La giustizia arriva via Facebook
In Australia il social network è considerato un indirizzo valido per l'invio di notifiche giudiziarie
Il tribunale di Canberra, in Australia, acconsente che le notifiche ufficiali possano essere effettuate dai legali tramite Facebook . La decisione parte dal caso di una coppia di debitori datasi alla macchia e irraggiungibile dai legali attraverso le vie tradizionali. Nell'impossibilità di notificare fisicamente i provvedimenti a loro carico, il giudice ha considerato lecita anche la possibilità di raggiungerli tramite il famoso social network, dove i due hanno mantenuto i profili, a condizione che la notifica avvenga anche via e-mail e all'indirizzo dell'abitazione.
IL CASO – L'avvocato australiano McCormack ha inseguito a lungo una coppia inadempiente nei confronti di una società di recupero crediti, per notificare l'ingiunzione di pagamento di una rata di mutuo non onorata, e procedere, a notifica avvenuta, con un eventuale pignoramento. A fronte dell'impossibilità di rintracciare la coppia, McCormack è riuscito a persuadere la Corte Suprema del Territorio nel considerare Facebook una possibile via di notificazione legale. L'avvocato, utente di Facebook, ha digitato sul sito tutti gli elementi in suo possesso riguardo i due, riuscendo ad accedere ai loro profili. Nel caso specifico il benestare del giudice si è risolto in una notizia positiva anche per i due signori, i quali, una volta venuti a conoscenza del procedimento in corso, hanno adempiuto ai propri obblighi, evitando la spiacevole ipoteca della casa. Certamente la sentenza australiana apre scenari inediti nell'utilizzo del popolare social network.
PRIVACY – La notifica è comunque avvenuta tramite l'e-mail privata della donna collegata al profilo su Facebook, tutelandone dunque la privacy. Non è chiaro il motivo per cui la debitrice non rispondesse alle e-mail dell'avvocato e sia stata invece rintracciata tramite la stessa posta collegata a Facebook. In tutti i casi Chris Kelly, responsabile della privacy per Facebook, si è dichiarato soddisfatto, in quanto la riservatezza degli utenti è stata rispettata. Inoltre, secondo Kelly, il fatto che il sito web 2.0 diventi sempre più un modo di comunicare a tutto tondo è un elemento di novità positivo. Di diversa opinione invece Marc Rotenberg, direttore dell'Electronic Privacy Information Center, il quale denuncia un'accezione del social networking ormai simile a un grande fratello, giudici e avvocati compresi. Resta da vedere come reagiranno gli utenti.
Emanuela Di Pasqua - 17 dicembre 2008
http://www.corriere.it/cronache/08_dice ... aabc.shtml
Per chi é iscritto a Fàcceibuchi: ci avevate pensato ? :flower:
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A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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