Sono andata a vedere lo spettacolo di Beppe Grillo, ne ho sempre sentito parlare ma non avevo mai avuto occasione di ascoltarlo, su molte cose ti viene da ridere poi ripensandoci purtroppo queste non sono barzellette ma è la nostra vita quotidiana, leggete questa:
Mi ha scritto Luca, un diversamente abile che fa il pendolare da anni. E’ ormai rassegnato a viaggiare con la sua carrozzella nel vano porta bici. Le cose però cambiano anche per Trenitalia. In peggio. Luca per prendere il treno deve ora firmare una dichiarazione di scarico di responsabilità. Il disabile deve “essere informato che il treno scelto è privo di carrozza attrezzata e di servizi igienici per disabili” e “manlevare nel modo più ampio Trenitalia da ogni responsabilità civile e penale...”. Il disabile firma la liberatoria e Trenitalia è libera di non fornire un servizio. L’Italia è il Paese della libertà liberatoria. Nel senso che sono sempre e solo c...i di chi paga. Riporto parte di un post che Luca ha pubblicato sul suo blog.
“Per tredici anni ho utilizzato il servizio ferroviario per poter frequentare le scuole superiori a Castelfranco Veneto (TV) e successivamente l'Università a Padova. Per poter iniziare ad usufruire del treno insieme con mia madre abbiamo avuto un incontro con i responsabili della divisione compartimentale di Venezia, per decidere come si poteva fare per farmi salire sulla carrozza e vedere quali misure di sicurezza si potevano adottare per garantire la mia incolumità durante il viaggio. Per un breve periodo durante il tragitto di andata ero accompagnato dall'ispettore del personale viaggiante per controllare che tutto andasse per il meglio. Le carrozze non erano e non sono ancor oggi attrezzate in modo adeguato per garantire la sicurezza delle persone diversamente abili. La maggior parte delle vetture in uso sono a gasolio (Littorine verdi). Attraverso l'aiuto del personale addetto ai bagagli riuscivo a salire in treno e loro mi situavano sullo spazio sopra ai gradini con le spalle rivolte al senso opposto a quello di marcia. Per bloccare la mia sedia a rotelle l'unica possibilità era ed è utilizzare i freni che ogni sedia in genere ha in dotazione. Alcune volte mi è capitato a causa di una frenata un po’ brusca che la carrozzina si sia appoggiata sulla parete opposta (con mio grande spavento). Alcuni controllori molto gentili e disponibili (che ringrazio di cuore ) mi hanno consigliato di farmi spostare nel vano porta bici così avrebbero potuto controllarmi nel caso fosse accaduto qualcosa. Nel vano bici ci sono due finestrini con due sbarre trasversali dove io mi tenevo e mi sentivo un po' più sicuro, in seguito grazie all'aiuto di un ingegnere delle ferrovie sono riuscito a farlo modificare e mettere delle porte al posto delle serrande e aggiungere un blocco per le ruote della carrozzina ed una cintura di sicurezza. Questo sono però riuscito ad ottenerlo solo in un vano bici...un po' poco!? ... Pongo a voi una semplice domanda: cosa ne pensate in proposito?”
Luca Faccio
L'altra sera...
Moderatore: Moderatore
L'altra sera...
"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". (Mark Twain)
Su Beppe Grillo ho una mia idea e non mi pronuncio, se no salta fuori una discussione infinita.
Preferisco esprimermi sul vero tema del thread:
Se tu sei titolare di una azienda, per avere l'autorizzazione di inizio attività, devi (giustamente) adeguare attrezzature, mezzi e locali alle vigenti normative della 626, garantendo accessi, vie di fuga, toilettes e quant'altro è necessario affinchè anche i diversamente abili possano usufruire dei servizi venduti; questo nei pubblici esercizi viene puntualmente ignorato; abbiamo visto di ospedali, uffici pubblici, scuole, mezzi pubblici privi di scivoli e strutture per disabili...eppure, sia le attività private che quelle pubbliche sono sottoposte allo stesso iter burocratico per l'ottenimento delle autorizzazioni; com'è possibile che locali/mezzi di trasporto privi dei giusti requisiti vengano considerati idonei all'attività per cui viene richiesta l'autorizzazione?
Preferisco esprimermi sul vero tema del thread:
Se tu sei titolare di una azienda, per avere l'autorizzazione di inizio attività, devi (giustamente) adeguare attrezzature, mezzi e locali alle vigenti normative della 626, garantendo accessi, vie di fuga, toilettes e quant'altro è necessario affinchè anche i diversamente abili possano usufruire dei servizi venduti; questo nei pubblici esercizi viene puntualmente ignorato; abbiamo visto di ospedali, uffici pubblici, scuole, mezzi pubblici privi di scivoli e strutture per disabili...eppure, sia le attività private che quelle pubbliche sono sottoposte allo stesso iter burocratico per l'ottenimento delle autorizzazioni; com'è possibile che locali/mezzi di trasporto privi dei giusti requisiti vengano considerati idonei all'attività per cui viene richiesta l'autorizzazione?
Ho una parente che da bambina contrasse la poliomielite, e nonostante lunghissime (e anche dolorose) cure in ospedale, rimase comunque paralizzata agli arti inferiori.
Insomma, é un'handicappata.
No, non uso il vocabolo "diversamente abile"; mi sa di falso pudore: é handicappata.
Si laureò in Medicina, all'Università di Napoli, poi si specializzò in Neuropsichiatria Infantile. Ha esercitato la professione di Medico in vari ospedali a Roma, ha partecipato e vinto un Concorso per il ruolo di Primario di un Reparto, e recentemente é andata in pensione.
Quasi tutto ciò che é riuscita a fare, l'ha potuto fare grazie al supporto della sua famiglia, solo negli ultimi...uhm... direi 10 anni... le leggi italiane (e soprattutto la mentalità delle persone) hanno cominciato ad avere un pò di riguardo per tutte le persone handicappate da difficoltà o patologie lievi o gravi.
La storia di Luca F. ne é la dimostrazione.
Basta andare a passeggio per strada, ed osservare quanti scivoli per carrozzine ci sono, quanti posti auto per handicappati sono lasciati opportunamente liberi, e via discorrendo. Molto é stato fatto, ma ancora tanto, tantissimo é da fare, ancora oggi.
Insomma, é un'handicappata.
No, non uso il vocabolo "diversamente abile"; mi sa di falso pudore: é handicappata.
Si laureò in Medicina, all'Università di Napoli, poi si specializzò in Neuropsichiatria Infantile. Ha esercitato la professione di Medico in vari ospedali a Roma, ha partecipato e vinto un Concorso per il ruolo di Primario di un Reparto, e recentemente é andata in pensione.
Quasi tutto ciò che é riuscita a fare, l'ha potuto fare grazie al supporto della sua famiglia, solo negli ultimi...uhm... direi 10 anni... le leggi italiane (e soprattutto la mentalità delle persone) hanno cominciato ad avere un pò di riguardo per tutte le persone handicappate da difficoltà o patologie lievi o gravi.
La storia di Luca F. ne é la dimostrazione.
Basta andare a passeggio per strada, ed osservare quanti scivoli per carrozzine ci sono, quanti posti auto per handicappati sono lasciati opportunamente liberi, e via discorrendo. Molto é stato fatto, ma ancora tanto, tantissimo é da fare, ancora oggi.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
L'idea é buona, ma io riempirei di criccate le auto dei maleducati.minny ha scritto:io sono stata colpita da un cartello qua in zona messo davanti ad un parcheggio per portatori di handicap e dice + o meno:
"SE VUOI PRENDERTI IL MIO POSTO PERCHè NON VUOI PRENDERTI ANCHE IL MIO HANDICAP?"
io riempirei tutti i parcheggi riservati con frasi del genere
A volte l'ironia ferisce, ma.... fagli piangere il portafogli, poi vedi come se lo ricordano... :whax:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Giuste le osservazioni di Silvia ed Andrea, ma io a maggior ragione, provvederei anche ad un controllo accurato dei possessori e degli utilizzatori del contrassegno di handicap, perchè almeno nella mia città, vedo spesso degli abusi.apsa ha scritto:L'idea é buona, ma io riempirei di criccate le auto dei maleducati.minny ha scritto:io sono stata colpita da un cartello qua in zona messo davanti ad un parcheggio per portatori di handicap e dice + o meno:
"SE VUOI PRENDERTI IL MIO POSTO PERCHè NON VUOI PRENDERTI ANCHE IL MIO HANDICAP?"
io riempirei tutti i parcheggi riservati con frasi del genere
A volte l'ironia ferisce, ma.... fagli piangere il portafogli, poi vedi come se lo ricordano... :whax:
Caro Lele, sono certo che anche da noi succede.
Siccome ad un handicappato é consentito indicare fino a sei targhe di autoveicoli che risultino "a disposizione", con le quali cioé spostarsi, é facile che cinque "amici" dell'handicappato si ritrovino col permesso di sosta, transito, eccetera eccetera...
Siccome ad un handicappato é consentito indicare fino a sei targhe di autoveicoli che risultino "a disposizione", con le quali cioé spostarsi, é facile che cinque "amici" dell'handicappato si ritrovino col permesso di sosta, transito, eccetera eccetera...
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Roma è una città grande e tante cose non si notano, ma la mia che è una città piccola è come una vetrina: si sa tutto di tutti e così si vedono delle situazioni che spesso chi di dovere ignora. Una di queste è l'utilizzo abusivo del contrassegno di handicap.apsa ha scritto:Caro Lele, sono certo che anche da noi succede.
Siccome ad un handicappato é consentito indicare fino a sei targhe di autoveicoli che risultino "a disposizione", con le quali cioé spostarsi, é facile che cinque "amici" dell'handicappato si ritrovino col permesso di sosta, transito, eccetera eccetera...
Il problema è che la gente insensibile (e ce n'è molta anche troppa!!) non fa nemmeno caso a queste frasi purtroppo...minny ha scritto:io sono stata colpita da un cartello qua in zona messo davanti ad un parcheggio per portatori di handicap e dice + o meno:
"SE VUOI PRENDERTI IL MIO POSTO PERCHè NON VUOI PRENDERTI ANCHE IL MIO HANDICAP?"
io riempirei tutti i parcheggi riservati con frasi del genere
"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". (Mark Twain)
Appunto: se ti ritrovi il parabrezza accasciato sul cruscotto, secondo me la volta dopo ci pensi un pò, prima di mollare la macchina dove capita... :flower:Sally78 ha scritto:Il problema è che la gente insensibile (e ce n'è molta anche troppa!!) non fa nemmeno caso a queste frasi purtroppo...minny ha scritto:io sono stata colpita da un cartello qua in zona messo davanti ad un parcheggio per portatori di handicap e dice + o meno:
"SE VUOI PRENDERTI IL MIO POSTO PERCHè NON VUOI PRENDERTI ANCHE IL MIO HANDICAP?"
io riempirei tutti i parcheggi riservati con frasi del genere
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Un paio di anni fa, in un paese della provincia di Bologna, una persona affetta da handicap motorio, si recò in ospedale per una vistita; fu trasbordato sulla barella e la sedia a rotelle fu lasciata nella hall; al suo ritorno, la sedia era sparita.
Questo signore, acquistò una pagina del resto del carlino (nella zona dedicata alla cronaca di provincia) e scrisse:
"adesso che me l'hai rubata (foto di una sedia a rotelle)...spero tu possa usarla quanto prima"
Questo signore, acquistò una pagina del resto del carlino (nella zona dedicata alla cronaca di provincia) e scrisse:
"adesso che me l'hai rubata (foto di una sedia a rotelle)...spero tu possa usarla quanto prima"
Ce ne sono a migliaia di queste storie purtroppo, mio cugino che è affetto da distrofia muscolare non da molti anni non so quanto ha dovuto aspettare per avere un contrassegno e sta ancora aspettando un lavoro!! :cussing:
"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". (Mark Twain)
Poverino... é in queste cose, che si misura la civiltà di un popolo.... :cyclops:Sally78 ha scritto:Ce ne sono a migliaia di queste storie purtroppo, mio cugino che è affetto da distrofia muscolare non da molti anni non so quanto ha dovuto aspettare per avere un contrassegno e sta ancora aspettando un lavoro!! :cussing:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Già che ci sono concludo col dire che ha 32 anni e due figli a carico, è uno schifo!apsa ha scritto:Poverino... é in queste cose, che si misura la civiltà di un popolo.... :cyclops:Sally78 ha scritto:Ce ne sono a migliaia di queste storie purtroppo, mio cugino che è affetto da distrofia muscolare non da molti anni non so quanto ha dovuto aspettare per avere un contrassegno e sta ancora aspettando un lavoro!! :cussing:
"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". (Mark Twain)