..l'mportante non è vincere ma partecipare....
Moderatore: Moderatore
..l'mportante non è vincere ma partecipare....
Senza voler suscitare polemiche, quasi certo della disapprovazione di tutti, ma poichè mi trovo fra amici, voglio dire come la penso: Questo motto del Sig. De Cubertin mi ha sempre lasciato esterrefatto. Ma come? C'è chi si sacrifica per anni, si sottopone a duro lavoro di allenamento, deve conciliare le esigenze dello sport con quelle della famiglia o del lavoro, deve combattere con pregiudizi e critiche, seguendo un miraggio deve sacrificare le sue ore libere a quella disciplina che forse lo porterà a gareggiare in un simposio internazionale ed una volta raggiunto questo traguardo, secondo voi, si contenterebbe solo di partecipare? Secondo me, questo Sig. De Cubertin era un vecchio signore che voleva salvare capra e cavoli, non voleva scontentare nessuno, stare al di sopra delle parti ed apparire come il buon padre che ha una parola di conforto per i perdenti ed un plauso per i vincenti....questa massima è diventata un pannicello riscaldato di consolazione per chi non raggiunge la posizione più alta. Nonostante creda di non essere l'unico a pensarla così, continuo a sentire ad "ogni piè sospinto" questa battuta che suona falsa quando leggo sui giornali o vedo in TV non lo sconforto del perdente, ma la rabbia e la stizza di non salire sul podio, leggo commenti acidi e propositi di ricorsi....ma siamo fatti così: pronti ad applaudire il vincitore, ma farlo precipitare nella polvere non appena sbaglia!
Re: ..l'mportante non è vincere ma partecipare....
Infatti era Interista.Mr.Pik ha scritto:Questo motto del Sig. De Cubertin
Re: ..l'mportante non è vincere ma partecipare....
Durante l'era Moggi era il motto un po' di tuttilibra ha scritto:Infatti era Interista.Mr.Pik ha scritto:Questo motto del Sig. De Cubertin
i am lonely but you can free me,
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Re: ..l'mportante non è vincere ma partecipare....
ed oggi continua ad essere il motto di tutti , ad esclusione dell'Inter... :flower:Ago ha scritto:Durante l'era Moggi era il motto un po' di tuttilibra ha scritto:Infatti era Interista.Mr.Pik ha scritto:Questo motto del Sig. De Cubertin
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Re: ..l'mportante non è vincere ma partecipare....
uhm...non credo sai???Ago ha scritto:Durante l'era Moggi era il motto un po' di tuttilibra ha scritto:Infatti era Interista.Mr.Pik ha scritto:Questo motto del Sig. De Cubertin
gli altri vincevano :flower:
Anche io penso che chi arriva a fare una olimpiade non si accontenta a partecipare ma fa di tutto per vincere... chi dopo anni di sacrificio sportivo non arriva nemmeno ad una medaglia deve goiustificare il "fallimento" dell'impresa... quindi per "ammortizzare" l'arrivo in patria si attacca a tutto arbitri, smog,diritti umani, moviola non funzionante , ecc.ecc..
Fa bene una squadra di calcio italiana (non mi viene il nome) che invece di perdere tempo a sudare , allenamenti, ritiri... va direttamente nei tribunali a ritirare il primo premio... :blackeye: :blackeye:
Fa bene una squadra di calcio italiana (non mi viene il nome) che invece di perdere tempo a sudare , allenamenti, ritiri... va direttamente nei tribunali a ritirare il primo premio... :blackeye: :blackeye:
Re: ..l'mportante non è vincere ma partecipare....
Le briciole....si vede che erano compiacenti.....libra ha scritto:
uhm...non credo sai???
gli altri vincevano :flower:
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In federazione semmai.....marione ha scritto:
Fa bene una squadra di calcio italiana (non mi viene il nome) che invece di perdere tempo a sudare , allenamenti, ritiri... va direttamente nei tribunali a ritirare il primo premio... :blackeye: :blackeye:
Ce n'è un'altra di squadra, non mi viene il nome, che nei tribunali ci va spesso anche lei, ma è come se entrasse in lavatrice: entra sporca ed esce pulita.....mah
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Re: ..l'mportante non è vincere ma partecipare....
Per rispondere al tuo quesito, Lele, ho evidenziato la frase che mi sembra più significativa, fra le tue considerazioni; il motto penso voglia davvero essere una consolazione per chi, nonostante il grandissimo impegno, non sia riuscito a vincere un riconoscimento della sua eccellenza in uno sport.Mr.Pik ha scritto:Senza voler suscitare polemiche, quasi certo della disapprovazione di tutti, ma poichè mi trovo fra amici, voglio dire come la penso: Questo motto del Sig. De Cubertin mi ha sempre lasciato esterrefatto. Ma come? C'è chi si sacrifica per anni, si sottopone a duro lavoro di allenamento, deve conciliare le esigenze dello sport con quelle della famiglia o del lavoro, deve combattere con pregiudizi e critiche, seguendo un miraggio deve sacrificare le sue ore libere a quella disciplina che forse lo porterà a gareggiare in un simposio internazionale ed una volta raggiunto questo traguardo, secondo voi, si contenterebbe solo di partecipare? Secondo me, questo Sig. De Cubertin era un vecchio signore che voleva salvare capra e cavoli, non voleva scontentare nessuno, stare al di sopra delle parti ed apparire come il buon padre che ha una parola di conforto per i perdenti ed un plauso per i vincenti....questa massima è diventata un pannicello riscaldato di consolazione per chi non raggiunge la posizione più alta. Nonostante creda di non essere l'unico a pensarla così, continuo a sentire ad "ogni piè sospinto" questa battuta che suona falsa quando leggo sui giornali o vedo in TV non lo sconforto del perdente, ma la rabbia e la stizza di non salire sul podio, leggo commenti acidi e propositi di ricorsi....ma siamo fatti così: pronti ad applaudire il vincitore, ma farlo precipitare nella polvere non appena sbaglia!
Si "celebrano" solo i tre migliori fra i migliori, ma é bene ricordare che tutti quanti gli atleti che si sono qualificati a partecipare, lo hanno fatto spendendo tutte quelle stesse energie, tutto il tempo e la fatica, praticamente allo stesso modo dei vincitori, anzi a volte anche di più.
Pensiamo per un attimo agli atleti di una nazione povera, che non ha nessuna risorsa da mettere a disposizione dei propri atleti, per consentirgli di prepararsi adeguatamente alla competizione olimpica: il fatto di essere ugualmente arrivati alla finale, a gareggiare fianco a fianco con atleti che hanno a disposizione strutture, personale, risorse in gran quantità (palestre, piscine, stadi, allenatori, macchinari, medici sportivi, e quant'altro vi venga in mente) non li rende forse ancor più eroici ?
Mentre un atleta statunitense può contare su un budget (effettivo o indotto, per le strutture agevolmente sfruttabili per allenarsi) di qualche milione di dollari, un atleta di una nazione poveramagari ha come unica risorsa una pista di terra polverosa, a stento un paio di scarpe con cui correre... e si qualifica, si qualifica e magari vince pure!
Che poi l'atleta in questione arrivi quarto o quinto, e non prenda la fatidica medaglia, é comprensibile, é logico. Ma per me, merita forse anche più plauso e "memoria futura" quell'atleta sconosciuto lì che in condizioni tanto sfavorevoli ha faticato, ha sudato, si é impegnato per anni ed anni, di quello che ha compiuto i suoi pur encomiabili sforzi ma vivendo in tutt'altro contesto.
Io la vedo così, ed é in questo senso che mi sembra giustificabile il motto di De Coubertin :faroah:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
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eheheh...fate un uso migliore delle fette di salame che avete sugli occhi...toglietele e mangiatele...Ago ha scritto: Ce n'è un'altra di squadra, non mi viene il nome, che nei tribunali ci va spesso anche lei, ma è come se entrasse in lavatrice: entra sporca ed esce pulita.....mah
a stomaco pieno, magari vi chiedereste anche voi com'è che vengono trovati positivi al controllo antidoping giocatori Milanisti e Intertristi ed in tribunale ci spediscono la Juve.
Ciao...e su con la vita :compress: :compress:
Bizzarro....accusate noi di vittimismo ma siete sempre lì a piagnucolare, a rilanciare.....a rosicare sostanzialmente......siete decisamente più "tristi" voi, già giàlibra ha scritto:
a stomaco pieno, magari vi chiedereste anche voi com'è che vengono trovati positivi al controllo antidoping giocatori Milanisti e Intertristi ed in tribunale ci spediscono la Juve.
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