Costi della politica/ Mastella: forse noi pagati meno del giusto
"Non so se siamo pagati troppo, probabilmente un po' meno del giusto". Clemente Mastella torna a parlare dei costi della politica nel corso di un suo intervento a un convegno su giustizia, sicurezza e diplomazia. Un giudizio in controtendenza con l'intervento di Napolitano che ha imposto una dieta ferrea per il personale del Quirinale: organici ridotti, stipendi congelati e inchiesta di una "commissione per la riorganizzazione dell'Amministrazione".
La faccia come il culo
Moderatore: Moderatore
La faccia come il culo
Del maiale non si butta via nulla...
Della maiala si tiene solo il numero del cellulare!
Della maiala si tiene solo il numero del cellulare!
Per come la vedo io, magari sarebbe anche accettabile pagarli molto (come già facciamo): ma che i lorsignori inizino a pagare tutto quello che un cittadino normale paga, a partire dalle tasse.
E poi ristoranti, mezzi pubblici, benzina, pane, bollette, mutui, auto, mobilio, visite specialistiche, dentisti.
Poi vediamo se quando aumenta qualcosa, sanno di cosa si parla e cosa significa per le tasche delle persone.
Oddio, probabilmente se ne fregherebbero almeno quanto ora...
E poi ristoranti, mezzi pubblici, benzina, pane, bollette, mutui, auto, mobilio, visite specialistiche, dentisti.
Poi vediamo se quando aumenta qualcosa, sanno di cosa si parla e cosa significa per le tasche delle persone.
Oddio, probabilmente se ne fregherebbero almeno quanto ora...
Del maiale non si butta via nulla...
Della maiala si tiene solo il numero del cellulare!
Della maiala si tiene solo il numero del cellulare!
Sostanzialmente sono d'accordo con Mastella;
Se consideriamo quanto viene pagato un dirigente di Alitalia, della Rai, delle Poste...in confronto, un dirigente dello stato che ha la responsabilità delle sorti del paese nelle proprie mani, effettivamente non è proprio una pazzia.
Il problema è un altro: il problema è questa classe dirigenziale, che ha dimostrato in più occasioni di puntare solo al posto d'oro e futuro da nababbo, che si rende protagonista di risse degne di "un due tre stalla" per poi ritrovarsi in allegria a mangiare tutti insiema attorno alla scodella di tagliatelle.
Se consideriamo quanto viene pagato un dirigente di Alitalia, della Rai, delle Poste...in confronto, un dirigente dello stato che ha la responsabilità delle sorti del paese nelle proprie mani, effettivamente non è proprio una pazzia.
Il problema è un altro: il problema è questa classe dirigenziale, che ha dimostrato in più occasioni di puntare solo al posto d'oro e futuro da nababbo, che si rende protagonista di risse degne di "un due tre stalla" per poi ritrovarsi in allegria a mangiare tutti insiema attorno alla scodella di tagliatelle.
Posso anche accettare che che parlamentari e ministri vengano pagati più di quanto lo sono oggi, ma quando i loro datori di lavoro, cioè noi col nostro voto, revocano loro la fiducia (in parole povere li trombano alle elezioni) a casa e stop. Basta con tutti i vari enti e balle varie in cui parcheggiarli perchè nella vita normale sono incapaci di fare alcunchè.
stefano
stefano
Amo la birra: il Creatore mi ha fornito di uno stomaco, non di una piscina.
Vi posso fare schioppare un pò la bile ?
Lo faccio ?
Vabbé, leggete appresso solo se avete voglia di farvi del male.
Mastella ha ragione, se semplicemente ha dato un'occhiata agli stipendi dei funzionari (pochi in verità, ma sempre un centinaio...) della camera dei deputati, e meglio ancora al senato; lo stipendio d'un funzionario frulla attorno ai 25.000 euro.
Al mese.
Netto.
Ecco, io v'avevo avvisato.... :cyclopsani:
Lo faccio ?
Vabbé, leggete appresso solo se avete voglia di farvi del male.
Mastella ha ragione, se semplicemente ha dato un'occhiata agli stipendi dei funzionari (pochi in verità, ma sempre un centinaio...) della camera dei deputati, e meglio ancora al senato; lo stipendio d'un funzionario frulla attorno ai 25.000 euro.
Al mese.
Netto.
Ecco, io v'avevo avvisato.... :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
