda nel bosco sino all’insediamento attorno alla vecchia abbazia del 1100, in una giornata che, se pur dicembrina, è tiepida e soleggiata.
Passiamo sotto l’ingresso del vecchio ponte levatoio, e subito sulla sinistra si apre il ristorante, a monte di tre o quattro scalini. Ci fanno entrare subito, e veniamo fatti accomodare in una saletta seminterrata, dove, complice il nostro lieve ritardo, già si trovano nei piatti i primi stuzzichini: un ottimo paté di coniglio, servito su fette di pane di noci e uvetta. Ottimo il paté, e veramente intrigante il rapporto col dolce dell’uvetta. Voto 8.
La saletta è piccola, ma ben sistemata, con travi al soffitto e finiture (rifatte) in mattoni a vista. Sulla pareti a calce, delle nicchie bordate in mattoni con vecchi attrezzi e oggetti vari. Niente di particolare, ma gradevole.
A seguire, arriva il primo antipasto: una marinata di vitello, con due gocce di aceto balsamico dal profumo intensissimo. Due gocce due, ma resteranno nel nostro palato e nelle nostre narici fino alla portata successiva. Il vitello è buono, ma niente di particolare, ma l’aceto è da 10 e lode.
Rapidamente, con un servizio che sarà sempre celere e attento e mai confusionario, condito ogni volta con un sorriso e piccoli gesti di cortesia, arriva una zappetta di patate e funghi chiodini e porcini: delicatissima ma sapida al punto giusto, ci fa sbizzarrire nel tentativo di trovarle varianti efficaci, e, nel contempo, ben dispone lo stomaco senza appesantirlo.
Partono ora i primi.
"Tagliatelle all’uovo al matterello, dure, sode, bene al dente, condite con un trito finissimo di prosciutto di Parma: nella loro semplicità, eccezionali. Voto 9.
"Gramigna al torchio con ragout di fagianella e verze".
E’ probabilmente il piatto migliore della giornata: la pasta è perfetta, e il ragout...il ragout non tollererebbe alcuna modifica. Voto 10.
"Ravioloni verdi ai porcini".
Questo, invece, pur buono, è il meno valido: leggermente acquosi, e un filo oltre cottura. Voto 6/7.
A seguire, il piatto principale.
Il classico "ganassino": guanciale di vitello cotto nel vino rosso, servito con cipolline in agrodolce e purea di patate, affumicate con trucioli di frassino.
La carne è impressionante: un blocco di guancia che non necessita di alcun coltello, nel senso stretto della parola. Si apre con la forchetta, e si scioglie in bocca. Ottimo l’accostamento con le cipolline, e con l’affumicato del purea. Su quest’ultimo non ho motivo di dubitare della parola dei ristoratori, ma il sapore di affumicato è estremamente simile a quello che trovo quando uso il sale affumicato al posto di quello normale. E’ un piccolo dubbio, e, ripeto, non ne ho nessuna prova, anzi. In ogni caso, è un piatto superbo. Voto 9.
Finiamo (si fa per dire) con una mousse di mascarpone su ciambella soffice, con un calice di spumante, buona ma senza strafare.
Dopo un pranzo siffatto, avrei forse preferito un dessert meno pastoso, ma mi sacrifico volentieri. Mi sacrifico, anche perché, a dire la verità, ci toccano alcune sfiziosità portate da qualcuno di noi: una ricotta dolcissima, con miele di corbezzolo, e un panettone cucinato da uno di noi, un vero specialista del settore.
Finiamo col caffè, e un digestivo: lieta sorpresa anche questa, perché trovo una grappa Poli, non particolarmente costosa e tuttavia poco diffusa, che io reputo una delle migliori del settore.
Con vino Pignoletto e acqua, il menu, ovviamente concordato, ci costa la folle cifra di 40 €.
Una nota: a fine serata non avrò la benché minima traccia di pesantezza o acidità: tutto perfetto, in un pasto allineato alla grande con la tradizione emiliana.
Prezzo a persona: 40,00
Come trasformare una serata qualsiasi in una serata speciale? Gli ingredienti sono semplici: una dolce compagnia e una gradevole location direi siano i fondamentali (siamo fortunati, non servono neanche le ali di pipistrello e le zampe di lucertola).
E la mia serata di mercoledì 6 dicembre, è stata speciale proprio per questo; perché ho avuto il piacere di cenare con Giovanni per festeggiare i suoi 32 anni (ops...l'età forse potevo risparmiarla) in un delizioso ristorante a Monteveglio, la Trattoria del Borgo.
Dal punto di vista puramente meteorologico, le cose non vanno per il meglio, la nebbia è fitta, piove e per raggiungere la trattoria è necessario percorrere un km circa di tornanti poco rassicuranti.
Una volta giunti, però, le cose iniziano a prendere la giusta piega: per raggiungere la trattoria, sita all'interno di un delizioso borgo medioevale il cui accesso è impedito al traffico, è necessario percorrere qualche decina di metri di un camminamento non asfaltato, dalla caratteristica pavimentazione "a sassi" e tutt'intorno case rubate a un tempo lontano.
Al momento della prenotazione, specifico che sarà necessaria la collaborazione del locale per un tranello-sorpresa ai danni del festeggiato e, da qui, mi accorgo immediatamente della gentilezza e della disponibilità dei ristoratori.
Il locale è su due livelli e conterà una cinquantina di coperti; noi veniamo fatti accomodare al piano superiore. I tavoli sono sufficientemente ampi e ben distanziati gli uni dagli altri e la mise en place è delicata e lineare; armonioso il contrasto del tovagliato ecru e rosso rubino a righe chiare. Il cestino del pane, a scacchi bianchi e neri, ne propone un'unica varietà.
Ci viene proposto il menu e la nostra scelta, attesa forse troppo dal paziente cameriere, ricade su un menu degustazione a base di funghi e tartufo e un antipasto e un secondo in aggiunta che andrò, di seguito, ad illustrare.
Gli antipasti che prevede il menu, sono un assaggio di
- Fiocchi di mozzarella di bufala con scaglie di tartufo fresco estivo e gallette croccanti. Esemplare il contrasto della freschezza dei fiocchi di mozzarella assaporati congiuntamente alla galletta croccante. Il tutto impreziosito da un abbondante dose di profumato tartufo nero.
Una precisazione prima di continuare nel racconto: ogni portata del menu, benchè per uno, ci è stata rigorosamente servita equamente divisa, intendo dire senza che dovessimo, ogni volta, "elemosinare" una posata o un piatto, come mi è successo in altre occasioni. Lo apprezzo.
- Vellutata di funghi misti e patate di Tolè con dadini croccanti di pane montanaro al burro di Fanano. Quando si dice le materie prime del territorio...di consistenza leggermente granulosa, potage fumante, delicato e dal gusto ricercato.
La scelta del terzo antipasto, estraneo al menu, ricade su un tortino di zucca ferrarese su crema di parmigiano vecchio e gocce di aceto balsamico tradizionale. La salsa al parmigiano rende decisamente meno stucchevole il sapore della zucca. Lusinghevole.
Il menu prosegue con un assaggio di
- Tagliatelle gialle al mattarello con burro di Fanano e tartufo fresco estivo. Pasta, come sottolineato dal nome, tirata a mano: garanzia di tradizione e di porosità. Lodevoli
- Gnocchetti di patate con erba cipollina, speck e funghi. Il cameriere ci consiglia di assaggiare nell'ordine, prima le tagliatelle e a seguire gli gnocchi. Di una scioglievolezza impareggiabile, vellutati, melodiosi. Ai ripetuti complimenti, il cameriere ci svela che hanno tentato di toglierli dal menu per dar spazio ad altri piatti e i clienti si sono sempre dimostrati contrari...e ci credo! Ottimi.
Il secondo piatto è una
- Cotolettina di filetto di maiale con fonduta di formaggio, tartufo nero e ragù di funghi galletti. Buona la frittura; ritengo però eccessiva appesantirla con la fonduta. Corposo il contorno di funghi.
L'ulteriore secondo scelto al di fuori del menu è un
- Carpaccio di vitellone al pignoletto con Extra vergine alle erbette aromatiche, sedano e scaglie di parmigiano. Dal gusto fresco e aromatico. Ottimo per "pulirsi la bocca".
Il dolce del menu è
- Spuma di mascarpone su ciambella tenera. Io farei follie per il mascarpone, ma in questo caso non sono riuscita a finirlo (non ci credo nemmeno io) perchè troppo dolce, tale da disgustare. Di buona fattura la ciambella.
In più, veniamo omaggiati di una seconda composizione di dessert per il festeggiato, con tanto di candelina azzurra
- Budino di liquirizia di Rossano Calabro con linguine di gatto alla farina di mandorle e vellutata di latte al profumo di anice. Per fortuna che non gli piacciono i dolci...non me l'ha neanche fatto sentire!
Completano la cena, un'acqua Surgiva naturale da 0,75 e una bottiglia di Barbera Rosa Canina della casa vinicola Botti, gradazione 12,5%, colore cerasuolo brillante, profumato di frutti di bosco e rosa che al palato risulta fresco, abboccato.
Al momento del conto ci viene offerta una grappa e per me, che non amo gli alcolici, una selezione di cioccolatini "Les grands crus de chocolat Valrhona", altro che cioccolataio!
Il conto è di 60,00 euro.
Come dicevo all'inizio, una serata speciale.
Prezzo a persona: 30,00
Sono tornato!
Esperienza ancora positiva, per quanto la prima volta sia sempre quella contrassegnata da più entusiasmo.
Arrivo al Borgo lunedì 13 dicembre, santa Lucia, giorno più corto e notte più lunga. Ho prenotato per due, voglio far provare alla mia Tiziana l'abilità e l'esperienza in cucina di questo locale, la cui specialità è la sfoglia fatta in casa.
Occhio che qui tutto è emiliano, quindi piuttosto pesante.
Stiamo leggeri sull'antipasto: una bruschetta con funghi trifolati, niente da segnalare, e ci lanciamo sui primi. Io approfitto della disponibilità dei gallinacci e chiedo tagliatelle con porcini e, per l'appunto, gallinacci.
Ottima la pasta, troppo agliato il fungo. Peccato! Tiziana va sul tortellone con ristretta di San Marzano e crema di latte, che avevo già provato lo scorso ottobre e che avevo ironicamente ribattezzato "panna e pomodoro", ma non è la stessa cosa. Infatti li divora con entusiasmo.
Di secondo scegliamo una tagliata alle erbe che non eccelle per preparazione, ma qualitativamente fa la sua ottima figura.
Dolce? Meglio evitare la cioccolata (ottima ma troppo "carica" di calorie") e optiamo per il gelato alle creme con aceto balsamico tradizionale, proveniente dalla vicina Spilamberto. E anche qui ci siamo.
Il tutto bagnato da una discreta Barbera locale, prodotta nel comune di Monteveglio. Non amo i vini emiliani, ma in queste zone è giusto scegliere selezioni locali.
Ambiente più che piacevole, servizio informale ma attento, prezzo giusto.
Il conto, con nocino offerto dalla casa, è di 56 euro in due.
Prezzo a persona: 28,00
Ho capito, ceerto che ho capito...il furgone é quello con cui viaggia un certo psicopatico del quale vorrei tanto non aver mai fatto la conoscenza...bleah!marione66 ha scritto:ok poi ci dirai come ti sei trovato...libra ha scritto:furgone???marione66 ha scritto: si mangia in un furgone ?? :compress:
no no...si mangia benissimo e soprattutto tantissimo; e poi ha una cantina che non ha eguali.
Tanto per star tranquillo...l'11 marzo ci andrò a fare una capatina
furgone...Andrea capira' :blackeye:
Ultima modifica di apsa il 28/02/2007, 10:06, modificato 1 volta in totale.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
libra ha scritto:qualche aggiornamento:
pranzo domenicale a Monteveglio, in un grazioso borgo medioevale in uno splendodo contesto naturale; il problema è che essendo un locale non grandissimo e molto ambito, per metà marzo vorrei prenotare...per essere sicuro di trovare posto.
si tratta di una zona collinare ad una ventina di km dall'uscita di casalecchio sulal A1;
http://www.monteveglioatavola.it/trattoriaborgo.html
http://www.monteveglioatavola.it/home_ita.html
http://www.parchinaturali.bologna.it/po ... VP-014.jpg
mentre per quanto riguarda il dormire, rimango dell'idea di farvi dormire nei pressi di bentivoglio, perchè così potremmo mantenere il programma iniziale (visita in centro a ferrara nel pomeriggio del sabato e cena in trattoria tipica tipica della zona).
Ho trovato una alternativa...gran albergo che costa davvero poco (50 euro a camera doppia); unico problema: la locazione non è proprio suggestiva trovandosi in piena zona industriale (centergross e dintorni)
http://www.itwg.it/hotel94302?pref=2
http://www.itwg.it/rateplan.php?ticket= ... 270c9c3682
Di mio gusto!
Il tuo collaudo/verifica sarà determinante, ma fin da ora... approvo!
:cheers:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
quoto idem .... avrei fatto a meno anche io ...bleah!! ..apsa ha scritto: Ho capito, ceerto che ho capito...il furgone é quello con cui viaggia un certo "xxxxxxxx" del quale vorrei tanto non aver mai fatto la conoscenza...bleah!
Ultima modifica di marione il 28/02/2007, 9:12, modificato 1 volta in totale.
ihihih :albino: :albino:marione66 ha scritto:chiedo sorry... e poi io non ho fatto nomi :albino:libra ha scritto:non è consentito parlar male di chi non è presente sul forum;*
*è chiaro che non mi riferisco a Voi, Apsa e Marione, in quanto voi non ne state parlando male ma state semplicemente dicendo la verità
:flower:
miii quasi quasi mi vaccio il viaggio del moderatore...
adesso però parliamo di mangiare :faroah: