secondo voi come andrà a finire l'Italia

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secondo voi come andrà a finire l'Italia

ci sarà la rivoluzione
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38%
non succederà niente come sempre
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63%
è un periodo brutto ma la situazione migliorerà da sola
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ci sarà una migrazione di massa verso Stati vicini
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bitto
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Re: secondo voi come andrà a finire l'Italia

#16 Messaggio da bitto »

cometa rossa ha scritto:
minny ha scritto:non si sente altro che malessere in Italia...
1 famiglia su 6 non arriva a fine mese(secondo me 1 su 3!)
Nemmeno a farlo apposta....
"(ANSA)-ROMA,24 MAG - Pasqua da dimenticare per gli albergatori italiani con -12,4% di arrivi e -10,4% di presenze. E' il bilancio Istat per la settimana Santa 2007. L'impatto negativo del movimento alberghiero e' stato diverso nelle cinque grandi ripartizioni geografiche: Sud e Isole hanno accusato il calo maggiore delle presenze (-17,4%), Nord-Ovest (-3,2%) e Nord-Est (-9,8%) i cali piu' contenuti mentre il Centro ha registrato -11,6% delle presenze."

http://www.ansa.it/site/notizie/regioni ... 71292.html
niente di personale: ma a memoria gli albergatori si lamentano sempre del fatto che c'è un calo di presenze. Eppure io non trovo mai un cacchio di posto nei ponti canonici.
Non si pongono il problema che magari avendo dei prezzi un po' più onesti il pienone lo riuscirebbero a fare? 4gg nei ponti in un qualsiasi posto costano in media sui 500 € a cranio: non tutte le famiglie hanno budget di 1000/1500 euro per 4 giorni.
Quello che penso è che il fatturato annuo per loro sia cambiato poco e niente: meno persone in arrivo? alzo il prezzo per andare a coprire il mancato guadagno delle non presenze.
Del maiale non si butta via nulla...
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Paolo66
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#17 Messaggio da Paolo66 »

libra ha scritto:.....
Viaggi all'estero
Case di proprietà*
rapporto numero auto/abitanti
Volume affari abbigliamento/calzature
Numero ristoranti e bar


* sarà senz'altro causa degli ingenti costi delle abitazioni in affitto e quindi il mutuo ha creato qualche ristrettezza a molti italiani, ma l'acquisto della casa non ha scoraggiato l'acquisto di beni di secondaria/terziaria utilità, anzi, forse l'ha incentivata.
Sono molti anni che non viaggio più all'estero; non ho casa di proprietà; è vero ho due auto, una di sette anni e l'altra di quattro e ne faranno altrettanti; non sono certo io a mantenere abbigliamento/calzature; non frequento bar; ristorante raramente...

L asettimana prossima vado in vacanza, ma vinta raccimolando i punti del Conad!


Libra, mi fai preoccupare: sono indigente o straniero?

:flower: :flower: :flower:
libra
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#18 Messaggio da libra »

Paolo66 ha scritto: Libra, mi fai preoccupare: sono indigente o straniero?

:flower: :flower: :flower:
:flower: :flower:

non saprei risponderti, so solo che se i soldi mancano, le prime cose che si eliminano sono proprio ristoranti e divertimenti in genere...fatto sta che se domenica vuoi andare a mangiare il pesce al mare, bisogna che fai una decina di telefonate se vuoi trovare posto; fatto sta che il debito pro capite aumenta costantemente e che le carte di credito con restituzione a rate del debito sono molteplici...e la maggior parte dei finanziamenti vengono fatti per l'acquisto non di beni di prima necessità
libra
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#19 Messaggio da libra »

minny ha scritto:c'è gente che in quelle condizioni (senza casa, lavoro precario...)
Il problema del lavoro precario è IL VERO problema da affrontare in Italia, altro che conflitto di interessi e leggi elettorali!!!

E lo risolvi in una sola maniera: abbassare il costo del lavoro;
E' normale che le aziende si affidano a società di servizi (i cui lavoratori sono granparte a progetto); i costi del personale non sono deducibili dall'imponibile IRAP, quelli per prestazione di servizi (i lavoratori tipo facchini ecc...) lo sono;
Un lavoratore costa all'azienda il doppio della paga netta (per uno stipendio netto di 1300 e 14 mensilità, costa ad un'azienda qualcosa come 18 euro all'ora...mentre il dipendente ne percepisce si e no la metà)...in più quando il dipendente è in malattia, i costi della malattia gravano (per gran parte) sull'azienda...nonostante questa versi i contributi all'inps anche per l'assistenza sanitaria.
M aè chiaro che ai nostri politici non interessa assolutamente nulla dei lavoratori precari (tant'è che così sono inquadrati molti neo assunti della pubblica amministrazione);
E poi le banche in Italia (solo???) hanno molto, troppo potere...le banche americane sono delle vere e proprie aziende...si assumono i rischi sui propri clienti...negli states il precariato è normale ed alle banche per elargire un mutuo basta l'ipoteca sulla casa; in Italia se sei un precario, oltre all'ipoteca sulla casa ti chiedono almeno 2 garanti con reddito fisso...il tutto venduto a prezzi che sfiorano l'usura.
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#20 Messaggio da Paolo66 »

libra ha scritto:
Paolo66 ha scritto: Libra, mi fai preoccupare: sono indigente o straniero?

:flower: :flower: :flower:
:flower: :flower:

non saprei risponderti, so solo che se i soldi mancano, le prime cose che si eliminano sono proprio ristoranti e divertimenti in genere...fatto sta che se domenica vuoi andare a mangiare il pesce al mare, bisogna che fai una decina di telefonate se vuoi trovare posto; fatto sta che il debito pro capite aumenta costantemente e che le carte di credito con restituzione a rate del debito sono molteplici...e la maggior parte dei finanziamenti vengono fatti per l'acquisto non di beni di prima necessità
Questo è un aspetto davvero inquietante, c'è un sistema che prima o poi imploderà, un privato non può andare avanti per molto creando solo debito. Ma ne vedo tanti anche così, e mi pongo domande....

Una scena a cui ho assistito poco tempo fa: una madre isterica inveiva contro il fatto che le maestre dell'asilo volevano partecipare ad una festa etnica di varie scuole, semplicemente perchè avevano chiesto un contributo di 5 euro per l'acquisto di alcune decorazioni e cose varie. La mamma aveva le scarpe Prada, fuori una BMW serie3 ultimo modello....
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#21 Messaggio da Paolo66 »

libra ha scritto:
minny ha scritto:c'è gente che in quelle condizioni (senza casa, lavoro precario...)
Il problema del lavoro precario è IL VERO problema da affrontare in Italia, altro che conflitto di interessi e leggi elettorali!!!

E lo risolvi in una sola maniera: abbassare il costo del lavoro;
E' normale che le aziende si affidano a società di servizi (i cui lavoratori sono granparte a progetto); i costi del personale non sono deducibili dall'imponibile IRAP, quelli per prestazione di servizi (i lavoratori tipo facchini ecc...) lo sono;
Un lavoratore costa all'azienda il doppio della paga netta (per uno stipendio netto di 1300 e 14 mensilità, costa ad un'azienda qualcosa come 18 euro all'ora...mentre il dipendente ne percepisce si e no la metà)...in più quando il dipendente è in malattia, i costi della malattia gravano (per gran parte) sull'azienda...nonostante questa versi i contributi all'inps anche per l'assistenza sanitaria.
M aè chiaro che ai nostri politici non interessa assolutamente nulla dei lavoratori precari (tant'è che così sono inquadrati molti neo assunti della pubblica amministrazione);
E poi le banche in Italia (solo???) hanno molto, troppo potere...le banche americane sono delle vere e proprie aziende...si assumono i rischi sui propri clienti...negli states il precariato è normale ed alle banche per elargire un mutuo basta l'ipoteca sulla casa; in Italia se sei un precario, oltre all'ipoteca sulla casa ti chiedono almeno 2 garanti con reddito fisso...il tutto venduto a prezzi che sfiorano l'usura.
E' vero, e non solo precariato, ma anche il lavoro nero. Da queste parti, tempio del tessile, la concorrenza dei laboartori di cinesi o simili è stat devastante. Non solo per questo, sentivo che anche nel comparto della sedia (non ricordo dove) la maggior parte delle aziende hanno dovuto chiudere per lasciare posto a questi laboratori per lopiù di clandestini...


Certo che se proprio i nostri politici sono i primi sfruttatori di lavoro nero...
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#22 Messaggio da Paolo66 »

Sentite questa:

nella notte dei ladri sono penetrati in un negozio della catena Comet di un nuovo centro commerciale inaugurato solo pochi giorni fa.

Si sono calati dal soffitto e, per non toccare il pavimento a cui è collegato un sistema di allarme, si sono tenuti sospesi in aria ed hanno prelevato oggettistica varia (telefoni, vieocamere, navigatori ecc..)



ma.....scusate....un tempo.......questi sistemi.....non si usavano per rubare gioielli?!?
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#23 Messaggio da bitto »

Paolo66 ha scritto:Sentite questa:

nella notte dei ladri sono penetrati in un negozio della catena Comet di un nuovo centro commerciale inaugurato solo pochi giorni fa.

Si sono calati dal soffitto e, per non toccare il pavimento a cui è collegato un sistema di allarme, si sono tenuti sospesi in aria ed hanno prelevato oggettistica varia (telefoni, vieocamere, navigatori ecc..)



ma.....scusate....un tempo.......questi sistemi.....non si usavano per rubare gioielli?!?
non solo...

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#24 Messaggio da Mr.Pik »

Ho letto con interesse i vostri commenti al post di Minny e devo convenire che avete tutti ragione. Precariato, lavoro nero, costo del lavoro abnorme, invadenza cinese, trasferimento all'estero di industrie italiane, euro sopravvalutato nei confronti della lira, profitto indebito dei commercianti nell'effettuare il cambio 1 euro = 1000 lire. Tutte circostanze che hanno contribuito ad incrementare i malesseri di questa nostra Italia che negli anni 50 riuscì a risollevarsi dai danni della guerra. Ma dove sono quegli uomini di buona volontà? Come siamo cambiati nell'arco di 50 anni? Meritiamo i politici che, volente o nolente, abbiamo eletto? Si, li meritiamo, perchè abbiamo dimenticato, oppure non abbiamo mai conosciuto i tempi duri nei quali gli abiti smessi dei padri andavano ai figli e poi ai fratelli minori, nei quali l'auto era un lusso per pochi e al mare si andava con l'autobus tutte le mattine portandosi il pranzo nello scaldavivande. Oggi abbiamo 2 o più auto, dopo la settimana bianca facciamo la quindicina al mare, andiamo al ristorante mediamente 2 o 3 volte la settimana, abbiamo abiti firmati e scarpe di lusso, telefonino, Internet, apparecchio televisivo in ogni stanza ed aria condizionata. Tutte cose che ci hanno portato il benessere e che sono diventate quasi un obbligo al quale nessuno intende rinunciare e continuiamo su questa china senza renderci conto che questo modo di vivere non ci porterà da nessuna parte. Io per principio non credo ne alle Cassandre e tantomeno agli ottimisti a tutti i costi, non sono sicuro che veramente esistano queste famiglie che non arrivano a fine mese. Vedo troppe situazioni ambigue. Per ragioni familiari sono stato a Milano due giorni e per dormire, dopo lunga ricerca, sono dovuto andare in un residence a 30 km dal capoluogo nell'unico periodo nel quale c'era disponibilità. Sono convinto che queste notizie sono diffuse ad arte dai politici di turno per magnificare il loro operato o per screditare quello del governo precedente. Sono uno scettico per aver sentito nell'arco di 20/30 anni sempre le stesse cose. Ma ci siamo sempre risollevati. Merito nostro o bugie che ci hanno propinato?
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#25 Messaggio da kodak »

finirà come al solito... tarallucci e vino!!!!
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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#26 Messaggio da marione »

kodak ha scritto:finirà come al solito... tarallucci e vino!!!!
diciamo che si va avanti finchè le banche hanno soldi.... il problema sorgerà quando le banche non rientreranno dei soldi prestati....e quindi non ne avranno più da prestare ...

comunque preferisco tarallucci e vino ...
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#27 Messaggio da freitag »

Riporto dal corriere della sera . .

Montezemolo attacca Bertinotti:
ha detto falsità sul capitalismo italiano
«La crescita dell'Italia è merito delle imprese. Questo risultato ci va riconosciuto. Serve più tifo per il mondo delle aziende»

ROMA - «E' a noi impreditori che si deve riconoscere il merito di aver fatto uscire il Paese dalla secca della crescita zero. E' un risultato di cui dobbiamo essere fieri». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, all'assemblea generale degli industriali italiani al Parco della Musica di Roma. «La ripresa - ha aggiunto - non è ancora consolidata, è fragile, e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli. Bisogna rimuovere le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena».

L'ATTACCO A BERTINOTTI - Dal palco dell'auditorium, Montezemolo ha attaccato quei «rappresentanti di primissimo piano delle istituzioni che hanno definito impresentabile il capitalismo italiano». Vale a dire il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, presente in sala, che quei concetti aveva espresso nelle settimane scorse. E lo aveva fatto, ha evidenziato il leader degli industriali, senza che si sia alzata «una sola voce dal mondo della politica a smentire questa autentica falsità».

LA CITAZIONE DI CHURCHILL - Montezemolo ha poi citato Winston Churchill: «L'idea del comunismo è che fare profitti sia un vizio, ma io credo che il vero vizio consista nel subire delle perdite». E ha aggiunto: «è caduto il muro di Berlino, ma in Italia non è scomparsa la tentazione di prendersela con l'impresa, alimentata da un clima di ostilità di alcuni settori della politica. Nel capitalismo italiano sta crescendo una nuova borghesia che ha coscienza di sè, ma nella società - ha aggiunto il presidente di Confindustria - sembra ancora prevalere una visione vecchia dell'impresa, che non tiene conto dei mutamenti epocali che sono avvenuti in questi anni». Montezemolo ha chiesto «più tifo» e non «processi» per le imprese, luogo «dove si affermano valori quali il merito, la cultura del rischi, la concorrenza».

MENO TASSE PER TUTTI - Tornando sul tema della crescita, Montezemolo ha sottolineato che «non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione, rispetto alle rendite e ai consumi». Insomma: una richiesta esplicita di interventi per la riduzione del carico tributario per le imprese. «Paghiamo troppe tasse per alimentare la spesa corrente e gli interessi sul debito - ha evidenziato Montezemolo - mentre i servizi sono spesso insoddisfacenti e gli investimenti pubblici no arrivano ad un modesto 4% del Pil». Per ridurre «stabilmente la pressione fiscale - ha continuato - la strada è abbattere il debito pubblico, tagliare la spesa improduttiva, su cui si è fatto ancora pochissimo per non dire nulla, spingere la crescita dell'economia. E poi - ha concluso - come ripetiamo da anni, far pagare le tasse a tutti». Con un obiettivo: «Allinearci all'aliquota media europea che è più bassa di ben 8 punti. Siamo disponibili a scambiare qualunque incentivo in cambio di minore pressione fiscale sulle imprese e su questo vogliamo confrontarci con il governo prima della finanziaria».

LOTTA ALL'EVASIONE - Guardando ai dati sulle dichiarazioni dei redditi, Montezemolo li ha definiti «obiettivamente scandalosi in un paese civile» visto che è inaccettabile che su 40,6 milioni di contribuenti Irpef solo il 5% dichiari un reddito complessivo superiore ai 40 mila euro e solo lo 0,8% ne dichiari uno sopra i centomila euro. È per questo che Confindustria condivide «una vera azione di contrasto all'evasione fiscale, all'economia sommersa e al lavoro nero», un'azione che dovrà essere condotta in modo rigoroso. E in questo ambito «il contrasto al sommerso - secondo il numero uno degli industriali italiani - è fondamentale anche per combattere gli infortuni e soprattutto i morti sul lavoro».

PENSIONI DA RIFORMARE - Montezemolo ha parlato anche di pensioni e sistema prevideziale, spiegando che «non si tratta di fare una riforma difficile, ma solo di applicare le leggi esistenti, dalla legge Dini alla riforma Maroni». «È arrivato il momento di cambiare alcune regole del gioco - ha precisato - nell'interesse delle imprese e dei lavoratori per restituire alle relazioni industriali un ruolo vero nel governo dell'economia». Su questi temi, sottolinea Montezemolo, «vorremmo confrontarci con un sindacato che guardi un po' meno al passato e un po' più al futuro. Un sindacato che vuole essere classe dirigente non può dire sempre di no».

LEGGE BIAGI DA AMPLIARE - Montezemolo ha rilanciato il tema della flessibilità e delle nuove regole per il mercato del lavoro, ricordando quanto avviene negli altri europei dove i meccanismi di accesso al sistema produttivo sono meno rigidi che in Italia ma garantiscono maggiore occupazione. E per questo ha detto che «la legge Biagi va completata non certo ridotta». Il capo degli industriali ha ribadito la necessità di isolare i «fannulloni» e di agevolare l'incentivazione dei lavoratori con la contrattazione di secondo livello e con gli aumenti retributivi strettamente connessi ai risultati e all'andamento aziendale.

I COSTI DELLA POLITICA - Montezemolo ha poi evidenziato l'enormità dei costi della politica, il peso che il sostegno ai partiti ha sulle casse dello Stato, pari a quasi tre volte quello che si registra ad esempio in Francia. Il capo degli industriali se l'è presa con le prebende e i privilegi che i politici si garantiscono votando leggi che istituiscono benefit e agevolazioni a proprio uso e costumo, «fino addirittura ai funerali gratuiti in Veneto». E ha rivendicato la necessità di far corrispondere risultati adeguati a costi spropositati e ingiustificati.
24 maggio 2007
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solo dalla mia pigrizia nel programmare il
videoregistratore . . .
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Paolo66
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#28 Messaggio da Paolo66 »

Penso anch'io che certe "statistiche" escano non a sproposito e contribuiscano a rendere più o meno pesanti certe convinzioni nell'opinione pubblica. Ma vedo, nel mio piccolo, nella mia cerchia di conoscenti ed amici che, nel corso degli ultimi anni le cose sono cambiate in modo piuttosto tangibile. Qualche anno fa la pizza al sabato sera era un'appuntamento abituale, ora non più. Ma chi è che và al ristorante 2 o 3 volte a settimana? Chi è che fà la settimana bianca e dopo la quindicina al mare? Abiti firmati? Auto di lusso?

Si, è vero, se ne vedono e non poche, ma è la differenza che menzionavo prima: chi aveva soldi continua a stare bene, chi se la cavava benino, senza strafare, spesso è in difficoltà. In più ci si mettono i folli che si impiccano di prestiti, ma quelli sono un caso a parte.

Io ti parlo di persone normali, diplomate e laureate, che lavorano in media di 15 o 25 anni, e qualcuno pure in proprio. Auto di lusso non ne vedo, le vacanze se una volta erano di due o tre settimane ora sono di una!

E' vero, i nostri padri, con molte meno esigenze, riuscivano a mandare avanti la famiglia anche con un solo stipendio. Mio padre, da dipendente pubblico, e mia madre con qualche lavoretto in casa, è riuscito a comprarsi un appartemento ed a fare studiare 3 figli senza l'aiuto di nessuno. Ma pensi che ora, senza l'aiuto di mamma e papà, un giovane, possa fare una cosa del genere? E non è solo questione di internet e del telefonino, allora la casa e la vita avevano un costo più proporzionato, e non ti parlo di superfluo.
Paolo66
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#29 Messaggio da Paolo66 »

bitto ha scritto:
Paolo66 ha scritto:Sentite questa:

nella notte dei ladri sono penetrati in un negozio della catena Comet di un nuovo centro commerciale inaugurato solo pochi giorni fa.

Si sono calati dal soffitto e, per non toccare il pavimento a cui è collegato un sistema di allarme, si sono tenuti sospesi in aria ed hanno prelevato oggettistica varia (telefoni, vieocamere, navigatori ecc..)



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Se lavorassi in questo modo, al pc, scommetto che non tenderei all'igobbimento come stò facendo ora! :flower:
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#30 Messaggio da Mr.Pik »

Paolo66 ha scritto: Ma pensi che ora, senza l'aiuto di mamma e papà, un giovane, possa fare una cosa del genere? E non è solo questione di internet e del telefonino, allora la casa e la vita avevano un costo più proporzionato, e non ti parlo di superfluo.
Si è vero. Le case e la vita avevano un costo più proporzionato ai guadagni medi, ma le esigenze erano minori. Il viaggio di nozze lo facevamo a Venezia o a Roma, mentre ora se non vai in Messico o alle Seichelles non sei nessuno. Al mare andavamo in pensione sull'Adriatico con la 850 col passeggino sul tetto, oggi si va nel residence in Sardegna con il monovolume turbodiesel da 140 cv. Forse le ferie ce le godevamo di più perchè uniche e sudate: finite quelle al lavoro per i rimanenti 11 mesi. Non c'è stato l'incremento dei guadagni proporzionato alle necessità emergenti. Certamente, se è possibile il giovane va aiutato nella misura in cui è fattibile senza pesare troppo sulle finanze di casa anche se con sacrifici, ma fare debiti e prendere impegni finanziari per realizzare sogni al di sopra delle proprie possibilità e senza alcun costrutto, è perverso, e secondo me è questo il vero problema dell'italiano medio di oggi.
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