Paolo66 ha scritto:Ieri sera, sento una frase del gonernatore della Virginia riportata dal tiggì che mi ha fatto accapponare la pelle: "...non si dovrebbero limitare le armi, se tutti gli studenti fossero stati armati in classe la strage non sarebbe successa, lo avrebbero freddato prima..."
pensavo di non aver capito bene, invece paola mi ha cofermato, hanno detto proprio così!!!
Ma 'ndò ..zzo ci voglio far vivere (o dove voglio ridursi a vivere?), nemmeno nel far-west! Ricordo da alcuni libri che in molte città era vietato girare armati, e si dovevano consegnare pistole e fucili allo sceriffo. Non mi capacito, vabbè le lobby, vabbè tutto, ma quanti ..zzo sono, stì americani, nessuno ha avuto il minimo di cervello per dirgli che è un imb...lle!
..sono esterefatto!
Gli ameridogs sono nati come "unione di stati" da guerre fratricide, dopo aver conquistato territori già abitati a suon di fucilate; l'uso delle armi per accampar pretese ce l'hanno nel sangue, e lo dimostrano giorno per giorno. Nessuna meraviglia se dopo un paio di centinaia di anni, quello sia diventato il solo modo di ragionare.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Paolo66 ha scritto:
Ricordo da alcuni libri che in molte città era vietato girare armati, e si dovevano consegnare pistole e fucili allo sceriffo.
Nei primi anni del '900 a Roma, quando si andava in una bettola, era uso comune abbandonare i coltelli all'entrata ed infilarli tutti nella parte inferiore di un tavolo che era stato messo per questa funzione. Questo per evitare accoltellamenti durante le discussioni di gioco.
Paolo66 ha scritto:
Ricordo da alcuni libri che in molte città era vietato girare armati, e si dovevano consegnare pistole e fucili allo sceriffo.
Nei primi anni del '900 a Roma, quando si andava in una bettola, era uso comune abbandonare i coltelli all'entrata ed infilarli tutti nella parte inferiore di un tavolo che era stato messo per questa funzione. Questo per evitare accoltellamenti durante le discussioni di gioco.