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Ago
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Scioperanti

#1 Messaggio da Ago »

http://www.effedieffe.com/interventizet ... o=politica

Uno stralcio illuminante:

"Invece, lo sciopero dei TIR mostra, con la forza dell'esempio, di quali ceti ha bisogno l'Italia, e di quali no.
Un dipendente pubblico su tre può assentarsi dal posto ogni giorno, e non cambia nulla: il servizio resta pessimo come prima.
Ma se i padroncini di TIR si fermano per 48 ore, manca il carburante alle pompe, la verdura ai supermercati, mancano la farina e i medicinali, la carne e i ricambi e i semilavorati alle imprese.
Le ferrovie non sono in grado di portare merci, non in tempo e con certezza, anche se aumentano il biglietto del 15%.
I dipendenti del ministero dei Trasporti, quelli ingrassati dalla cassa speciale, non sono in grado di far fallire lo sciopero dei padroncini, non si mettono al volante del Volvo o dell'OM articolato.
Mica è capace di farlo Visco, o Padoa Schioppa.
Non i magistrati che lasciano impuniti il 98% dei furti e il 70% degli omicidi, e che fanno durare una causa civile dieci anni.
Da questa stretta, che ci porta disagi, si può imparare almeno questo: quali sono in Italia i ceti superflui, di cui possiamo fare a meno, e quelli indispensabili.

E possiamo vedere che senso ha oggi la «legalità»: oggi è «legale» ciò che protegge e arricchisce la Casta e i suoi parassiti di riferimento, il suo corpo sociale di sostegno, e «illegale» tutto ciò che serve ai privati, e alla vita produttiva.
E' «legale» lasciar in albergo lo zingaro pluriassassino, è illegale scioperare se si è privati.
E' «legale» il cumulo di pensioni e stipendi di Ciampi e Padoa Schioppa, «illegale» per noi cumulare pensione e salario.
E' legale togliere il TFR ai lavoratori privati, illegale togliere il doppio TFR ai ministeriali dei Trasporti.
«Legale» tutto ciò che si concedono i percettori di denaro del contribuente, illegale per principio, o almeno sospetto, ciò che fanno i contribuenti per guadagnarsi la vita."
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libra
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#2 Messaggio da libra »

c'è di contro che, lo sciopero effettuato da alcune categorie ha un costo ed un rischio che va interamente a carico di essi...mentre per i dipendenti pubblici non è così; saltano la retribuzione del giorno dello sciopero ma, non subìscono una ripercussione nei giorni successivi.
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apsa
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#3 Messaggio da apsa »

Però mi pare il caso di fare un pò di chiarezza, su.

Quali sono esattamente le "rivendicazioni" degli scioperanti ?
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Andrea
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#4 Messaggio da Ago »

Qui si parla in senso lato, non serve entrare nello specifico
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daniele
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#5 Messaggio da daniele »

apsa ha scritto:Però mi pare il caso di fare un pò di chiarezza, su.

Quali sono esattamente le "rivendicazioni" degli scioperanti ?
mi sembra che siano scontenti dei calendari 2008 :faroah: :faroah:
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apsa
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#6 Messaggio da apsa »

Ago ha scritto:Qui si parla in senso lato, non serve entrare nello specifico
Io invece desidero entrare nello specifico.
Perché si fa presto a biastimare ("= "bestemmiare") i camionisti, che con lo sciopero "ci creano fastidi", ma le ragioni ?
Sono cazzate o sono motivazioni legittime ?

Ne vogliamo parlare oppure no ?
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Andrea
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#7 Messaggio da Ago »

apsa ha scritto:
Io invece desidero entrare nello specifico.
Perché si fa presto a biastimare ("= "bestemmiare") i camionisti, che con lo sciopero "ci creano fastidi", ma le ragioni ?
Sono cazzate o sono motivazioni legittime ?

Ne vogliamo parlare oppure no ?
No, qui si fa un altro discorso. Rileggi quanto ho postato, qui si parla di categorie indispensabili e di altre totalmente inutili
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libra
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#8 Messaggio da libra »

apsa ha scritto:
Ago ha scritto:Qui si parla in senso lato, non serve entrare nello specifico
Io invece desidero entrare nello specifico.
Perché si fa presto a biastimare ("= "bestemmiare") i camionisti, che con lo sciopero "ci creano fastidi", ma le ragioni ?
Sono cazzate o sono motivazioni legittime ?

Ne vogliamo parlare oppure no ?
sono motivazioni legittimissime che, avrebbero avuto persino l'appoggio dei cittadini. il modo in cui sono stati effettuati ha vanificato il tutto
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#9 Messaggio da daniele »

io avevo letto questo articolo

http://www.dnanews.it/schede.asp?ID=27487
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Re: Scioperanti

#10 Messaggio da apsa »

Ago ha scritto:http://www.effedieffe.com/interventizet ... o=politica

Uno stralcio illuminante:

"Invece, lo sciopero dei TIR mostra, con la forza dell'esempio, di quali ceti ha bisogno l'Italia, e di quali no.
Abbiamo bisogno dei camionisti.
Questo é poco ma sicuro.

:flower:
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Andrea
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#11 Messaggio da Ago »

daniele ha scritto:io avevo letto questo articolo

http://www.dnanews.it/schede.asp?ID=27487
Pesante, davvero.
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#12 Messaggio da libra »

daniele ha scritto:io avevo letto questo articolo

http://www.dnanews.it/schede.asp?ID=27487
uhm...il signor scalise si è dimenticato di dire che, lo scorso governo, ha varato una legge che si chiama "diritto unilaterale del fuel surcharge";
Consiste in un aumento a forfait del 3/4% a spedizione da applicare sulle fatture dei clienti, senza che questi possano contestare l'aggravio.

Ai più, questa addizionale, è nota solo perchè ci si è trovati a pagare un extra sul biglietto aereo.
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#13 Messaggio da Mr.Pik »

qui si parla di categorie indispensabili e di altre totalmente inutili
Io non credo che esistano categorie di lavoratori inutili: esistono categorie che con il loro sciopero hanno un effetto immediato e dirompente e categorie il cui sciopero ha un effetto successivo, non meno deleterio, ma diluito nel tempo e meno visibile.
Indubbiamente chi limita la normale attività o la libertà di movimento, come nel caso di questi giorni, attua una forma aggressiva di protesta perseguibile dal Codice Penale, che si rivolge ad una utenza che niente ha a che fare con le loro rivendicazioni. Riescono così a creare caos ed a vanificare qualsiasi buon proposito nei loro confronti. Si sente già parlare di richieste di danni milionari da parte di aziende danneggiate e da parte del comparto agroalimentare per il deperimento di merce Il governo ob torto collo sicuramente prenderà provvedimenti atti a sanare questa situazione critica, ma è anche sicuro che qualsiasi provvedimento prenda, questo ricadrà pesantemente sull'utente finale, come è successo per la trattativa dei tassisti romani che si è conclusa con un incremento delle licenze, ma con un aumento del 18% delle tariffe. Niente di nuovo sotto il sole: qualsiasi aumento o sgravio fiscale ottenga la categoria, sarà ricaricato dal fisco sotto forma di tasse o dalla filiera sotto forma di aumento del prezzo finale del prodotto.
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#14 Messaggio da apsa »

daniele ha scritto:io avevo letto questo articolo

http://www.dnanews.it/schede.asp?ID=27487
Riporto il testo qui di seguito, Daniele, ok ?
Carmelino Scalise, presidente dell'Unione Autotrasportatori aderente alla CNA provinciale di Catanzaro, spiega le vere motivazioni alla base della protesta di questi giorni dei trasportatori che hanno recato non pochi disagi.

“Quando le rappresentanze sindacali dei lavoratori indicono gli scioperi per auto-ferrotranviari, per i controllori di volo, per i metalmeccanici, per gli edili, per tutte le altre categorie di lavoratori e del pubblico impiego, tutti gli ipocriti della politica capiscono e plaudono alle iniziative”.

“Arriva il fermo del trasporto vero – prosegue Scalise - quello fatto con i TIR e tutti inveiscono contro i camionisti e le imprese di trasporto. Stiamo parlando del trasporto merci. I cittadini si lamentano del caro benzina e che un pieno oggi co-sta 20 euro in più, i giornali ed i telegiornali fanno ampi servizi, invece per le a-ziende di trasporti che hanno subìto rincari del 50% ed oltre per i consumi e gli oneri di gestione delle aziende, guarda caso non interessa a nessuno. Parola d’ordine: le imprese di trasporto non sono assolutamente da ascoltare! Negli ul-timi anni questa categoria di padroncini o piccoli imprenditori è stata vessata dai governi, sia di destra che di sinistra e perché no, anche dai rappresentanti dell’industria che ancora oggi si fermano alla tutela dei produttori e della grande distribuzione senza che il loro presidente, pur traendo grossi benefici da questo settore per l’azienda che presiede, si sia minimamente pronunciato sulle difficoltà che stanno determinando il tracollo, il fallimento e la chiusura di migliaia di azien-de di trasporto ogni anno”.

“Il TG 24 la sera del 10 dicembre scorso – continua Scalise - che ha anticipato la notizia dello sciopero, ha ampiamente illustrato i disagi che lo sciopero sta crean-do ma non ha speso una parola sul perché dello sciopero. Chi poteva essere piu’ competente di quel tg ad illustrare le motivazioni con dati e cifre per un setto-re che rappresenta circa il 9% del pil nazionale. Avrebbe potuto dire, ad esem-pio, che il prezzo alla pompa del gasolio è arrivato ad 1,34 euro e che lo Stato non ha inteso sacrificare nemmeno 1 cent. Sull’accise, al contrario ci ha speculato sopra e continua a specularci ancora, avrebbe potuto dire che negli ultimi anni sono stati rinnovati i contratti collettivi nazionali dei lavoratori del settore per ben 4 volte con consistenti aumenti, avrebbe potuto dire che ogni anno sono aumentate le assicurazioni, avrebbe potuto dire che ogni anno è aumentato il pedaggio autostradale, avrebbe potuto dire che il costo di un’ora di officina è arrivato a 40 euro, avrebbe potuto dire che un Tir completo messo su strada costa 150.000 euro oltre IVA, avrebbe potuto dire del costo del denaro e dei tassi praticati dalle società di leasing e dalle banche e delle difficoltà con cui le stesse concedono il credito, avrebbe potuto dire degli obblighi previsti dal codice della strada e dei costi che sostengono le aziende per poter essere in regola”.

“Nessuno ha detto – continua Scalise - che gli autotrasportatori finalmente scio-perano perche’ di tutti gli aumenti dei costi che hanno subito non hanno potuto ribaltarne nemmeno una piccola parte sulle tariffe e tutte le aziende sono in grande ma grande difficolta’ e non riescono piu’ nemmeno a pareggiare i conti tra costi e ricavi. Le aziende che effettuano il trasporto di persone sono costante-mente foraggiate dallo stato e dalle regioni con l’erogazione di milioni di euro per il rinnovo del parco BUS ed oneri di gestione, il trasporto merci è stato sempre ed è ancora escluso da ogni tipo di provvedimento (vedi legge 488 o di credito d’imposta, e leggi regionali). Centinaia di milioni di euro sono stati spesi (sperpe-rati) per tentare di creare possibili posti di lavoro in tutti i settori (molto spesso con risultati disastrosi per investimenti dissennati) ma non si è speso un solo centesimo per cercare di tutelare e salvare un settore che ha un indotto importantissimo per l’economia nazionale e viene bistrattato e vessato dalle istituzioni in primis e dall’industria poi. Quando negli ultimi 3 tremendi anni le aziende hanno chiesto ai committenti di rimodulare le tariffe prendendo atto degli aumenti subiti, si sono sentiti rispondere…..”se non vi conviene lasciate pure il lavoro…..”. Nella vicina Francia un committente non si azzarderebbe mai a fare minacce e ricatti di questo genere e con questi toni e giammai a pagare quanto, quando e come vuole”.
“Tanto per dirne qualcuna – conclude Scalise - in Francia i committenti pagano inderogabilmente a 30 giorni data fattura e sulla fattura va esposto il consumo del gasolio con relativo adeguamento ad ogni movimento del prezzo. Di tutte queste cose di cui si poteva parlare e non si è parlato, i non addetti ai lavori, il cittadino comune che pur vive i disagi che lo sciopero crea, impreca e continua ad inveire contro ma continua a non capire del perché si stia verificando tutto que-sto. I signori del governo parlano solo di autostrade del mare e degli incentivi per chi ne usufruisce. Indubbiamente questo vale per la Sicilia ma per gli autotra-sportatori di Potenza o l’Aquila? Per gli autotrasportatori che sono lontani dai porti? Queste esternazioni e questa pubblicità confermano l’assoluta mancanza di volontà ad affrontare il problema che, invece, è serio e vitale per gli operatori del settore. Il Ministro è latitante, pensa solo a non fare il ponte sullo stretto ed a non porre un freno alle tariffe dei traghetti che aumentano 2 o 3 volte all’anno.
Ci sono in ballo interessi diversi? Un noto politico disse “….a pensar male si fa peccato, ma forse si ci azzecca…”


(DNA)
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#15 Messaggio da libra »

libra ha scritto:
daniele ha scritto:io avevo letto questo articolo

http://www.dnanews.it/schede.asp?ID=27487
uhm...il signor scalise si è dimenticato di dire che, lo scorso governo, ha varato una legge che si chiama "diritto unilaterale del fuel surcharge";
Consiste in un aumento a forfait del 3/4% a spedizione da applicare sulle fatture dei clienti, senza che questi possano contestare l'aggravio.

Ai più, questa addizionale, è nota solo perchè ci si è trovati a pagare un extra sul biglietto aereo.
aggiungo: il sig. Scalise, dimentica anche di dire che è stato instaurato un eco-bonus, che prevede grossissime riduzioni agli autocarri che decideranno la via mare per raggiungere le Isole;
Dimentica anche di dire che, da aun anno a questa parte, ha pressochè sollevato i trasportatori da ogni responsabilità circa lo smarrimento delle merci, adeguando i limiti di risarcimento della vettoriale da 6,20 euro al kg a 1 euro al kg...che trasformato in ridimensionamento dei costi di assicurazione quanto fa??? lo capite? se spedite un pacco di abbigliamento e questo viene perso, verrete risarciti di 5/6 euro...

ecco...io ci sono in mezzo ai trasporti...è in fondo il mio settore e parte del mio lavoro ma, bisogna essere obbiettivi.
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