Pechino avvisa: «Vogliamo sapere» Il primo ministro Wen Jiabao dopo gli scontri per strada nel quartiere cinese di Milano: «Vogliamo conoscere i fatti»
MILANO — La rivolta della comunità cinese di Milano è seguita con grande preoccupazione dal governo di Pechino. E con vivo interesse dai principali quotidiani della Repubblica popolare che oggi riportano con dovizia di particolari i fatti di Milano. Il primo ministro Wen Jiabao — in visita ufficiale in Giappone — ha chiesto un'informativa su quanto avvenuto in via Paolo Sarpi al di fuori dei consueti canali diplomatici. Nel rapporto si mette in luce come i «cinesi d'Italia» vivano da tempo un forte disagio nei confronti delle autorità del nostro Paese. L'episodio di ieri è il segnale che le relazioni con l'Italia, fin qui ottime, sono in crisi. «Si ha l'impressione — è scritto — che le autorità di pubblica sicurezza italiane si accaniscano in modo particolare nei confronti degli immigrati cinesi». È raccontato come l'atteggiamento dei vigili milanesi abbia portato allo scontro in una maniera apparsa inutilmente persecutoria. «I commercianti cinesi — si dice nell'informativa — utilizzano dei carrellini per trasportare la merce dalle vetture ai negozi o ai magazzini. Questi strumenti, tuttavia, sono irregolari dunque le autorità municipali li hanno sequestrati. In una riunione a livello del Comune, i rappresentanti della comunità cinese hanno fatto presente il problema ai loro interlocutori e hanno chiesto una soluzione alternativa. Ma nessuna proposta è venuta dalle autorità milanesi».
Così, i vigili hanno continuato a sequestrare i carrellini. E a dare le multe ai cinesi che portavano a braccia la loro merce nel momento in cui l'appoggiavano sul marciapiede: «I cinesi residenti a Milano hanno fatto notare che questo trattamento è riservato a loro soltanto quando altre comunità di immigrati infrangono le regole quotidianamente in totale impunità». Il rapporto affronta anche altri motivi di frizione tra immigrati cinesi e autorità italiane. Questa volta a livello nazionale, a significare che i problemi milanesi possono anche avere un'origine più ampia. In particolare, nell'informativa si sottolinea come i ripetuti sequestri di container provenienti dalla Cina abbiano esasperato i commercianti. Vero che nei container — la Squadra mobile di Roma ne ha bloccato dieci in un'operazione alla fine di marzo, arrestando degli italiani coinvolti nel traffico di merce contraffatta — spesso vengono trovati falsi. Ma la merce «regolare» che viaggia insieme a quella «tarocca» non arriva più al punto vendita mettendo in difficoltà chi ricava i propri introiti dai successivi passaggi commerciali. L'ultimo sequestro aveva un valore di venti milioni di euro: per la polizia mancavano comunque fatture e bolle. «Molte famiglie segnalano che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese anche perché sia a Roma sia a Milano, durante controlli domiciliari, sono stati sequestrati contanti, in euro, che superavano le quantità consentite a un cittadino straniero in Italia (diecimila euro, ndr) ».
Il rapporto si chiude sottolineando come la comunità cinese si senta ingiustamente perseguitata dalle autorità locali e nazionali in Italia. «Molti di noi vivono qui da dieci anni e più: un atteggiamento come questo non lo avevamo mai visto».
Paolo Salom
13 aprile 2007
Milano, è tornata la calma a Chinatown..
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Milano, è tornata la calma a Chinatown..
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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guarda mi dispiace che questo casino sia venuto fuori con una comunità che è quella che da meno problemi nel senso di criminalità....
però CONDANNO il fatto che hanno osato prendere a calci le nostre forze dell'ordine...questo non sono d'accordo...che abbiano ragione o no.
quindi due punti di merito a questo nuovo governo....
però CONDANNO il fatto che hanno osato prendere a calci le nostre forze dell'ordine...questo non sono d'accordo...che abbiano ragione o no.
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Due tre cose da dire:
1 chi se la prende con le forze dell'ordine che fanno il loro lavoro andrebbe sbattuto in galera, o rimandato oltre confine nel caso di immigrato, a calci nel culo, e tanti.
2 nel caso specifico, come cacchio fa il comune di Milano a dare dei permessi per degli "ingrossi" *** in zone centrali! E' ovvio che il carico scarico di merce è continuo e non si può pretendere che la gente lo faccia a mano
3 brava Moratti a dire che non verranno tollerate zone franche a Milano
*** io ho saputo che gli esercizi commerciali in difficoltà per i carrellini siano ingrossi; magari ho capito male
1 chi se la prende con le forze dell'ordine che fanno il loro lavoro andrebbe sbattuto in galera, o rimandato oltre confine nel caso di immigrato, a calci nel culo, e tanti.
2 nel caso specifico, come cacchio fa il comune di Milano a dare dei permessi per degli "ingrossi" *** in zone centrali! E' ovvio che il carico scarico di merce è continuo e non si può pretendere che la gente lo faccia a mano
3 brava Moratti a dire che non verranno tollerate zone franche a Milano
*** io ho saputo che gli esercizi commerciali in difficoltà per i carrellini siano ingrossi; magari ho capito male
Zeru tituli
anche io ho letto che in quella zona ci sono dei magazzini all'ingrosso...ammettiamo anche che abbiano dato la licenza per il quieto vivere...ma cazz....spita prendere a calci una macchina della polizia ???cometa rossa ha scritto:Due tre cose da dire:
1 chi se la prende con le forze dell'ordine che fanno il loro lavoro andrebbe sbattuto in galera, o rimandato oltre confine nel caso di immigrato, a calci nel culo, e tanti.
2 nel caso specifico, come cacchio fa il comune di Milano a dare dei permessi per degli "ingrossi" *** in zone centrali! E' ovvio che il carico scarico di merce è continuo e non si può pretendere che la gente lo faccia a mano
3 brava Moratti a dire che non verranno tollerate zone franche a Milano
*** io ho saputo che gli esercizi commerciali in difficoltà per i carrellini siano ingrossi; magari ho capito male
non ci stò non ci stò....
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No no, nemmeno io ci sto, anzi, la cosa mi fa alquanto incacchiare. Però pure il comune!!! Dare la licenza e poi multare il carrellino è prendere per i fondelli la gente. Avrebbero dovuto prendere a calci non la macchina dei vigili, ma la giunta comunale, anche se chissà quanto sarà cambiata con le elezioni che hanno portato la Moratti sindaco.marione ha scritto:anche io ho letto che in quella zona ci sono dei magazzini all'ingrosso...ammettiamo anche che abbiano dato la licenza per il quieto vivere...ma cazz....spita prendere a calci una macchina della polizia ???
non ci stò non ci stò....
guardatevi questo video sui carrellini in viale sarpi..
http://mediacenter.corriere.it/MediaCen ... 03ba99c53b
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