In Italia salari tra i più bassi d'Europa

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kodak
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In Italia salari tra i più bassi d'Europa

#1 Messaggio da kodak »

Im Italia salari tra i più bassi d'Europa
La crescita delle retribuzioni è inferiore a quella di altri Paesi. In termini di potere d'acquisto solo i portoghesi stanno peggio


Il livello dei salari Italia, in termini di potere d’acquisto è tra i più bassi d'Europa, inferiori a quelli della Grecia e superiori solo a quelli del Portogallo (tabella). Lo indica l'ultimo rapporto Eurispes, che si riferisce al periodo 2000-2005. Nell'arco di tempo considerato c'è stata una crescita media del salario comunitario – per l’insieme dei Paesi europei – del 18%, mentre nel nostro Paese i lavoratori dell’industria e dei servizi (con esclusione della Pubblica amministrazione) hanno goduto dil una crescita dei livelli retribuiti del 13,7%. una crescita ancora minore c'è stata in Germania e la Svezia , dove però i dati di partenza erano più elevati., mentre i lavoratori di Gran Bretagna, Norvegia, Olanda e Finlandia hanno visto, nel quinquennio, la propria busta paga accrescersi di oltre il 20% (grafico e tabella).

COMPETITIVITA' - Da un punto di vista della competitività, ciò si dimostra naturalmente un vantaggio, perché la dinamica salariale assicura un vantaggio in termini di costi: in Italia il costo medio in euro per ora di lavoro, calcolato sui dati forniti dallo Yearbook dell’Eurostat, è superiore solo a quello di Spagna, Grecia e Portogallo, che è anche il paese dove i costi del lavoro sono minimi (9,5 euro all’ora) mentre Danimarca e Svezia fanno registrare i valori massimi (30,7 e 30,4 euro per ora rispettivamente) (grafico e tabella).

AUSPICI UE - Ciò appare in linea con gli auspici della Commissione Europea, espressa nel rapporto trimestrale sull'eurozona della dg affari economici. In italia, Portogallo, Spagna e Grecia «i costi unitari del lavoro dovranno essere mantenuti sotto la media eurozona», è l'opinione della commissione . Il motivo è che questi Paesi «devono riguadagnare competitività». Secondo il rapporto «Tutti gli indicatori mostrano che nel 2006 ha prevalso la moderazione salariale e in futuro i rischi appaiono equilibrati». Ci sono dei rischi «a breve termine», ma le riforme del mercato del lavoro e la globalizzazione «possono contribuire a contenere rivendicazioni salariali eccessive».

SALARI LORDI - La posizione del nostro Paese non cambia all’interno della classifica europea escondo il rappporto Eurispes se vengono considerati i salari lordi, ossia l’importo che il lavoratore dipendente vede segnato sulla busta paga (e che non corrisponde al suo contenuto, perché da quel valore il datore di lavoro avrà sottratto, per versarli agli Enti di previdenza, i contributi a carico del dipendente e le imposte dirette, delle quali è responsabile come sostituto d’imposta). Il salario lordo differisce dal costo del lavoro soprattutto per la quota di contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (grafico e tabella ). Confrontando ( 1 ) e (2) si evince che la classifica dell’Italia è rimasta immutata (al quartultimo posto) ma che mentre il costo del lavoro è da noi inferiore del 30,6% (-9,4 euro) rispetto a quello della Danimarca (dove è il più caro), se si confronta il salario lordo, si vede che al lavoratore dipendente italiano medio spetta solo il 52% del salario lordo del lavoratore medio danese: questo perché i contributi sociali sono da noi più gravosi che in Danimarca. A causa del diverso peso di quella parte dei contributi sociali a carico delle imprese si modifica anche ed in maniera significativa, la classifica dei Paesi europei: ecco allora che la Francia che occupa uno dei primi posti per costo del lavoro scivola al disotto della Germania e soprattutto della Gran Bretagna per consistenza del salario lordo. Molto interessante è la condizione del lavoratore britannico che, pur costando poco alle imprese (il costo del lavoro nelle isole britanniche è solo del 16% più elevato che in Italia), garantisce il terzo salario medio assoluto in Europa, dietro solo a Danimarca e Germania e superiore a quello italiano dell’80%.

29 marzo 2007 - Il Corriere.

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freitag
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#2 Messaggio da freitag »

Nulla che già non si sapeva . . . salari più bassi a fronte oltretutto di minori servizi e maggiori balzelli e burocrazia . . :albino: :clown: :albino: :clown:
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apsa
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#3 Messaggio da apsa »

E lo sapevo!
Quando ho chiesto un aumento al mio capo, quello m'ha risposto

"Vabbé, te dò un aumento. Ma siccome che nun te posso aumentà er stipendio, t'aumento er lavoro"

Era mejo simme stavo zitto. :whax:
A scuola andavo sempre benissimo.
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Re: In Italia salari tra i più bassi d'Europa

#4 Messaggio da Mr.Pik »

kodak ha scritto:
solo i portoghesi stanno peggio

I portoghesi? Ma non erano quelli che si imbucavano e non pagavano mai? Allora stiamo proprio messi male!
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apsa
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Re: In Italia salari tra i più bassi d'Europa

#5 Messaggio da apsa »

Mr.Pik ha scritto:
kodak ha scritto:
solo i portoghesi stanno peggio

I portoghesi? Ma non erano quelli che si imbucavano e non pagavano mai? Allora stiamo proprio messi male!
Ebbrào! Visto che nun pagano mai, pònno avécce i stipendi più bassi d'i nostra, tanto cianno nzacco de costi in meno, no ? Stàmo davero come er Cavalcante Cavalcanti... :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
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Sally78
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#6 Messaggio da Sally78 »

E siamo al 9° posto perchè non hanno conteggiato il mio di stipendio se no eravamo ventesimi!!! :banghead:
"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". (Mark Twain)
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#7 Messaggio da minny »

oggi scade il contratto nazionale della mia categoria..."ben vengano" queste notizie...spero che non si parli d'altro in questi giorni, in modo che quando i capi si siedereanno a fare le trattative(spero a brevissimo!) aumentino pressati dalle povere ragioniere stressate e sottopagate :flower: :flower:
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apsa
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#8 Messaggio da apsa »

minny ha scritto:oggi scade il contratto nazionale della mia categoria..."ben vengano" queste notizie...spero che non si parli d'altro in questi giorni, in modo che quando i capi si siedereanno a fare le trattative(spero a brevissimo!) aumentino pressati dalle povere ragioniere stressate e sottopagate :flower: :flower:

Ho sentito che a Milano la categoria dei ragionieri sedicenti commercialisti ha attuato un feroce sciopero ed hanno ottenuto tutto quello che volevano.

Da adesso in poi avranno in dotazione, ogni mese, due paia di forbici e un barattolo di coccoina per ciascuno.
A scuola andavo sempre benissimo.
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#9 Messaggio da minny »

apsa ha scritto:
minny ha scritto:oggi scade il contratto nazionale della mia categoria..."ben vengano" queste notizie...spero che non si parli d'altro in questi giorni, in modo che quando i capi si siedereanno a fare le trattative(spero a brevissimo!) aumentino pressati dalle povere ragioniere stressate e sottopagate :flower: :flower:

Ho sentito che a Milano la categoria dei ragionieri sedicenti commercialisti ha attuato un feroce sciopero ed hanno ottenuto tutto quello che volevano.

Da adesso in poi avranno in dotazione, ogni mese, due paia di forbici e un barattolo di coccoina per ciascuno.
hihihihihihih da ribaltamento :flower: :flower: :flower:
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#10 Messaggio da Mr.Pik »

Da adesso in poi avranno in dotazione, ogni mese, due paia di forbici e un barattolo di coccoina per ciascuno.
Per tagliarsi i gioielli di famiglia e poi riattaccarli quando occorrono?
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apsa
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#11 Messaggio da apsa »

Mr.Pik ha scritto:
Da adesso in poi avranno in dotazione, ogni mese, due paia di forbici e un barattolo di coccoina per ciascuno.
... i gioielli di famiglia ....
Quelli che dico io, de 'sti gioielli qua nun ce n'hanno propio.
A scuola andavo sempre benissimo.
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Andrea
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#12 Messaggio da libra »

Classica notizia riportata "volutamente" alterata...e lo dimostra il fatto che non sia stato mensionato il fatto che l'ITALIA è il paese col costo del lavoro più elevato in Europa; In Italia e solo in Italia, la parte dei contributi a carico dell'azienda non viene considerata nel lordo del lavoratore; mi spiego meglio: oltre a quello indicato in busta paga, il datore di lavoro paga una grossa fetta di contributi sul dipendente...ecco...quello non viene considerato nel lordo del lavoratore mentre nel resto d'Europa lo stipendio lordo del lavoratore lo include.
Del resto è risaputo... le statistiche servono per indirizzare la verità dove è necessario a chi le commissiona.

La stessa notizia si può tranquillamente tradurre in "In Italia la tassazione più elevata sui salari a carico di datori e lavoratori"...
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apsa
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#13 Messaggio da apsa »

libra ha scritto:Classica notizia riportata "volutamente" alterata...e lo dimostra il fatto che non sia stato mensionato il fatto che l'ITALIA è il paese col costo del lavoro più elevato in Europa; In Italia e solo in Italia, la parte dei contributi a carico dell'azienda non viene considerata nel lordo del lavoratore; mi spiego meglio: oltre a quello indicato in busta paga, il datore di lavoro paga una grossa fetta di contributi sul dipendente...ecco...quello non viene considerato nel lordo del lavoratore mentre nel resto d'Europa lo stipendio lordo del lavoratore lo include.
Del resto è risaputo... le statistiche servono per indirizzare la verità dove è necessario a chi le commissiona.

La stessa notizia si può tranquillamente tradurre in "In Italia la tassazione più elevata sui salari a carico di datori e lavoratori"...

Le statistiche.... diceva mio nonno, e parlo quindi di un bel pò d'anni fa:
esistono tre tipi di bugie:
- le piccole bugie
- le grandi bugie
- le statistiche
A scuola andavo sempre benissimo.
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Andrea
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#14 Messaggio da Mr.Pik »

Che il datore di lavoro paghi per contributi una quota cospicua in relazione al salario del lavoratore è cosa risaputa. Ma cosa cambierebbe se questa quota fosse conteggiata nel lordo del lavoratore? Il netto percepito rimarrebbe uguale. Non conosco i contratti in Europa, ma sono a conoscenza che negli States, nei salari sono incluse anche le quote che il lavoratore dovrà spendere se vuole farsi un'assicurazione malattie, mentre non esiste il trattamento di fine lavoro.
Aralia
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#15 Messaggio da Aralia »

Nn dire niente......lo sapevo, noi siamo ancora sotto........porca miseria!!!, anche in pensioni è cosi, ma i prezzi? no, porca miseria bis!!!
Maria Aralia
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