cometa rossa ha scritto:Infatti per me durerebbe pochissimo ( ho scritto "poche settimane", ma potrebbe anche essere pochi mesi).
Tuttavia non la penso come te sul chiedere la fiducia. Per me si è comportato correttamente; ha chiesto la fiducia per vedere se poteva andare avanti, non gliel'hanno data e si è dimesso. Si fosse dimesso pochi giorni fa, cosa sarebbe cambiato?
L'ho scritto prima: avrebbe avuto la possibilità di un reincarico. Cosa che credo ora gli sia preclusa e anche se il partenopeo lo facesse, credo che agli occhi di molti si sia "bruciato".
Per quanto riguarda il comportamento del Ceppalonico, credo che si sia comportato come tuttii partiti fanno nelle stanze segrete, e a volte anche pubblicamente. Non è un male solo della politica, ma del nostro vivere comune. Il nostro è un Paese che si basa sulla raccomandazione palese o velata in qualsiasi campo.
In sostanza il peccato veniale è nella stesura del testo della Costituzione, se anzichè "fondata sul lavoro" avessero scritto "fondata sulla mafia", ci saremmo risparmiati tanti equivoci.
arhat ha scritto:In sostanza il peccato veniale è nella stesura del testo della Costituzione, se anzichè "fondata sul lavoro" avessero scritto "fondata sulla mafia", ci saremmo risparmiati tanti equivoci.
Sbagli, è fondata sui "reality"
i am lonely but you can free me,
all in the way that you smile
arhat ha scritto:In sostanza il peccato veniale è nella stesura del testo della Costituzione, se anzichè "fondata sul lavoro" avessero scritto "fondata sulla mafia", ci saremmo risparmiati tanti equivoci.
I parlamentari neoeletti: 266 alla Camera e 116 al Senato. E tanti sono quelli che rischiano di veder sfumare la pensione a chi abbia occupato almeno per due anni e mezzo uno scranno in una delle delle due aule del Parlamento.
Alcuni nomi al Senato: Tommaso Barbato che ha aperto la crisi, Paola Binetti. Sergio De Gregorio, Heidi Giuliani, Rosa Calipari, Marco Pecoraro Scanio (fratello del ministro), i due ex giornalisti Francesco Pionati e Antonio Polito, e Franca Rame, Luigi Pallaro, Fernando Rossi e Franco Turigliatto.
Alla Camera dei deputati ci sono ben tre ministri: Linda Lanzilotta, Cesare Damiano e Paolo De Castro. Carfagna, Giulia Bongiorno, e il capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli. Insieme con loro anche Stefania Craxi, Grazia Francescato, Elisabetta Gardini. E ancora: Maria Grazia Fortugno, la vicepresidente della Camera Giorgia Meloni.
Dopo due anni e mezzo di "lavoro" avrebbero preso una pensione di lusso quadrupla o quintupla sicuramente a quella che un lavoratore normale percepisce dopo 35 (o 40?) anni di lavoro.
Mr.Pik ha scritto:I parlamentari neoeletti: 266 alla Camera e 116 al Senato. E tanti sono quelli che rischiano di veder sfumare la pensione a chi abbia occupato almeno per due anni e mezzo uno scranno in una delle delle due aule del Parlamento.
Alcuni nomi al Senato: Tommaso Barbato che ha aperto la crisi, Paola Binetti. Sergio De Gregorio, Heidi Giuliani, Rosa Calipari, Marco Pecoraro Scanio (fratello del ministro), i due ex giornalisti Francesco Pionati e Antonio Polito, e Franca Rame, Luigi Pallaro, Fernando Rossi e Franco Turigliatto.
Alla Camera dei deputati ci sono ben tre ministri: Linda Lanzilotta, Cesare Damiano e Paolo De Castro. Carfagna, Giulia Bongiorno, e il capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli. Insieme con loro anche Stefania Craxi, Grazia Francescato, Elisabetta Gardini. E ancora: Maria Grazia Fortugno, la vicepresidente della Camera Giorgia Meloni.
Dopo due anni e mezzo di "lavoro" avrebbero preso una pensione di lusso quadrupla o quintupla sicuramente a quella che un lavoratore normale percepisce dopo 35 (o 40?) anni di lavoro.
Quindi le camere non verranno sciolte, naturalmente per motivi più nobili, fino al compimento dei due anni e mezzo.
Mr.Pik ha scritto:I parlamentari neoeletti: 266 alla Camera e 116 al Senato. E tanti sono quelli che rischiano di veder sfumare la pensione a chi abbia occupato almeno per due anni e mezzo uno scranno in una delle delle due aule del Parlamento.
Alcuni nomi al Senato: Tommaso Barbato che ha aperto la crisi, Paola Binetti. Sergio De Gregorio, Heidi Giuliani, Rosa Calipari, Marco Pecoraro Scanio (fratello del ministro), i due ex giornalisti Francesco Pionati e Antonio Polito, e Franca Rame, Luigi Pallaro, Fernando Rossi e Franco Turigliatto.
Alla Camera dei deputati ci sono ben tre ministri: Linda Lanzilotta, Cesare Damiano e Paolo De Castro. Carfagna, Giulia Bongiorno, e il capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli. Insieme con loro anche Stefania Craxi, Grazia Francescato, Elisabetta Gardini. E ancora: Maria Grazia Fortugno, la vicepresidente della Camera Giorgia Meloni.
Dopo due anni e mezzo di "lavoro" avrebbero preso una pensione di lusso quadrupla o quintupla sicuramente a quella che un lavoratore normale percepisce dopo 35 (o 40?) anni di lavoro.
Quindi le camere non verranno sciolte, naturalmente per motivi più nobili, fino al compimento dei due anni e mezzo.
figurati se ci perdono i benefit .... :cyclopsani:
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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La mia passione per il MotoGp è superata
solo dalla mia pigrizia nel programmare il
videoregistratore . . .
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arhat ha scritto:In sostanza il peccato veniale è nella stesura del testo della Costituzione, se anzichè "fondata sul lavoro" avessero scritto "fondata sulla mafia", ci saremmo risparmiati tanti equivoci.
Macché, l'errore é stato aver dimenticato un aggettivo: "altrui"
invece di
Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
doveva essere
Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro altrui.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
:cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
arhat ha scritto:In sostanza il peccato veniale è nella stesura del testo della Costituzione, se anzichè "fondata sul lavoro" avessero scritto "fondata sulla mafia", ci saremmo risparmiati tanti equivoci.
Macché, l'errore é stato aver dimenticato un aggettivo: "altrui"
invece di
Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
doveva essere Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro altrui.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
:cyclopsani:
e si vede che abbiti al paesello, sei molto meglio informato ....
