eri a Cortina d’Ampezzo, i cittadini erano stati chiamati alle urne per un referendum davvero particolare. Si doveva decidere se la città montana, nota località sciistica, dovesse rimanere in Veneto oppure dovesse passare sotto la giurisdizione del Trentino Alto Adige. E indovinate un po’? Con un’affluenza di voto molto alta, hanno vinto coloro che vogliono abbandonare la regione attuale per farsi annettere nella più ricca e meno tassata regione a statuto speciale.
Oltre che a Cortina d’Ampezzo, si votava anche a Livinallongo e Colle Santa Lucia: e anche in questo caso hanno vinto i sì. Pensate che a Cortina più del 70 per cento dei votanti ha optato per il Trentino Alto Adige. Così il sindaco di Cortina ha commentato questo referendum: “Alla vigilia del voto in pochi avrebbero scommesso sul raggiungimento del quorum e proprio per questo mi ero speso in prima persona invitando la gente ad andare a votare. Vedere che oltre il 70% degli aventi diritto si è recato alle urne è per me motivo di grande soddisfazione e dimostra inequivocabilmente il grado di maturità raggiunto dal nostro elettorato'’.
Ma perchè queste tre città non vogliono più rimanere in Veneto? Le motivazioni sono tante. Ci sono quelle storiche e culturali. Ma quelle che sicuramente hanno spinto tanti ad andare a votare sono state quelle economiche e finanziarie…
...e dopo Asiago
Moderatore: Moderatore
...e dopo Asiago
Dimmi chi è quello scemo che, potendo usare i soldi - altrimenti destinati all'erario - per migliorare la propria azienda, non li usa per questo scopo???Mr.Pik ha scritto:Ho sentito al TG che ci sono altri 149 comuni del Piemonte e della Lombardia che stanno avanzando le stesse pretese!
Se non sbaglio c'è stato un comune dell'Irpinia che provocatoriamente chiese di essere annesso a San Marino! :flower:
Non sono contrario a questa politica anzi...un plauso perchè almeno loro li usano davvero per l'azienda...(magari ci scappa qualche capriccio personale ma, è poca roba in confronto)
quello è un altro paio di maniche...e su questo non hai assolutamente torto;Mr.Pik ha scritto:Non vorrei urtare la suscettibilità di nessuno, ma non mi sembra giusto che in Italia si usino 2 pesi e 2 misure diverse a secondo della collocazione geografica.
C'è però da vedere quanto queste regioni ricevono in cambio quanto le altre regioni a statuto ordinario...e non mi riferisco solo dal punto di vista economico; non so se hanno solo privilegi onestamente...sono venuto via da una regione a statuto speciale che ero troppo acerbo per rendermene conto.
Poi c'è anche da dire che, ad esempio, la Valle d'Aosta, nonostante è anch'essa una regione a statuto speciale, non ha privilegi simili...in compenso da sempre sono autonomi per quello che riguarda la gestione delle energie ( che considerando che ivi trovano posto 2 tra le più grosse dighe italiane, non è poco)
beh...meglio così!!!minny ha scritto:..l'autonia è stata data per le particolari condizioni...gli avvenimenti...il dopoguerra...la difficoltà del territorio a svilupparsi...
ora ce l'abbiamo e non ce la tolgono è meglio...
@libra:per quel che riguarda il trentino...io dell'autonomia vedo solo privilegi onestamente.
Sai che una grossa azienda di autotrasporti, mi ha proposto di trasferire la sede della mia azienda a Trento ed ivi, affidarmi la loro filiale???
Ti assicuro che ho passato qualche notte insonne...poi ho pensato tante cose ed ho ricominciato a dormire :flower: :flower:
chissà se mi pentirò un giorno :colors:
aprine due.. una a Bologna e una a Trento... :blackeye:libra ha scritto: beh...meglio così!!!
Sai che una grossa azienda di autotrasporti, mi ha proposto di trasferire la sede della mia azienda a Trento ed ivi, affidarmi la loro filiale???
Ti assicuro che ho passato qualche notte insonne...poi ho pensato tante cose ed ho ricominciato a dormire :flower: :flower:
chissà se mi pentirò un giorno :colors:
e se ti avanza tempo anche una in Val D'Aosta.. :blackeye:
non c'ho un centesimo...se la aprissi a trento, sarebbe proprio per quello :flower:marione ha scritto:aprine due.. una a Bologna e una a Trento... :blackeye:libra ha scritto: beh...meglio così!!!
Sai che una grossa azienda di autotrasporti, mi ha proposto di trasferire la sede della mia azienda a Trento ed ivi, affidarmi la loro filiale???
Ti assicuro che ho passato qualche notte insonne...poi ho pensato tante cose ed ho ricominciato a dormire :flower: :flower:
chissà se mi pentirò un giorno :colors:
e se ti avanza tempo anche una in Val D'Aosta.. :blackeye:
Certo. Situazioni particolari o scambi politici fatti da politici che magari avevano anche degli interessi locali da salvaguardare- il riferimento ad uno statista trentino è del tutto casuale - ma la guerra è finita da 60 anni e la popolazione attiva non la conosce, se non dai racconti degli anziani o da propaganda spesso viziata da convinzioni politiche. In verità situazioni di particolare malessere oggi non le vediamo certamente in queste regioni che, grazie all'operosità dei suoi abitanti, sono riuscite a risalire e superare di gran lunga nel benessere altre regioni italiane. Si potrebbero ridistribuire i privilegi ed essere tutti uguali agli occhi dello Stato, ma forse si andrebbero ad intaccare degli interessi di cui nessun politico furbo vorrebbe mai partecipare attivamente nelle decisioni.minny ha scritto:..l'autonia è stata data per le particolari condizioni...gli avvenimenti...il dopoguerra...la difficoltà del territorio a svilupparsi...
ora ce l'abbiamo e non ce la tolgono è meglio...
@libra:per quel che riguarda il trentino...io dell'autonomia vedo solo privilegi onestamente.
ok Pik, ma tu prova solo a unire Trento e Bolzano e poi vediamo cosa vien fuori. finchè c'è autonomia provinciale nell'autonomia regionale, stan tutti bene...quindi anche per il bene dell'Italia intera è meglio che le cose non cambino....potrei proprio mettermi in politica :flower: :flower:Mr.Pik ha scritto:Certo. Situazioni particolari o scambi politici fatti da politici che magari avevano anche degli interessi locali da salvaguardare- il riferimento ad uno statista trentino è del tutto casuale - ma la guerra è finita da 60 anni e la popolazione attiva non la conosce, se non dai racconti degli anziani o da propaganda spesso viziata da convinzioni politiche. In verità situazioni di particolare malessere oggi non le vediamo certamente in queste regioni che, grazie all'operosità dei suoi abitanti, sono riuscite a risalire e superare di gran lunga nel benessere altre regioni italiane. Si potrebbero ridistribuire i privilegi ed essere tutti uguali agli occhi dello Stato, ma forse si andrebbero ad intaccare degli interessi di cui nessun politico furbo vorrebbe mai partecipare attivamente nelle decisioni.minny ha scritto:..l'autonia è stata data per le particolari condizioni...gli avvenimenti...il dopoguerra...la difficoltà del territorio a svilupparsi...
ora ce l'abbiamo e non ce la tolgono è meglio...
@libra:per quel che riguarda il trentino...io dell'autonomia vedo solo privilegi onestamente.
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Ragazzi, ma voi pensate che qui sia tutto rose e fiori? Fosse vero, tutte le aziende avrebbero sede a Trento o Bolzano, mentre la realtà è ben diversa.
Nemmeno a farlo apposta, sui quotidiani locali sono comparsi due articoli a distanza di un mese inerenti due lati della stessa medaglia. Il primo è stato quello degli imprenditori veneti che hanno denunciato concorrenza sleale da parte di quelli trentini perchè questi ultimi riceverebbero contributi ( cosa un po' falsa, ma tant'è). Il secondo è stato quello degli imprenditori trentini che hanno evidenziato come parecchi loro affialiati stiano trasferendo la sede legale in veneto, perchè in trentino ci sono troppi controlli e ciò fa aumentare i costi rispetto ad altre regioni.
Quindi alla fine dipende sempre da ciò che si considera, ci sono i pro ed i contro.
Tornando a Cortina, la scusa ufficiale è quella della lingua ladina; effettivamente la cosa ha un senso, volendo. Ma questa è la scusa ufficiale. La realtà può essere la solita, quella economica.
Tuttavia da un mesetto ho una ragazza part time che lavora da me il pome, la quale è di Lamon; Lamon è balzato alle cronache perchè, oltre al fagiolino che coltivano, è stato uno dei primi comuni a fare il referendum. Ebbene, questa ragazza, veneta, mi raccontava che il Comune di Cortina è sommerse di soldi dalla regione Veneto. Quindi, imho, siccome questi referendum non valgono un tubo perchè non hanno alcun valore legale, lo scopo è solo quello di stuzzicare la regione ad essere ancora più attenta alle esigenze del comune che fa il referendum. Poi però succede che una regione che ha un bilancio che sarà 50 volte quello della provincia di Tn e costi, in proporzione, infinitamente inferiori ( sia per il territorio, più pianeggiante, che per le competenze a carico dello stato invece che a carico della regione) decide di spendere i soldi per cementificare con industrie tutta la provincia che va da Verona a Venezia, destinando le briciole ai paesi di montagna ( che non rendono, tranne quando si chiamano Cortina), e dopo questi ultimi per forza fanno i referendum; l'alternativa spopolarsi.
@ Libra: male! Avresti avuto la sede ad un km da me, qualche prosecco ci sarebbe scappato ;-)
Nemmeno a farlo apposta, sui quotidiani locali sono comparsi due articoli a distanza di un mese inerenti due lati della stessa medaglia. Il primo è stato quello degli imprenditori veneti che hanno denunciato concorrenza sleale da parte di quelli trentini perchè questi ultimi riceverebbero contributi ( cosa un po' falsa, ma tant'è). Il secondo è stato quello degli imprenditori trentini che hanno evidenziato come parecchi loro affialiati stiano trasferendo la sede legale in veneto, perchè in trentino ci sono troppi controlli e ciò fa aumentare i costi rispetto ad altre regioni.
Quindi alla fine dipende sempre da ciò che si considera, ci sono i pro ed i contro.
Tornando a Cortina, la scusa ufficiale è quella della lingua ladina; effettivamente la cosa ha un senso, volendo. Ma questa è la scusa ufficiale. La realtà può essere la solita, quella economica.
Tuttavia da un mesetto ho una ragazza part time che lavora da me il pome, la quale è di Lamon; Lamon è balzato alle cronache perchè, oltre al fagiolino che coltivano, è stato uno dei primi comuni a fare il referendum. Ebbene, questa ragazza, veneta, mi raccontava che il Comune di Cortina è sommerse di soldi dalla regione Veneto. Quindi, imho, siccome questi referendum non valgono un tubo perchè non hanno alcun valore legale, lo scopo è solo quello di stuzzicare la regione ad essere ancora più attenta alle esigenze del comune che fa il referendum. Poi però succede che una regione che ha un bilancio che sarà 50 volte quello della provincia di Tn e costi, in proporzione, infinitamente inferiori ( sia per il territorio, più pianeggiante, che per le competenze a carico dello stato invece che a carico della regione) decide di spendere i soldi per cementificare con industrie tutta la provincia che va da Verona a Venezia, destinando le briciole ai paesi di montagna ( che non rendono, tranne quando si chiamano Cortina), e dopo questi ultimi per forza fanno i referendum; l'alternativa spopolarsi.
@ Libra: male! Avresti avuto la sede ad un km da me, qualche prosecco ci sarebbe scappato ;-)
Zeru tituli
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Non sarebbe meglio, invece, dare a tutte le regioni le stesse autonomie e competenze ( perchè queste ultime se le dimenticano spesso tutti) che hanno quelle a statuto speciale? Però dopo c'è il rischio che qualche regione non ce la faccia a sopravvivere, imho. Tuttavia credo sia meglio puntare in alto per tutti piuttosto che appiattire verso il basso anche quelli che in alto ci sono arrivati per meriti propri ( grazie ovviamente all'aiuto iniziale dello stato)Mr.Pik ha scritto:Si potrebbero ridistribuire i privilegi ed essere tutti uguali agli occhi dello Stato, ma forse si andrebbero ad intaccare degli interessi di cui nessun politico furbo vorrebbe mai partecipare attivamente nelle decisioni.