ihihihih :bounce: :bounce: :bounce: :flower:apsa ha scritto:Mr.Pik ha scritto:
Gli Agnelli non esistono più.
.... poi quei pochi che ancora c'erano, visto che é quasi pasqua, si saranno infrattati ben benino... :flower:
Sondaggio della settimana: Investimenti Telecom ed Alitalia
Moderatore: Moderatore
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Curiosamente in questi giorni nei quali sono state messe sul mercato quote della Telecom che hanno risvegliato gli interessi di Major straniere, l'Eni e l'Enel hanno acquisito quote rilevanti della Yucos - gigante energetico russo. Ebbene da parte del governo, sono arrivati elogi all'operazione giudicata con favore, mentre si disapprova l'eventuale stessa operazione se fatta da stranieri in casa nostra.
Messa in pratica della teoria dei "2 pesi e 2 misure"?
Messa in pratica della teoria dei "2 pesi e 2 misure"?
mi sembra anche giusto...ogni tanto fanno finta di essere anche patriottici :flower:Mr.Pik ha scritto:Curiosamente in questi giorni nei quali sono state messe sul mercato quote della Telecom che hanno risvegliato gli interessi di Major straniere, l'Eni e l'Enel hanno acquisito quote rilevanti della Yucos - gigante energetico russo. Ebbene da parte del governo, sono arrivati elogi all'operazione giudicata con favore, mentre si disapprova l'eventuale stessa operazione se fatta da stranieri in casa nostra.
Messa in pratica della teoria dei "2 pesi e 2 misure"?
pik...tu da ex bancario hai o conosci un programma per il calcolo delle competenze trimestrali bancarie?perchè farlo a mano è troppo lungo...e voglio vedere se le banche praticano ancora l'anatocismo.
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Non saprei che dire. Dipende da cosa si intende per investimenti stranieri: che siano soci di minoranza o che abbiano il controllo dell'azienda? Nel primo caso non vedo alcun problema, nel secondo invece, non ne vedo per Alitalia, ma ne vedo immensi per telecom: perchè, ovviamente dal mio punto di vista, sono convinto che alcuni settori strategici o necessari, quali telecomunicazioni ed energia, debbano assolutamente restare, come controllo, in mano italiana.
Gasparri è un idiota, perchè ha fatto benissimo a dire che wind e vodafone vanno meglio ( sicuri?) da quando sono in mani straniere, ma si è dimenticato di dire che esiste anche tim che è italiana. Se invece telecom, che è l'UNICO che possiede le infrastrutture per le comunicazioni, finisse in mano straniera, cosa resterebbe di italiano in quel settore, in grado di garantirci il servizio, nel caso telecom fallisse come la Enron da un giorno all'altro? Nulla. E ciò potrebbe portare alla paradossale situazione di trovarci i telefoni muti ( ed i fax, internet, la mail) da una sera alla mattina perchè un messicano o un gruppo di investimenti americano ha sballato i conti o ha fatto il furbo con i soldi della compagnia, prosciugando i conti.
Quindi al sondaggio non posso rispondere perchè sono favorevole per Alitalia, non lo sono per Telecom, se parliamo di soci che abbiano il controllo. Lo sono per entrambe se parliamo di soci di minoranza.
UN'altra cosa, sentita ieri in una trasmissione tv, in merito a telecom: le telecomunicazioni via cavo sono settori che hanno bisogno di investimenti di lungo o lunghissimo periodo. Nessun investitore estero, o quasi, sarebbe disposto ad investire soldi i cui ritorni si avrebbero magari fra 5-10 anni. Pensiamo solo a quanto costerebbe mettere le fibre ottiche in tutta Italia. E si dovrà farlo, prima o poi.
Gasparri è un idiota, perchè ha fatto benissimo a dire che wind e vodafone vanno meglio ( sicuri?) da quando sono in mani straniere, ma si è dimenticato di dire che esiste anche tim che è italiana. Se invece telecom, che è l'UNICO che possiede le infrastrutture per le comunicazioni, finisse in mano straniera, cosa resterebbe di italiano in quel settore, in grado di garantirci il servizio, nel caso telecom fallisse come la Enron da un giorno all'altro? Nulla. E ciò potrebbe portare alla paradossale situazione di trovarci i telefoni muti ( ed i fax, internet, la mail) da una sera alla mattina perchè un messicano o un gruppo di investimenti americano ha sballato i conti o ha fatto il furbo con i soldi della compagnia, prosciugando i conti.
Quindi al sondaggio non posso rispondere perchè sono favorevole per Alitalia, non lo sono per Telecom, se parliamo di soci che abbiano il controllo. Lo sono per entrambe se parliamo di soci di minoranza.
UN'altra cosa, sentita ieri in una trasmissione tv, in merito a telecom: le telecomunicazioni via cavo sono settori che hanno bisogno di investimenti di lungo o lunghissimo periodo. Nessun investitore estero, o quasi, sarebbe disposto ad investire soldi i cui ritorni si avrebbero magari fra 5-10 anni. Pensiamo solo a quanto costerebbe mettere le fibre ottiche in tutta Italia. E si dovrà farlo, prima o poi.
Zeru tituli
però questo era un rischio da considerare quando hanno iniziato con le grandi liberalizzazioni...come fai a vietare ora l'acquisto ad uno straniero?cometa rossa ha scritto:Non saprei che dire. Dipende da cosa si intende per investimenti stranieri: che siano soci di minoranza o che abbiano il controllo dell'azienda? Nel primo caso non vedo alcun problema, nel secondo invece, non ne vedo per Alitalia, ma ne vedo immensi per telecom: perchè, ovviamente dal mio punto di vista, sono convinto che alcuni settori strategici o necessari, quali telecomunicazioni ed energia, debbano assolutamente restare, come controllo, in mano italiana.
Gasparri è un idiota, perchè ha fatto benissimo a dire che wind e vodafone vanno meglio ( sicuri?) da quando sono in mani straniere, ma si è dimenticato di dire che esiste anche tim che è italiana. Se invece telecom, che è l'UNICO che possiede le infrastrutture per le comunicazioni, finisse in mano straniera, cosa resterebbe di italiano in quel settore, in grado di garantirci il servizio, nel caso telecom fallisse come la Enron da un giorno all'altro? Nulla. E ciò potrebbe portare alla paradossale situazione di trovarci i telefoni muti ( ed i fax, internet, la mail) da una sera alla mattina perchè un messicano o un gruppo di investimenti americano ha sballato i conti o ha fatto il furbo con i soldi della compagnia, prosciugando i conti.
Quindi al sondaggio non posso rispondere perchè sono favorevole per Alitalia, non lo sono per Telecom, se parliamo di soci che abbiano il controllo. Lo sono per entrambe se parliamo di soci di minoranza.
UN'altra cosa, sentita ieri in una trasmissione tv, in merito a telecom: le telecomunicazioni via cavo sono settori che hanno bisogno di investimenti di lungo o lunghissimo periodo. Nessun investitore estero, o quasi, sarebbe disposto ad investire soldi i cui ritorni si avrebbero magari fra 5-10 anni. Pensiamo solo a quanto costerebbe mettere le fibre ottiche in tutta Italia. E si dovrà farlo, prima o poi.
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Modi ce ne sarebbero. Anni fa si usavano le golden share (credo che Pik sia più esperto di me in queste cose) in mano al tesoro, ora non ne ho idea; sicuramente modi ce ne sono parecchi, più o meno chiari, più o meno leciti. Oppure basterebbe chiedere alla Francia come fece quando blocco l'acquisto di "Suez quello che era" ad Enel ;-)
Zeru tituli
Io sono un ex bancario che ha svolto incombenze tecniche relative a trasmissione dati, centrali telefoniche e telecomunicazioni, per cui le questioni finanziarie non sono il mio campo. Comunque mi pare che l'anatocismo sia stato vietato poichè è stato equiparato recentemente all'usura. Conosco un famoso commercialista milanese di notevole peso nel ramo, che potrà illustrarti la cosa con competenza e chiarezza.....pik...tu da ex bancario hai o conosci un programma per il calcolo delle competenze trimestrali bancarie?perchè farlo a mano è troppo lungo...e voglio vedere se le banche praticano ancora l'anatocismo.
Mr.Pik ha scritto:Io sono un ex bancario che ha svolto incombenze tecniche relative a trasmissione dati, centrali telefoniche e telecomunicazioni, per cui le questioni finanziarie non sono il mio campo. Comunque mi pare che l'anatocismo sia stato vietato poichè è stato equiparato recentemente all'usura. Conosco un famoso commercialista milanese di notevole peso nel ramo, che potrà illustrarti la cosa con competenza e chiarezza.....pik...tu da ex bancario hai o conosci un programma per il calcolo delle competenze trimestrali bancarie?perchè farlo a mano è troppo lungo...e voglio vedere se le banche praticano ancora l'anatocismo.
uhahahahahahahahahahahahahaha.....
l'anatocismo che interessa me è quello che praticano sulle competenze trimestrali in cui calcolano gli interessi sugli interessi...
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Beh, dipende da quanta parte di quell'azienda metti sul mercato. Anni fa c'era stata una pseudo privatizzazione dell'Enel , che era stata collocata sul mercato in 2-3 trance, ma in totale queste non ne permettavano comunque, ad un acquirente, la maggioranza.minny ha scritto:non intendevo dire che sia impossibile impedirne l'acquisto dall'estero, ma mi sembra scorretto, una volta messa un'azienda nel libero mercato, poi porle dei "limiti", allora che se la ricomperi lo stato!
Il caso di Telecom sinceramente non lo conosco, nel senso che presumo venga messa sul mercato una quota che ne permetta il controllo, ma non ne conosco i dettagli. Presumo anche che vi siano delle norme che disciplinino l'accesso all'acquisto in base ai requisiti dei compratori. Ovvero, se sono stati furbi, avranno messo dei cavilli legali che permettano di decidere, in caso a chi venderla. Scorretto? Probabilmente si, ma il libero mercato nel senso di totalmente libero esiste solo sui libri di testo; in realtà nessuno stato lascia liberamente in vendita i suoi gioielli, con tutti i pro ed i contro del caso.
I giochi non sono ancora stati fatti e le cose non sono chiare, anche perchè il grosso pubblico non sa e probabilmente non saprà mai cosa succede nelle "stanze dei bottoni".
Le Golden Share presenti nell'Enel, pare che non esistano nella Telecom e questo mi sembra strano visto che le Telecomunicazioni sono considerate un settore strategico. Quello che appare evidente è che questa sia solo una guerra politica che vuole impedire l'accesso, sia pur di minoranza, alle Major americane mentre sarebbe disponibile per un accesso a Società telefoniche francesi o spagnole. Quindi il nazionalismo credo che c'entri poco. Forse si intende da parte del potere politico favorire o poter contare su Stati "amici". Con la designazione alla presidenza di Guido Rossi - elemento vicino a Prodi - il governo mise una pesante opzione sulle decisioni della Telecom e con le sue dimissioni, ha perso queste prerogative che potrebbero ritornare attuali se la Telecom stessa venisse acquisita da elementi italiani o stranieri ma comunque annoverati fra i favorevoli a questo governo.
Il giudizio potrà essere più chiaro soltanto a "bocce ferme".
Le Golden Share presenti nell'Enel, pare che non esistano nella Telecom e questo mi sembra strano visto che le Telecomunicazioni sono considerate un settore strategico. Quello che appare evidente è che questa sia solo una guerra politica che vuole impedire l'accesso, sia pur di minoranza, alle Major americane mentre sarebbe disponibile per un accesso a Società telefoniche francesi o spagnole. Quindi il nazionalismo credo che c'entri poco. Forse si intende da parte del potere politico favorire o poter contare su Stati "amici". Con la designazione alla presidenza di Guido Rossi - elemento vicino a Prodi - il governo mise una pesante opzione sulle decisioni della Telecom e con le sue dimissioni, ha perso queste prerogative che potrebbero ritornare attuali se la Telecom stessa venisse acquisita da elementi italiani o stranieri ma comunque annoverati fra i favorevoli a questo governo.
Il giudizio potrà essere più chiaro soltanto a "bocce ferme".