Navi robot contro il riscaldamento globale

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Navi robot contro il riscaldamento globale

#1 Messaggio da kodak »

Navi robot contro il riscaldamento globale
L'ipotesi è creare scie d'acqua nebulizzata per riflettere il calore del sole. Ma gli effetti collaterali non mancano


MILANO - Navi «spruzzanuvole» contro il riscaldamento globale: uno scienziato britannico vuole spedire negli oceani centinaia di navi fantasma, capaci di creare giorno e notte delle scie d'acqua nebulizzata che riflettano meglio il calore del sole - ciò dovrebbe fermare il riscaldamento dell'atmosfera. La tecnica si rifà all'idea di un inventore tedesco - ha però i suoi rischi.

«FAR BRILLARE LE NUVOLE» - L'incredibile idea spicca se non altro per i bassissimi costi: per neanche 100 milioni di euro all'anno un terzetto di scienziati intende preservare il pianeta da un collasso climatico. Stephen Salter, dell'Università di Edimburgo, assieme a due colleghi ha progettato vascelli azionati da una tecnologia a motore rotante e robotizzati che durante il tragitto negli oceani spruzzano in aree specifiche minuscole goccioline d'acqua di mare nelle nuvole sovrastanti per 365 giorni all'anno, 24 ore su 24. Le goccioline spruzzate da questa flotta senza equipaggio agirebbero da nuclei di condensazione e dovrebbero far diventare le nubi sopra gli oceani le più chiare possibili. In pratica, le goccioline aumenterebbero la superficie in modo da «far brillare le nuvole» e riflettere più radiazioni del sole nello spazio; in questo modo si contrasterebbe il riscaldamento causato dai combustibili fossili.

COSTI - Salter è convinto che l'idea possa funzionare. «Sono necessarie 1.200-1.500 navi», ha spiegato il ricercatore. Queste misurerebbero circa 45 metri di lunghezza e peserebbero 300 tonnellate. Stando alle stime di Salter, i costi per questo cosidetto progetto di Geo Engineering, ovvero l'intervento umano nel sistema Terra, sarebbero del tutto modesti. «Per provare la fattibilità tecnica servirebbero circa 5 milioni di euro», ha detto lo scienziato. L'ulteriore sviluppo avrebbe costi attorno ai 20 milioni di euro. Una volta che le navi saranno in acqua potranno anche operare come laboratori scientifici galleggianti per raccogliere dati su meteo e inquinamento e informazioni sulle acque dell'oceano, sulle popolazioni marine e sui parametri chimici delle acque.

RAFFREDDARE L'ARTICO - «Dovrebbero essere costruite 50 navi all'anno, che poi sarebbero in azione per 24 ore su 24 per tutto l'anno», ha detto Salter. «Cinquanta navi all'anno basterebbero, secondo i nostri calcoli, per preservare lo status quo. La bellezza di questo sistema», continua Stephen Salter, autore di un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Philosophical Transactions della Royal Society, «è che funziona con vento e acqua marina. Si può applicare localmente, per raffreddare l'Artico o i mari attorno alle barriere coralline. Potremmo addirittura concederci di tornare indietro a una piccola era glaciale. Gli effetti possono essere attivati o interrotti completamente in caso dovesse accadere qualcosa di inaspettato».

EFFETTO MAGNUS - La tecnica delle navi spruzzanuvole si rifà a un'idea dell'ingegnere aeronautico tedesco Anton Flettner (1885-1961) - i rotori Flettner, una forza rotazionale aerodinamica sperimentata già 80 anni fa. Questi rotori sono costituiti da un cilindro ad asse verticale con pale fisse o mobili, che creano un momento motore che fa ruotare il cilindro intorno al suo asse verticale e un risucchio come intorno all'ala portante di un aereo. La spiegazione di questo effetto rimanda all'effetto Magnus. Esempi tipici sono i tiri a effetto, per esempio, nel gioco del calcio: colpendo la palla di taglio il calciatore le imprime una rotazione sull'asse che determina la più o meno accentuata incurvatura della traiettoria. Nel 1926 una nave che sfruttava la forza rotazionale, progettata da Flettner attraversò l'Atlantico, ma poi la tecnologia non fu sviluppata a causa della Grande depressione del 1929. Materiali moderni e aumento dei costi energetici hanno spinto a una rivalutazione del sistema.

GOCCIOLINE
- Per Salter i rotori Flettner sono l'ideale perché si adattano benissimo per un controllo computerizzato. Le navi potranno muoversi a una velocità di crociera compresa tra 8 e 24 nodi e useranno turbine a elica anche per i generatori di nebbioline. L'acqua del mare verrebbe filtrata prima di essere spinta attraverso dischi del diametro di 15 centimeti perforati con un miliardo di buchi minuscoli, in modo da produrre una nebbia di goccioline ognuna più piccola di un micron. Queste gocce sarebbero poi sparate in cielo con ventilatori montati all'interno dei cilindri dei motori: le «navi creanuvola» saranno teleguidate da una centrale operativa. Nel mondo accademico l'idea Salter sembra convincere: «Potrebbe verosimilmente funzionare», ha detto Oliver Wingenter del New Mexico Institute of Mining and Technology di Socorro. Una delle conseguenze di questa forma di Geo Engineering, spiega lo scienziato, potrebbe però essere una diminuzione delle precipitazioni. Anche Salter ammette che, a livello regionale, queste navi fantasma potrebbero effettivamente influenzare il clima in maniera radicale.

Elmar Burchia
03 settembre 2008


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Re: Navi robot contro il riscaldamento globale

#2 Messaggio da apsa »

kodak ha scritto:Navi robot contro il riscaldamento globale
L'ipotesi è creare scie d'acqua nebulizzata per riflettere il calore del sole. Ma gli effetti collaterali non mancano


MILANO - Navi «spruzzanuvole» contro il riscaldamento globale: uno scienziato britannico vuole spedire negli oceani centinaia di navi fantasma, capaci di creare giorno e notte delle scie d'acqua nebulizzata che riflettano meglio il calore del sole - ciò dovrebbe fermare il riscaldamento dell'atmosfera. La tecnica si rifà all'idea di un inventore tedesco - ha però i suoi rischi.

«FAR BRILLARE LE NUVOLE» - L'incredibile idea spicca se non altro per i bassissimi costi: per neanche 100 milioni di euro all'anno un terzetto di scienziati intende preservare il pianeta da un collasso climatico. Stephen Salter, dell'Università di Edimburgo, assieme a due colleghi ha progettato vascelli azionati da una tecnologia a motore rotante e robotizzati che durante il tragitto negli oceani spruzzano in aree specifiche minuscole goccioline d'acqua di mare nelle nuvole sovrastanti per 365 giorni all'anno, 24 ore su 24. Le goccioline spruzzate da questa flotta senza equipaggio agirebbero da nuclei di condensazione e dovrebbero far diventare le nubi sopra gli oceani le più chiare possibili. In pratica, le goccioline aumenterebbero la superficie in modo da «far brillare le nuvole» e riflettere più radiazioni del sole nello spazio; in questo modo si contrasterebbe il riscaldamento causato dai combustibili fossili.

COSTI - Salter è convinto che l'idea possa funzionare. «Sono necessarie 1.200-1.500 navi», ha spiegato il ricercatore. Queste misurerebbero circa 45 metri di lunghezza e peserebbero 300 tonnellate. Stando alle stime di Salter, i costi per questo cosidetto progetto di Geo Engineering, ovvero l'intervento umano nel sistema Terra, sarebbero del tutto modesti. «Per provare la fattibilità tecnica servirebbero circa 5 milioni di euro», ha detto lo scienziato. L'ulteriore sviluppo avrebbe costi attorno ai 20 milioni di euro. Una volta che le navi saranno in acqua potranno anche operare come laboratori scientifici galleggianti per raccogliere dati su meteo e inquinamento e informazioni sulle acque dell'oceano, sulle popolazioni marine e sui parametri chimici delle acque.

RAFFREDDARE L'ARTICO - «Dovrebbero essere costruite 50 navi all'anno, che poi sarebbero in azione per 24 ore su 24 per tutto l'anno», ha detto Salter. «Cinquanta navi all'anno basterebbero, secondo i nostri calcoli, per preservare lo status quo. La bellezza di questo sistema», continua Stephen Salter, autore di un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Philosophical Transactions della Royal Society, «è che funziona con vento e acqua marina. Si può applicare localmente, per raffreddare l'Artico o i mari attorno alle barriere coralline. Potremmo addirittura concederci di tornare indietro a una piccola era glaciale. Gli effetti possono essere attivati o interrotti completamente in caso dovesse accadere qualcosa di inaspettato».

EFFETTO MAGNUS - La tecnica delle navi spruzzanuvole si rifà a un'idea dell'ingegnere aeronautico tedesco Anton Flettner (1885-1961) - i rotori Flettner, una forza rotazionale aerodinamica sperimentata già 80 anni fa. Questi rotori sono costituiti da un cilindro ad asse verticale con pale fisse o mobili, che creano un momento motore che fa ruotare il cilindro intorno al suo asse verticale e un risucchio come intorno all'ala portante di un aereo. La spiegazione di questo effetto rimanda all'effetto Magnus. Esempi tipici sono i tiri a effetto, per esempio, nel gioco del calcio: colpendo la palla di taglio il calciatore le imprime una rotazione sull'asse che determina la più o meno accentuata incurvatura della traiettoria. Nel 1926 una nave che sfruttava la forza rotazionale, progettata da Flettner attraversò l'Atlantico, ma poi la tecnologia non fu sviluppata a causa della Grande depressione del 1929. Materiali moderni e aumento dei costi energetici hanno spinto a una rivalutazione del sistema.

GOCCIOLINE
- Per Salter i rotori Flettner sono l'ideale perché si adattano benissimo per un controllo computerizzato. Le navi potranno muoversi a una velocità di crociera compresa tra 8 e 24 nodi e useranno turbine a elica anche per i generatori di nebbioline. L'acqua del mare verrebbe filtrata prima di essere spinta attraverso dischi del diametro di 15 centimeti perforati con un miliardo di buchi minuscoli, in modo da produrre una nebbia di goccioline ognuna più piccola di un micron. Queste gocce sarebbero poi sparate in cielo con ventilatori montati all'interno dei cilindri dei motori: le «navi creanuvola» saranno teleguidate da una centrale operativa. Nel mondo accademico l'idea Salter sembra convincere: «Potrebbe verosimilmente funzionare», ha detto Oliver Wingenter del New Mexico Institute of Mining and Technology di Socorro. Una delle conseguenze di questa forma di Geo Engineering, spiega lo scienziato, potrebbe però essere una diminuzione delle precipitazioni. Anche Salter ammette che, a livello regionale, queste navi fantasma potrebbero effettivamente influenzare il clima in maniera radicale.

Elmar Burchia
03 settembre 2008


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E' interessante!
Mi immagino che i sostenitori del "complotto delle scie chimiche" si metteranno a strillare che adesso le scie chimiche le fanno anche con le navi.. :cyclopsani: :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


Andrea
Ago
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Re: Navi robot contro il riscaldamento globale

#3 Messaggio da Ago »

apsa ha scritto:
Mi immagino che i sostenitori del "complotto delle scie chimiche" si metteranno a strillare che adesso le scie chimiche le fanno anche con le navi.. :cyclopsani: :cyclopsani:
Infatti! A parte che quella del riscaldamento globale è una bufala....
i am lonely but you can free me,
all in the way that you smile
marione
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Re: Navi robot contro il riscaldamento globale

#4 Messaggio da marione »

Ago ha scritto:
apsa ha scritto:
Mi immagino che i sostenitori del "complotto delle scie chimiche" si metteranno a strillare che adesso le scie chimiche le fanno anche con le navi.. :cyclopsani: :cyclopsani:
Infatti! A parte che quella del riscaldamento globale è una bufala....
Quoto... venissero qui dove sono io a fare i rilevamenti , sono sicuro che poi diranno che è imminente l'era glaciale...
libra
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Re: Navi robot contro il riscaldamento globale

#5 Messaggio da libra »

Ago ha scritto: Infatti! A parte che quella del riscaldamento globale è una bufala....
esatto...e poi se una casa ha il riscaldamento autonomo vale di più :flower: :flower:
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Greeneyes
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Re: Navi robot contro il riscaldamento globale

#6 Messaggio da Greeneyes »

libra ha scritto:
Ago ha scritto: Infatti! A parte che quella del riscaldamento globale è una bufala....
esatto...e poi se una casa ha il riscaldamento autonomo vale di più :flower: :flower:
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Fino ai 4500 divertiti a fare puzza ...dopo scansati e senti il profumo del benza Immagine

Passare per idiota agli occhi di un imbecille, è una voluttà da raffinati buongustai!

Le moto sono come le donne... il risultato finale dipende solo da chi ci sta sopra!!! Immagine
daniele
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#7 Messaggio da daniele »

che sia una bufala non è una scommessa sulla quale ci punterei 1'000'000 € a botta sicura.
I vari scienziati controcorrente, alcuni di fama come il nostro Antonino Zichichi, non dicono che il riscaldamento globale non esiste o che sia una bufala, ma osservano semplicemente che non puo' essere soltanto "opera" dell'uomo.

Che intorno alla storia poi siano nate leggende catastrofiche, falsi allarmismi e articoli per vendere più giornali è un altro discorso.
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apsa
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#8 Messaggio da apsa »

Ma infatti non credo proprio che il riscaldamento globale sia una bufala.
Credo che sia un fatto certo e dimostrabile con le rilevazioni meteorologiche e climatiche che ormai da diversi decenni sono informatizzate ed accessibili.

Volendo, l'Aeronautica Militare Italiana possiede e può fornire (a pagamento...) i dati rilevati a partire dal 1961. Parliamo dunque di circa 47 anni di rilevazioni, mica sono poche :joker:

Che la storia della Terra abbia visto parecchi altri cicli di surriscaldamento / raffreddamento, é un fatto certo anch'esso, oramai. In altre epoche il surriscaldamento ed il raffreddamento sono stati causati da altre polveri presenti in atmosfera, dovuti ad esempio a enormi catastrofiche eruzioni (sul tipo di quella del Vesuvio nel 70 d.C., le cui polveri sono arrivate - per più anni - fino in Antartide, come rilevato dai carotaggi effettuati negli strati di ghiaccio)

Che poi di tutto ciò se ne faccia strumentalizzazione politica, é indubbio anch'esso :bigsmurf:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.


Andrea
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