Perchè non ne parlano???

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libra
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Perchè non ne parlano???

#1 Messaggio da libra »

Dico...perchè i giornali di Berlusca e quelli intertristi (leggasi Gazzetta) non ne parlano???

Comunque, l'unica cosa davvero interessante la dice quando parla di un regolamento di conti tra due opposte fazioni appartenente alla famiglia.

Spero che la vendano...è da un anno che lo spero!!!


http://qn.quotidiano.net/2007/08/04/289 ... ausi.shtml
Ago
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#2 Messaggio da Ago »

dovrebbero? :toothy4:
i am lonely but you can free me,
all in the way that you smile
libra
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#3 Messaggio da libra »

Ago ha scritto:dovrebbero? :toothy4:
nooooooo...scherzi!!!

è vietato:
libra
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#4 Messaggio da libra »

azz....speriamo che la compri Moratti :flower: :flower: :flower:
Inviso all’intero universo nerazzurro, trinceratosi dietro un silenzioso brusio di accompagnamento, l’Uomo nero non ha ancora perduto la convinzione di poter raccontare, sotto il vincolo indissolubile dell’anonimato coatto, ogni segreto ed ogni sfumatura taciuta nel corso degli anni. Anticipando, in sintonia con le sfumature di un sistema modificato, e non rimosso, dall’evolversi del caso intercettazioni, alcune future strategie societarie. Ridiscusso il significato della parola onestà, ampliato da qualche generosa, o forse sarebbe più opportuno dire volgare, accezione attribuita nel corso del tempo, l’Uomo nero ha spostato la propria attenzione sul futuro societario della Juventus. A suo modo di vedere, sempre più lontano dall’essere legato alla Famiglia Agnelli…

Domanda – Gentile Uomo nero, siamo alle solite. La sua ultima dichiarazione sul futuro societario della Juventus, ha suscitato non poche reazioni. Ma considerando che qualcuno continua a negare la propria identità, chi pensa sia stato tirato in ballo?

Risposta – Anche io ho sentito, di recente, storcere il naso. Ma non mi è mai piaciuto dire bugie. Anche per questo, adesso sono costretto a parlare sotto il vincolo dell’anonimato. Sono pronto a raccontare, anzi ad approfondire su ciò che ho riferito nell’ultima intervista. Ma la cessione della Juventus, a mio avviso, è quasi certa. E poi, nel suo libro uno dei consiglieri di amministrazione della Juventus ha dichiarato, bene o male, ciò che ho detto io. Per il futuro, e lo ha detto lui, non io, riferendosi al futuro della società, siamo tutti nelle mani di Dio. A me sembra che, di solito, si ci affidi al Signore quando le cose vanno male, non quando vanno bene.

Domanda – Perché lei è tanto sicuro della cessione?

Risposta – Tutto, nella vita, ruota intorno ai soldi. Chi dice il contrario, è un ipocrita. Se qualcuno le offrisse dei soldi, molti soldi, per conoscere la mia identità, sono sicuro che lei accetterebbe. Certo, le toglierei il saluto, mi negherei a vita, come so sta facendo con lei Paparesta, che ha già le valigie in macchina per l’Isola dei Famosi, ma alla resa dei conti, sarei stato venduto. Ecco, ciò che voglio dire è che la Juventus è stata e sarà sempre un patrimonio degli Agnelli. Non degli Elkann.

Domanda – Allora vede che mi da ragione, la Famiglia Agnelli controlla ancora la Juventus, a tutti gli effetti.

Risposta – Si sbaglia, e già le avevo accennato a questa situazione. Gli Agnelli sono rappresentati da Andrea Agnelli, che è stato prontamente fatto fuori, e con lui tutta la Triade. Ha vinto, nella lotta fra due famiglie, quella degli Elkann. Quindi, la Juventus non è più degli Agnelli, ma degli Elkann. Che tra l'altro, continuano a puntare solo su John e non su Lapo, che più volte ha chiesto un ruolo di primo piano nella Juventus, senza essere accontentato. Lo considerano una ruota di scorta. Se ci fa caso, quasi non si parla più di lui. E' un'immagine da sventolare, al momento. Nulla più.

Domanda – Sorvolando su questa ramificazione genealogica, perché ha parlato di denaro?

Risposta – Perché la Juventus è un’azienda, non è una formazione come il Milan. Con l’arrivo degli Elkann, la Juventus non è più il centro degli interessi, come lo era ai tempi dell’Avvocato. Oggi, la Juventus viene dopo la Fiat e la Ferrari. In terza posizione. Insomma, se si deve investire, si investe nella Fiat e nella Ferrari. E poi, non mi dica che non sa la storia che ha fatto la figlia dell’Avvocato per avere il patrimonio di famiglia. Da giovane, pensava al 1968, ai fiori ed alla natura. Oggi, batte cassa per avere quanto non ha voluto in tenera età, ma che gli spetta in virtù delle famose quote di legittima. E poi, la ramificazione genealogica, come la chiama lei, è di vitale importanza. Con gli Agnelli al potere questa Juventus avrebbe avuto un altro profilo, lo dice la storia. Quando bisognava comprare Sivori e Charles, o i vari Nedved, Buffon ed Emerson, gli Agnelli hanno sempre messo mano al portafoglio.

Domanda – Insomma, la morale della favola è la seguente. La Juventus senza gli Agnelli quasi è un peso per chi deve gestire il rilancio della Fiat. L’obiettivo è quello di contenere i costi, liquidare il più possibile, e spendere poco. Per poi cedere la maggioranza del pacchetto.

Risposta – Finalmente, lei è arrivato alla conclusione della vicenda. E non dica che non andrà in questo modo. Perché, come già le ho detto all’inizio dell’intervista, non è solo il mio punto di vista. ma anche di altre persone. La scelta di Cobolli Gigli, è l’esempio chiave. Lui è stato chiamato per fare cassa. E la sta facendo. Gli Elkann, hanno chiara la strategia. Da soli non riusciremo mai a garantire una Juventus competitiva come quella del passato, distrutta dal caso intercettazioni, diranno. Abbiamo bisogno di alleati. Questo alleato prenderà il pacchetto di maggioranza, mentre agli Elkann rimarrà quello di minoranza.

Domanda - Insomma, gli Elkann come la Lafico?

Risposta - Esatto. Anche se penso a qualche quota azionaria in più. Giusto per salvare la faccia.

Domanda - Però, la Juventus ha messo da parte una più che discreta somma di denaro, con la quale ha investito su nuovi giocatori.

Risposta - Sbagliato. Le ricordo che la Juventus, del famoso “tesoretto”, non ha speso nulla. E sa perché?

Domanda – Se non me lo dice, è difficile.

Risposta – Ride – Perché tutti gli acquisti fatti in questa stagione, compreso quello di Criscito nel mese di gennaio, sono stati fatti con i soldi del precedente anno. Quando vennero ceduti Vieira, Emerson, Zambotta, Thuram, Ibrahimovic, Mutu e Cannavaro, capitano campione del Mondo e Pallone d’Oro che prima scappa e poi chiede di tornare. Queste cessioni, fatta eccezione per quella di Mutu, sono state effettuate attraverso il processo di rateizzazione, in due o tre anni. E tutti gli acquisti di quest’anno, sono stati finanziati proprio da questi trasferimenti, ovvero dalle rate rimanenti.

Domanda - Ma sono arrivati buoni giocatori, con questa campagna acquisti.

Risposta - Buoni, non ottimi. Se ti chiami Juventus, questo conta. E poi, ci sono da segnalare gravi errori sul mercato. Se la Juventus riuscirà a prendere Meira, il totale della somma investita per il difensore dello Stoccarda ed Andrade sarà di ventitrè milioni. Ovvero, tre in più rispetto alla cifra richiesta per Milito, che con Chiellini avrebbe costituito una grande coppia centrale. Tornando al discorso sulle risorse del mercato, dove sono i circa cinquanta milioni promessi per questa campagna acquisti? Con questa formazione, la Juventus non riuscirà a qualificarsi in Champions League. La Fiorentina, gli è di gran lunga superiore.

Domanda – I bilanci della Juventus, però, sono stabili e floridi.

Risposta – Certo, perché non dovrebbero esserlo. E senza chissà quali plusvalenze. E sa bene a chi mi riferisco, che le ha usate ed abusate. Ma cosa c’entra, la storia dei bilanci floridi? Lo sponsor tecnico della Juventus, non ha mica sciolto il proprio contratto, lo ha solo ridotto a livello economico, e di poco. E se considera che la Juventus rimane una delle società con più introiti da sponsor e televisioni, non vedo quante cessioni siano realmente servite per curare un bilancio già di per sé più che accettabile. Tanto è vero che la Juventus non ha venduto nemmeno una singola amichevole in chiaro, in questa estate. E con tutto il rispetto, le hanno vendute un po’ tutti. Possibile che la Juventus in Inghilterra non sia riuscita a trasmettere una sfida in chiaro, quindi a venderla per ricavare del denaro?

Domanda - Continui pure?

Risposta - Non voglio che si dica che non ci sono soldi. Altrimenti si sarebbe fatto di tutto per cercare di sfruttare anche il ritorno, pur minimo, a livello economico derivante da queste amichevoli. Con Gay, la Juventus riusciva a vendere persino le prime uscite con la rappresentativa valdaostana. Ed oggi la Juventus non trova acquirenti per gare di questo calibro, dirottandole sul proprio canale satellitare? Il problema di quel canale, poi, è quello del campionato. In quanto non si trasmettono partite di cartello. Non delle amichevoli estive. Questo, mi consenta di dirlo, significa che la Juventus sta bene a livello economico.

Domanda – Allora perché non spende?

Risposta – Vendere una società con i debiti è impossibile.

Domanda – Ai fini della vendita, che lei da quasi per certa, è stato però un errore trattenere Buffon e Trezeguet.

Risposta – Ed invece ha sbagliato di nuovo. Vendere una società, con Buffon e Trezeguet non fa che aumentare il prezzo della società stessa. Comprerebbe una canna da pesca senza galleggiante? Io mai. Lo vede che tutto torna. E adesso, si tenga forte.

Domanda – Un attimo, che mi metto il casco.

Risposta – Ride – Ha notato la soddisfazione di Cobolli Gigli nell'osservare una Juventus testa di serie in campionato?

Domanda – Pensavo peggio, Uomo nero. E’ ovvio che sia contento.

Risposta – Certo, ma allora la smetta di accusare la precedente gestione dirigenziale. Perché se la Juventus è testa di serie, lo si deve alla Triade, non alla nuova dirigenza. E qui, Cobolli Gigli cade in contraddizione. Come può, chi vara un codice etico, accettare un verdetto che esalta quanto fatto da una gestione dirigenziale che è stata azzerata a causa di comportamenti scorretti? Per soldi, come le ho già detto, si fa tutto. Sa quante pressioni si fanno per i posticipi tra le grandi formazioni? Nella situazione in cui ci troviamo, sia la piattaforma digitale, sia quella satellitare, sono ben contente di offrire posticipi serali in pieno inverno che ad agosto, con un bacino di pubblico sempre maggiore. Lo vede che tutto torna? E allora ecco la Juventus testa di serie. In spiccioli, la Juventus che affronta l’Inter in casa dopo calciopoli, venderà a livello economico molto di più a novembre, con il freddo ad imperversare e le famiglie a casa, che in estate. Senza dimenticare i diritti televisivi.

Domanda – Ho già capito dove vuole arrivare. Io chiuderei qui l’intervista, se non le dispiace.

Risposta – No, adesso mi fa finire. Le ricordo che la Juventus è stata spesso accusata a causa della voracità con la quale Giraudo concludeva gli affari con le televisioni per i diritti sul campionato. E le ricordo che poco prima di “calciopoli” la dirigenza del Milan e della Juventus quasi fraternizzavano, con un contratto di trenta milioni siglato a cavallo fra dicembre e febbraio, per il digitale terrestre. Bene, cosa accade con la nuova dirigenza? Sia Blanc che il presidente Cobolli Gigli si battono per la spartizione non equa dei diritti, allo scopo di ottenere più risorse economiche. Ma non era la stessa battaglia che portava avanti un certo Giraudo? A me, sembra di si. Ma come vede, nessuno ha sottolineato questo.

Domanda – Nella convinzione, sempre più concreta, che questa sarà l’ultima intervista, la invito a salutare i lettori, gentile Uomo nero.

Risposta – Ride – Mi dovranno sopportare, invece. E se inizieranno a mobilitarsi, potranno fare molto. Non sono mai stato un rivoluzionario, e mai lo sarò. Ma la forza della legge può arrivare ovunque, e non bisogna temere niente. Per tirarle su il morale, la saluto con la solita frase. Non decido nulla, racconto solo ciò di cui sono a conoscenza.
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