Milano, asili pubblici aperti anche ai figli dei clandestini!!!
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Milano, asili pubblici aperti anche ai figli dei clandestini!!!
Un giudice boccia la nuova circolare comunale che permetteva di presentare la domanda d'iscrizione solo se in possesso del permesso di soggiorno. "E' discriminatorio" è stata la sua conclusione
Aveva suscitato molte polemiche la circolare del Comune di Milano che limitava l'iscrizione alle scuole materne ai soli figli di immigrati regolari. Una donna marocchina "clandestina" aveva presentato ricorso e ora la sua istanza è stata accolta. Un giudice della Prima sezione civile di Milano, Claudio Marangoni, ha contrastato la decisione dell'ente milanese. Ora la giovane potrà iscrivere la propria figlia alla materna.
Secondo il legale della donna, l'avvocato Livio Neri, è stato "riconosciuto il carattere discriminatorio della circolare nella parte contestata". In sostanza, il giudice Marangoni ha affermato il principio secondo cui un minore, in Italia, gode del diritto di rimanere sul territorio nazionale, con la conseguente possibilità di accedere a tutti i diritti di assistenza che ciò comporta, a prescindere dalla condizione di regolarità o irregolarità dei genitori. Definendo "discriminatorio" la parte della circolare del Comune che esclude minori, figli di irregolari, dall'iscrizione alle scuole materne, il giudice ha in sostanza ordinato al comune di rimuovere o riformulare quella parte del testo.
Non è sempre stato così. Fino all'anno scorso i figli di "clandestini" o di immigrati in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, venivano accettati "con riserva". Dal 15 gennaio invece sono entrate in vigore leggi molto più restrittive e solo chi è in possesso del permesso di soggiorno ha la possibilità di presentare la domanda.
La questione degli alunni stranieri in Italia è regolata da varie leggi, in particolare dal Decreto del presidente della Repubblica numero 394 del 1999 che stabilisce il diritto dei minori stranieri a entrare nel sistema educativo statale, quale che sia la condizione giuridica delle loro famiglie. Un diritto che diventa dovere da quando il minore entra nell'età dell'obbligo scolastico.
Che ne dite??? :cyclopsani:
Aveva suscitato molte polemiche la circolare del Comune di Milano che limitava l'iscrizione alle scuole materne ai soli figli di immigrati regolari. Una donna marocchina "clandestina" aveva presentato ricorso e ora la sua istanza è stata accolta. Un giudice della Prima sezione civile di Milano, Claudio Marangoni, ha contrastato la decisione dell'ente milanese. Ora la giovane potrà iscrivere la propria figlia alla materna.
Secondo il legale della donna, l'avvocato Livio Neri, è stato "riconosciuto il carattere discriminatorio della circolare nella parte contestata". In sostanza, il giudice Marangoni ha affermato il principio secondo cui un minore, in Italia, gode del diritto di rimanere sul territorio nazionale, con la conseguente possibilità di accedere a tutti i diritti di assistenza che ciò comporta, a prescindere dalla condizione di regolarità o irregolarità dei genitori. Definendo "discriminatorio" la parte della circolare del Comune che esclude minori, figli di irregolari, dall'iscrizione alle scuole materne, il giudice ha in sostanza ordinato al comune di rimuovere o riformulare quella parte del testo.
Non è sempre stato così. Fino all'anno scorso i figli di "clandestini" o di immigrati in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, venivano accettati "con riserva". Dal 15 gennaio invece sono entrate in vigore leggi molto più restrittive e solo chi è in possesso del permesso di soggiorno ha la possibilità di presentare la domanda.
La questione degli alunni stranieri in Italia è regolata da varie leggi, in particolare dal Decreto del presidente della Repubblica numero 394 del 1999 che stabilisce il diritto dei minori stranieri a entrare nel sistema educativo statale, quale che sia la condizione giuridica delle loro famiglie. Un diritto che diventa dovere da quando il minore entra nell'età dell'obbligo scolastico.
Che ne dite??? :cyclopsani:
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Senza permesso di soggiorno, l'extracomunitario è fuori dalla legalità. Per come la penso io, il problema non sussisterebbe, in quanto i clandestini una volta individuati, sarebbero accompagnati immediatamente al confine italiano o rimpatriati con urgenza.
Ultima modifica di Mr.Pik il 12/02/2008, 13:56, modificato 1 volta in totale.
ovviamente....libra ha scritto:Ovviamente, essendo figli di immigrati clandestini, quindi senza alcun reddito, non pagano nemmeno la retta.
Che bella l'Italia :cheers: :cheers: :cheers: :cheers: :cheers:
poi che succede???? asili pieni , e quindi l'italiano medio deve portare il proprio figlio in asilo privato... :cyclopsani:
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Ti quoto. Infatti non capisco il problema; un clandestino è da espellere, quindi nel momento in cui iscrive il figlio all'asilo, viene scoperto.Mr.Pik ha scritto:Senza permesso di soggiorno, l'extracomunitario è fuori dalla legalità. Per come la penso io, il problema non sussisterebbe, in quanto i clandestini una volta individuati, sarebbero accompagnati immediatamente al confine italiano o rimpatriati con urgenza.
Motivo per cui io penso che ci sia sotto dell'altro.
(detta meglio, ne avevo discusso con GTV, e siccome un mesetto fa l'articolo parlava sia di figli di clandestini che di figli di italiani che non pagano la retta, il mio sospetto è che in realtà la "sanatoria" riguardi proprio questi ultimi, ma, per non dirlo, si maschera tutto sotto i clandestini; ovviamente è solo un sospetto, ma io sono mooolto malizioso)
scusa ma non ho capito...cometa rossa ha scritto:Ti quoto. Infatti non capisco il problema; un clandestino è da espellere, quindi nel momento in cui iscrive il figlio all'asilo, viene scoperto.Mr.Pik ha scritto:Senza permesso di soggiorno, l'extracomunitario è fuori dalla legalità. Per come la penso io, il problema non sussisterebbe, in quanto i clandestini una volta individuati, sarebbero accompagnati immediatamente al confine italiano o rimpatriati con urgenza.
Motivo per cui io penso che ci sia sotto dell'altro.
(detta meglio, ne avevo discusso con GTV, e siccome un mesetto fa l'articolo parlava sia di figli di clandestini che di figli di italiani che non pagano la retta, il mio sospetto è che in realtà la "sanatoria" riguardi proprio questi ultimi, ma, per non dirlo, si maschera tutto sotto i clandestini; ovviamente è solo un sospetto, ma io sono mooolto malizioso)
tu accetti i figli di clandestini , per scovare gli italiani chi non pagano la retta?? che vuol dire???
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essendo un pochetto informato in materia, gli asili li pagano indistintamente italiani e stranieri (regolari) tranne:cometa rossa ha scritto:Ti quoto. Infatti non capisco il problema; un clandestino è da espellere, quindi nel momento in cui iscrive il figlio all'asilo, viene scoperto.Mr.Pik ha scritto:Senza permesso di soggiorno, l'extracomunitario è fuori dalla legalità. Per come la penso io, il problema non sussisterebbe, in quanto i clandestini una volta individuati, sarebbero accompagnati immediatamente al confine italiano o rimpatriati con urgenza.
Motivo per cui io penso che ci sia sotto dell'altro.
(detta meglio, ne avevo discusso con GTV, e siccome un mesetto fa l'articolo parlava sia di figli di clandestini che di figli di italiani che non pagano la retta, il mio sospetto è che in realtà la "sanatoria" riguardi proprio questi ultimi, ma, per non dirlo, si maschera tutto sotto i clandestini; ovviamente è solo un sospetto, ma io sono mooolto malizioso)
- extracomunitari senza cittadinanza italiana residenti in Italia da meno di XXX anni
- famiglie con reddito complessivo inferiore a xxx all'anno (reddito del nucleo familiare)
Quindi, gli italiani che non pagano le rette, o hanno falsificato i 730 (azz...quanti interisti) o godono di particolari benefici dal comune
Per quanto riguarda l'espulsione:
Dimenticate che, nei centri di prima accoglienza, ci sono clandestini con figli; i figli che vanno all'asilo, presumo siano figli di quest'ultimi; tra questi clandestini, ci sono ovviemente tanti clandestini che hanno chiesto asilo politico...e vista la velocità della burocrazia italiana, costoro si ritrovano ad essere clandestini per lunghi periodi.
Dimenticate che, nei centri di prima accoglienza, ci sono clandestini con figli; i figli che vanno all'asilo, presumo siano figli di quest'ultimi; tra questi clandestini, ci sono ovviemente tanti clandestini che hanno chiesto asilo politico...e vista la velocità della burocrazia italiana, costoro si ritrovano ad essere clandestini per lunghi periodi.
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No Kodak. ti spiego cosa intendo.
Ai tempi, ovvero 1-2 mesetti fa, era uscita sui quotidiani la polemica che gli asili milanesi che avevano rifiutato l'iscrizione per i figli degli immigrati clandestini e per i figli degli italiani che non avevano pagato le rette ( o non volevano pagarle). Il ministro si era opposto dicendo che (imho giustamente) le colpe dei padri non possono ricadere su dei bambini (ricordati questa frase per il resto del post)
Siccome un clandestino, con la Bossi Fini tuttora in vigore ( perchè mi sembra che non sia mai stata abrogata) se iscrive un figlio ad un asilo non è più un clandestino ma diventa un immigrato irregolare con tanto di recapito e passibile di arresto ed espulsione, il mio grosso sospetto è che i clandestini siano una scusa; in realtà si è sanata la posizione di tutti i i figli degli italiani che non pagavano la retta.
Ora, ricordandoti la frase che ti ho messo prima, prova a pensare se si fosse detto che i bambini italiani i cui genitori non pagano le rette hanno ugualmente diritto all'asilo. Chi pagherebbe ancora la retta, sapendo che se non la paga il figlio viene comunque iscritto di diritto?
Sono troppo malizioso?
Ai tempi, ovvero 1-2 mesetti fa, era uscita sui quotidiani la polemica che gli asili milanesi che avevano rifiutato l'iscrizione per i figli degli immigrati clandestini e per i figli degli italiani che non avevano pagato le rette ( o non volevano pagarle). Il ministro si era opposto dicendo che (imho giustamente) le colpe dei padri non possono ricadere su dei bambini (ricordati questa frase per il resto del post)
Siccome un clandestino, con la Bossi Fini tuttora in vigore ( perchè mi sembra che non sia mai stata abrogata) se iscrive un figlio ad un asilo non è più un clandestino ma diventa un immigrato irregolare con tanto di recapito e passibile di arresto ed espulsione, il mio grosso sospetto è che i clandestini siano una scusa; in realtà si è sanata la posizione di tutti i i figli degli italiani che non pagavano la retta.
Ora, ricordandoti la frase che ti ho messo prima, prova a pensare se si fosse detto che i bambini italiani i cui genitori non pagano le rette hanno ugualmente diritto all'asilo. Chi pagherebbe ancora la retta, sapendo che se non la paga il figlio viene comunque iscritto di diritto?
Sono troppo malizioso?
Zeru tituli
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Boh....a Bologna ce ne sono un paiocometa rossa ha scritto:Ma ci sono centri di accoglienza nel milanese?libra ha scritto:Per quanto riguarda l'espulsione:
Dimenticate che, nei centri di prima accoglienza, ci sono clandestini con figli; i figli che vanno all'asilo, presumo siano figli di quest'ultimi
Quoto entrambe i post di Libra, in particolare: Quindi, gli italiani che non pagano le rette, o hanno falsificato i 730 (azz...quanti interisti) o godono di particolari benefici dal comune.
Sia per le rette che per le iscrizioni: per fortuna se l'è sobbarcate tutte Paola, io ho solo visto di sfuggita le graduatorie....e mi sono, incazzato come una bestia!
Qui non mi pare ci siano iscritti figli di clandestini, almeno non ne sono a conoscenza, la crème è tutta italianissima...
Sia per le rette che per le iscrizioni: per fortuna se l'è sobbarcate tutte Paola, io ho solo visto di sfuggita le graduatorie....e mi sono, incazzato come una bestia!
Qui non mi pare ci siano iscritti figli di clandestini, almeno non ne sono a conoscenza, la crème è tutta italianissima...
Secondo me il problema non è sociale ma politico: il governo dimissionario, ha favorito in tutti i modi gli extracomunitari ed ha sempre avuto un occhio di riguardo per i clandestini, tollerando in buona parte la loro permanenza ed anche accorciando i tempi per l'acquisizione della nazionalità italiana, stimando di creare mediante la captatio benevolentiae un orticello di voti. Chiaramente agli occhi di questi individui, chiunque non li favorisce o crea degli ostacoli -vedi questione asili- gode di scarsa considerazione e nemmeno meritevole di consenso elettorale. L'enigma delle famose graduatorie, poi è un altro problema che incombe pesantemente....
Come al solito la chiave di lettura è sempre la solita: dietro lo scudo del sociale, ci sono spesso interessi politici.
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