ahahahahahahahahahahahahhhhhhh...certo che ne hai del fegato :flower:Ago ha scritto:Bizzarro....accusate noi di vittimismo ma siete sempre lì a piagnucolare, a rilanciare.....a rosicare sostanzialmente......siete decisamente più "tristi" voi, già giàlibra ha scritto:
a stomaco pieno, magari vi chiedereste anche voi com'è che vengono trovati positivi al controllo antidoping giocatori Milanisti e Intertristi ed in tribunale ci spediscono la Juve.
..l'mportante non è vincere ma partecipare....
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Tecniche collaudate di propaganda, far passare l'aggressore per aggredito e viceversa(vedi l'ultimo caso: guerra in Georgia).libra ha scritto:
ahahahahahahahahahahahahhhhhhh...certo che ne hai del fegato :flower:
Non sono io che ho fegato, siete tu e quelli che la pensano come te che vivete in una specie di dimensione parallela, schizofrenica.
Magari qualcuno riesci a convincerlo, ma me per il c..o non mi ci pigli, non attacca!
i am lonely but you can free me,
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Ma su con la vita...dai che ti rovini il fegato... :flower: :flower: :flower: :cheers: :cheers:Ago ha scritto:Tecniche collaudate di propaganda, far passare l'aggressore per aggredito e viceversa(vedi l'ultimo caso: guerra in Georgia).libra ha scritto:
ahahahahahahahahahahahahhhhhhh...certo che ne hai del fegato :flower:
Non sono io che ho fegato, siete tu e quelli che la pensano come te che vivete in una specie di dimensione parallela, schizofrenica.
Magari qualcuno riesci a convincerlo, ma me per il c..o non mi ci pigli, non attacca!
Il motto di De Coubertin aveva, forse, un significato quando i partecipanti erano dei veri dilettanti, interessati più del poter dire "io c'ero" che della medaglia conquistata.
Poi alle medaglie si è voluto dare anche un valore di supremazia della razza (Berlino '36), della struttura politico-sociale (la ex DDR), e chi più ne ha ne metta, così che la vittoria ed il numero dei podi è diventato politicamente preponderante rispetto all'atto sportivo.
L'ammisisione poi dei professionisti (e non si poteva fare altrimenti) ha dato l'ultimo colpo al motto. Questi ultimi partecipano per vincere altro che per partecipare. Con la gloria non si comprano i maccheroni ... (ma neanche le case, le automobili, ecc. ecc).
stefano
PS A proposito di professionismo: oramai anche tutti i nostri sono in Polizia, Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Forestale e mi scuso per chi ho dimenticato, proprio come ai vecchi tempi gli atleti dilettanti dell'est europeo.
Poi alle medaglie si è voluto dare anche un valore di supremazia della razza (Berlino '36), della struttura politico-sociale (la ex DDR), e chi più ne ha ne metta, così che la vittoria ed il numero dei podi è diventato politicamente preponderante rispetto all'atto sportivo.
L'ammisisione poi dei professionisti (e non si poteva fare altrimenti) ha dato l'ultimo colpo al motto. Questi ultimi partecipano per vincere altro che per partecipare. Con la gloria non si comprano i maccheroni ... (ma neanche le case, le automobili, ecc. ecc).
stefano
PS A proposito di professionismo: oramai anche tutti i nostri sono in Polizia, Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Forestale e mi scuso per chi ho dimenticato, proprio come ai vecchi tempi gli atleti dilettanti dell'est europeo.
Amo la birra: il Creatore mi ha fornito di uno stomaco, non di una piscina.
Sono d'accordo con te.steolib ha scritto:Il motto di De Coubertin aveva, forse, un significato quando i partecipanti erano dei veri dilettanti, interessati più del poter dire "io c'ero" che della medaglia conquistata.
Poi alle medaglie si è voluto dare anche un valore di supremazia della razza (Berlino '36), della struttura politico-sociale (la ex DDR), e chi più ne ha ne metta, così che la vittoria ed il numero dei podi è diventato politicamente preponderante rispetto all'atto sportivo.
L'ammisisione poi dei professionisti (e non si poteva fare altrimenti) ha dato l'ultimo colpo al motto. Questi ultimi partecipano per vincere altro che per partecipare. Con la gloria non si comprano i maccheroni ... (ma neanche le case, le automobili, ecc. ecc).
stefano
Sono le uniche attività pagate che permettono di dedicarsi completamente agli allenamenti. Quale struttura al giorno d'oggi si potrebbe permettere un lusso simile? Soltanto i calciatori sono pagati spesso immeritatamente a peso d'oro.steolib ha scritto:PS A proposito di professionismo: oramai anche tutti i nostri sono in Polizia, Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Forestale e mi scuso per chi ho dimenticato, proprio come ai vecchi tempi gli atleti dilettanti dell'est europeo.
Come sempre, Steo, hai evidenziato i punti nodali :hello1:steolib ha scritto:Il motto di De Coubertin aveva, forse, un significato quando i partecipanti erano dei veri dilettanti, interessati più del poter dire "io c'ero" che della medaglia conquistata.
Poi alle medaglie si è voluto dare anche un valore di supremazia della razza (Berlino '36), della struttura politico-sociale (la ex DDR), e chi più ne ha ne metta, così che la vittoria ed il numero dei podi è diventato politicamente preponderante rispetto all'atto sportivo.
L'ammisisione poi dei professionisti (e non si poteva fare altrimenti) ha dato l'ultimo colpo al motto. Questi ultimi partecipano per vincere altro che per partecipare. Con la gloria non si comprano i maccheroni ... (ma neanche le case, le automobili, ecc. ecc).
stefano
PS A proposito di professionismo: oramai anche tutti i nostri sono in Polizia, Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Forestale e mi scuso per chi ho dimenticato, proprio come ai vecchi tempi gli atleti dilettanti dell'est europeo.
Vorrei tuttavia spezzare un giavellotto[(i] a favore del motto olimpico: se contasse solo la vittoria, allora sarebbero da abolire entrambe le medaglie d'argento e di bronzo, e lasciare solo la medaglia al vincitore, non credete ? :faroah:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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