ANSA - Mer 4 Apr
ROMA -
In Italia attualmente sono 4 milioni e 180 mila le famiglie che vivono in affitto, alle prese con un canone che nel periodo 1999-2006 ha registrato un incremento medio del 107%, con punte del 112% nel centri con oltre 250mila abitanti e del 128% nelle grandi citta' . E nel centro di Roma e di Milano si pagano in media 1.600 euro al mese per un appartamento di 100 metri quadri.
A fotografare l'andamento del mercato delle locazioni e' l'indagine ''Vivere in affitto'' effettuata da Censis, Sunia e Cgil su un campione di 5.000 famiglie. Lo studio e' stato presentato oggi dal direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, da Luigi Pallotta, segretario generale del Sunia e da Paola Agnello Modica, segretaria confederale della Cgil.
Dalla ricerca emerge che il numero degli affittuari in Italia e' diminuito: se nel 2004 la quota di famiglie in affitto era il 20,3%, oggi si e'scesi al 18,7%. Una percentuale molto piu' bassa rispetto a quelle europee, dove si supera anche il 40%.
Chi vive in affitto costituisce quindi una minoranza rispetto ai proprietari, ma rappresenta per lo piu' le fasce piu' deboli della popolazione italiana, in particolare come anziani e nuclei monoreddito. Il valore medio nazionale del canone, nel settore dell'edilizia residenziale privata, e' pari a 440 euro mensili. Ma le variazioni sul territorio sono considerevoli. Si va da una media di 580 euro al mese nelle regioni del Centro ai 376 euro del Sud, mentre nel Nord-Est si registra un canone medio di 454 euro contro i 426 del Nord-Ovest. Se si passa alle citta', le cifre salgono subito a 600 euro mensili per i centri con piu' di 250mila abitanti, il 53% in piu' dei valori registrati nei piccoli centri. La ricerca incrocia questi dati con quelli relativi al reddito delle famiglie che vivono in affitto. Il 76,4% ricade nella fascia al di sotto dei 20mila euro, il 20% tra i 20 e i 30 mila, mentre solo il 3,5% dichiara di avere un reddito familiare superiore ai 30mila euro.
I dati sul reddito sono ancora piu'significativi se ci si sposta nelle grandi citta', dove i canoni sono piu' alti, ma sono anche piu' ampie le fasce con entrate minori. Le famiglie in affitto con reddito sotto i 10mila euro, infatti, sono il 24,5% contro il 18,1% dei centri con meno di 250 mila abitanti. L'indagine prende in considerazione anche i costi complessivi dell'abitare in affitto. Il valore medio per il pagamento di acqua, gas, luce e riscaldamento e' di 175 euro al mese, senza variazioni di rilievo a livello territoriale. Tenendo conto anche del pagamento per le utenze, la spesa complessiva legata alla casa incide per la fascia piu' bassa (10mila euro annui) nella misura del 62% del reddito nelle citta' sotto i 250mila abitanti e dell'86% nelle grandi citta'.
La parte piu' consistenti dei nuclei familiari in affitto e' rappresentato da famiglie di 2-4 persone, pari al 70,4% del totale, mentre le famiglie numerose con 5 o piu' componenti sono il 10,5%. C'e' poi' un altro 19,2% di persone singole (e il 58% di tale percentuale e' costituito da donne).
All'interno di questo quadro, i nuclei familiari monoreddito sono ben il 67%. Quanto al profilo lavorativo del soggetto che contribuisce in maniera principale al reddito familiare, operai (39,6%) e pensionati (32,9%) rappresentano la fetta piu' ampia.(ANSA)
Casa in affitto per 4,2 milioni di famiglie...
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Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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