La truffa del formaggio

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kodak
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La truffa del formaggio

#1 Messaggio da kodak »

:cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani:

http://www.repubblica.it/2008/07/sezion ... o.html?rss
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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libra
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#2 Messaggio da libra »

...e pensare che, quando a Librina casca una patatina a terra (in casa), gliela faccio buttare via :pale: :pale:
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kodak
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#3 Messaggio da kodak »

e pensare che forse è una delle cose che costa di più!!!! :pale: :pale:
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Aralia
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#4 Messaggio da Aralia »

Non dirmi ma che schiffo, nn c'è decenza ne vergogna, giocare cosi con la salute pubblica! :monkey:
E con i vermi cosa facevano? anche gli ricciclavano?
Maria Aralia
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#5 Messaggio da apsa »

Aralia ha scritto:Non dirmi ma che schiffo, nn c'è decenza ne vergogna, giocare cosi con la salute pubblica! :monkey:
E con i vermi cosa facevano? anche gli ricciclavano?
Forse li vendevano come esche per i pescatori, 'sti vermi ? :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
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Andrea
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Re: La truffa del formaggio

#6 Messaggio da apsa »

kodak ha scritto::cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani:

http://www.repubblica.it/2008/07/sezion ... o.html?rss
Porca miseria, sono nomi di rilevanza internazionale! :cyclopsani: :cyclopsani:
PIACENZA - Quando gli uomini della Guardia di Finanza trascrivono le intercettazioni, quasi non credono alle loro orecchie. Chi è il rappresentante legale e amministratore unico dell'azienda che ricicla formaggi avariati e scaduti? Semplice, l'ex comandante della stazione dei carabinieri. E chi certifica, passando a bere un caffè, che è tutto a posto, nonostante le celle frigorifere trabocchino di tonnellate di merce con dentro insetti, larve, escrementi e carcasse di topi, muffe, pezzi di plastica? Semplice: il veterinario dell'Asl.

È talmente disinvolto, il medico, con i banditi della tavola, da "dimenticarsi" i timbri dell'Asl di Piacenza - dov'è tuttora tranquillamente in servizio - in un cassetto della scrivania, nell'ufficio contabilità del caseificio. E così da controllore è diventato controllato. C'è anche lui nel fascicolo con cui la Procura piacentina (pm Antonio Colonna) scrive ora una nuova e ricca pagina nell'inchiesta sui formaggi avariati avviata due anni fa dai colleghi di Cremona (pm Francesco Messina).

Lo scenario ricostruito dagli investigatori è inquietante. Decine di tonnellate di scarti di formaggio piene di schifezze ritirate da grosse aziende (Granarolo, Ferrari Giovanni industria casearia, Zanetti) e mischiate a prodotto fresco: un sistema collaudato con cui la DELIA, stabilimento a Monticelli D'Ongina, sede legale a Milano in piazza IV Novembre, riesce a piazzare sul mercato italiano e europeo il suo prodotto finito. Che vuol dire soprattutto: formaggio grattugiato. Come? Vendendolo a aziende che lo confezionano in buste a marchio "Galbani", "Ferrari", "Medeghini", solo per citarne alcuni. O direttamente al cliente finale, come nel caso di "Biraghi" o "Prealpi".

Il giro è enorme, e abbraccia mezza Europa (Spagna, Austria, Germania, Francia, Belgio). Una ventina di milioni di euro il volume d'affari della società, collegata a altre tre aziende di cui due con sede a Barcellona (Compinque S. L. e Quederlac S). Sono tutte riconducibili a Alberto Aiani, cinquantatreenne di Casalbuttano. Il paese in provincia di Cremona dove l'ex ufficiale dell'Arma Francesco Marinosci, pugliese di Francavilla, cremonese d'adozione, - prima di darsi al formaggio e diventare socio di Aiani nella DELIA - dirigeva la stazione dei carabinieri. Ieri usava l'utilitaria in dotazione, guadagnava un moderato stipendio. Oggi gira in Jaguar e, si capisce, ha implementato le sue entrate.

Con Aiani e un'impiegata dell'azienda - per ora sono denunciati - Marinosci dovrà rispondere del reato di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari con rischio di danno per la salute pubblica. Ma c'è dell'altro. Sulle triangolazioni pericolose con cui DELIA acquistava "merda" - termine usato dai truffatori per indicare il prodotto avariato, dalle intercettazioni del primo troncone di inchiesta condotta dalle fiamme gialle guidate dal comandante Mauro Santonastaso - il compito di vigilare, si fa per dire, spettava a un veterinario dell'Asl piacentina: Luciano Dall'Olio (falso e abuso d'ufficio). Il medico non è esattamente un guardiano scrupoloso.

Di più: alla DELIA in pratica si autocertificano. Con il timbro del competente servizio veterinario. Per ricomporre il quadro che emerge dalle pieghe dell'inchiesta non c'è bisogno di aggiungere molti altri tasselli. Né confortano le "spigolature" venute alla luce nel corso delle indagini (già arrestate quattro persone, sigilli alla Tradel di Casalbuttano, la prima azienda "riciclona" del siciliano Domenico Russo). Per esempio: possibile che il legale di Andrea Chittò, veterinario dell'Asl di Cremona, anche lui accusato di reggere il gioco dei truffatori e sospeso dal servizio, nella memoria difensiva produca la testimonianza del comandante dei Nas di Cremona, Raffaele Marongiu?

In Procura ormai ne sono convinti: il sistema della truffa del formaggio avariato ha continuato e continua a funzionare grazie alla connivenza-complicità di chi dovrebbe controllare e però si fa chiudere gli occhi. Così la "pattumiera" funziona a pieni giri: ritira roba scaduta e marcita, e la ripulisce sotto forma di formaggio fuso che poi viene fatto raffreddare e venduto in panetti (delimix) alle grosse aziende.

Il prodotto finisce nelle grattugie. Si ottiene il lavorato finale: il formaggio grattugiato. Non deriva, ovvio, né da parmigiano né da grana padano o da altri formaggi duri fatti direttamente con il latte, ma da un "fuso" insaporito a seconda della percentuale di croste o scarti immessi nella fusione. Eccole, riempite con il prodotto delle due aziende-pirata, le classiche buste di grattugiato che finiscono sulle nostre tavole. "Di aziende come queste c'è pieno - dice un investigatore anti-frode - e i grandi marchi se ne servono abbondantemente. È un sistema di vasi cinesi che va combattuto e stroncato. I ministeri della Salute e dell'Agricoltura, adesso, dovrebbero intervenire pesantemente".
Ultima modifica di apsa il 05/09/2008, 15:43, modificato 1 volta in totale.
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Andrea
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#7 Messaggio da Aralia »

apsa ha scritto:
Aralia ha scritto:Non dirmi ma che schiffo, nn c'è decenza ne vergogna, giocare cosi con la salute pubblica! :monkey:
E con i vermi cosa facevano? anche gli ricciclavano?
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Ma dai solo ci mancavano i pesci ingragrassati di vermi di formaggio podrito!
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#8 Messaggio da Ago »

Calma ragazzi, sono fatti che risalgono a 2 anni fa. C'era stata la notizia 2/3 mesi fa, le indagini erano concluse.

Ora questo rintuzzare.....pare che da Cremona la faccenda si sia estesa a Piacenza, ma non è chiaro se sempre riguardo ad intercettazioni vecchie o sono emersi fatti nuovi.

Secondo me è un tentativo di creare allarmismo, a maggior ragione visto che la notizia è uscita su "repubica".

Avete fatto caso che tutti i giorni tutti i tg la menano coi rincari di pasta e alimentari in genere? Chissà che c'è sotto.....
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daniele
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#9 Messaggio da daniele »

Ago ha scritto:
Avete fatto caso che tutti i giorni tutti i tg la menano coi rincari di pasta e alimentari in genere? Chissà che c'è sotto.....
Speculatori figli de na mignotta, visto che i prezzi alla sorgente (dal contadino) sono sempre gli stessi.
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apsa
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#10 Messaggio da apsa »

Ago ha scritto:Calma ragazzi, sono fatti che risalgono a 2 anni fa. C'era stata la notizia 2/3 mesi fa, le indagini erano concluse.

Ora questo rintuzzare.....pare che da Cremona la faccenda si sia estesa a Piacenza, ma non è chiaro se sempre riguardo ad intercettazioni vecchie o sono emersi fatti nuovi.

Secondo me è un tentativo di creare allarmismo, a maggior ragione visto che la notizia è uscita su "repubica".

Avete fatto caso che tutti i giorni tutti i tg la menano coi rincari di pasta e alimentari in genere? Chissà che c'è sotto.....
Hai ragione a non voler cedere ai "facili allarmismi", ma trovo che sia ugualmente importante ricordarsi di quelli che con le frodi alimentari / igieniche / pseudomedicinali (e chi più ne ha, più ne metta...) si sono arricchiti sulla pelle delle persone.

Che poi in Italia - il più delle volte - ciascuna di queste orribili vicende si sia conclusa a tarallucci e vino, é un altro paio di maniche.

Non dobbiamo dimenticare, non dobbiamo cedere alla criminalità, non dobbiamo accondiscendere supinamente a che, per il nostro quieto vivere, ci lasciamo condizionare l'esistenza da un branco di figli di puttana. La gente onesta e per bene é la maggioranza, ed é questa che deve vivere e prosperare serenamente, non loro.

dal sito AltroConsumo:

04-07-2008

Potenziali rischi alla salute dei consumatori, oltre che danni economici. Per queste ragioni Altroconsumo si costituirà immediatamente parte civile nei procedimenti penali aperti nei confronti dei responsabili delle adulterazioni formaggi rese note dal quotidiano La Repubblica. E verificheremo la possibilità di attivare una class action.

Verificheremo anche la possibilità di avviare un'azione collettiva risarcitoria (class action) contro le imprese della provincia di Cremona e tutti i responsabili indicati negli esiti delle indagini della Guardia di Finanza.

Le adulterazioni descritte sono gravissime: recupero di formaggi marci e ammuffiti destinati allo smaltimento e invece reintrodotti nella catena alimentare. E rimessi in commercio, in Italia e all'estero: di sicuro in Gran Bretagna, Germania, Spagna, Belgio, Austria.

Tutto ciò a pochi chilometri dalla sede dell'Authority europea per la Sicurezza alimentare - EFSA, con sede a Parma. E con l'assegnazione dell'Expo del 2015 a Milano, dedicato alla cultura e alla sicurezza alimentare.
Che sia storia vecchia, non c'é dubbio.
Sempre dall'archivio di AltroConsumo, riporto altra notizia del 2005:
Taleggio ritirato dal mercato
26-05-2005

Lo scorso 19 maggio è stato predisposto il ritiro dal mercato del taleggio a marchio Mauri, in seguito all’accertamento della presenza, in alcuni lotti, di Listeria monocytogenes. Lo stesso provvedimento riguarda il taleggio venduto con marchio commerciale Sma-Auchan, prodotto sempre da Emilio Mauri Spa.

Si tratta di un germe che, se presente in alta concentrazione nei formaggi o in altri alimenti, può provocare infezioni acute (disturbi enterici, con diarrea, febbre, cefalea), soprattutto in anziani, donne in gravidanza, pazienti affetti da gravi malattie invalidanti.

Rari sono i casi di infezioni più gravi.

A chi avesse acquistato il prodotto consigliamo di non consumarlo e di riconsegnarlo (facendoselo sostituire), al punto vendita dove lo ha acquistato. Per ulteriori informazioni, Sma-Auchan ha istituito il numero verde 800-824039, in funzione dalle 9 alle 19.
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#11 Messaggio da Greeneyes »

...cmq questa è l'ennesima dimostrazione che mangiamo delle gran schifezze... e purtroppo le malattie (causate anche dall'aria che respiriamo ovviamente) in aumento lo dimostrano :puke:
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Fino ai 4500 divertiti a fare puzza ...dopo scansati e senti il profumo del benza Immagine

Passare per idiota agli occhi di un imbecille, è una voluttà da raffinati buongustai!

Le moto sono come le donne... il risultato finale dipende solo da chi ci sta sopra!!! Immagine
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#12 Messaggio da apsa »

Greeneyes ha scritto:...cmq questa è l'ennesima dimostrazione che mangiamo delle gran schifezze... e purtroppo le malattie (causate anche dall'aria che respiriamo ovviamente) in aumento lo dimostrano :puke:
Come darti torto..?.. Siamo tutti vittime dell'avvelenamento :whax:

Però mi ricordo un tizio, un certo Mitridate, che a quanto si dice, ne era uscito bene... :flower:
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#13 Messaggio da daniele »

la soluzione è mangiare il meno possibile
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#14 Messaggio da kodak »

daniele ha scritto:la soluzione è mangiare il meno possibile

la soluzione è mangiare solo ciò che riesci a produrre da solo!!!! :flower:
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#15 Messaggio da Mr.Pik »

kodak ha scritto:
daniele ha scritto:la soluzione è mangiare il meno possibile

la soluzione è mangiare solo ciò che riesci a produrre da solo!!!! :flower:
Cacca? :faroah: :faroah:
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