AMARCORD dei motociclisti
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Parliamo di stupidate fatte con la moto ?
Una volta, dopo una delle poche nevicate serie che si sono verificate a roma, ho tentato di circolare in moto. Avendo una moto da enduro con pneumatici artigliati, volevo vedere "l'effetto che fa".
Per fortuna che la moto pesava solo 130 kg, perché a furia di rialzarla da terra feci una sudata che non vi dico.
:flower:
Una volta, dopo una delle poche nevicate serie che si sono verificate a roma, ho tentato di circolare in moto. Avendo una moto da enduro con pneumatici artigliati, volevo vedere "l'effetto che fa".
Per fortuna che la moto pesava solo 130 kg, perché a furia di rialzarla da terra feci una sudata che non vi dico.
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A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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Qui da noi, come puoi immaginare, ogni giorno c'é pieno, ingorghi di auto blu, SUV corazzati, carovane di Thesis o A8... ormai non ci facciamo neanche più caso, i lampeggianti blu e le sirene fanno parte dell'arredo urbano... :flower:
Le moto da enduro servono per poter agevolmente scavallare sui cordoli e transitare attraverso le corsie... :faroah:
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Monza, v.le libertà (per chi conosce monza) semaforo rosso, io col mio vecchio elefant 750, a fianco a me una ferrari 308 (quella di magnum), appena scatta il giallo dall'altra parte questo inizia a sgasare..... io ero giovIne e spavaldo.... faccio altrettanto; scatta il verde questo fermo a ruote fumanti, io a momenti mi ribalto...... pero' sono arrivato per primo al semaforo successivo (compresa una curva)...... caXXate da non fare.... ma ognitanto...............una lezioncina serve :angel4:apsa ha scritto:Parliamo di stupidate fatte con la moto ?
Ah beh, l'Elefant 750 era all'epoca la più potente fra gli enduro, se non sbaglio... aveva tantissssssima birra!
Ihihih! Mi ricorda un episodio similare, con l'honda XL 500R... non mi sono cappottato, ma ho fatto un centinaio di metri sul posteriore, e quando mi sono accorto che stavo iniziando una "vite orizzontale" invede si proseguire dritto ho inmboccato la svolta a sinistra del successivo incrocio.
Peccato che dovevo andare dritto... ahahahahahahahahahahah!!!! :flower:
Ihihih! Mi ricorda un episodio similare, con l'honda XL 500R... non mi sono cappottato, ma ho fatto un centinaio di metri sul posteriore, e quando mi sono accorto che stavo iniziando una "vite orizzontale" invede si proseguire dritto ho inmboccato la svolta a sinistra del successivo incrocio.
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Elefant 750 LE (1987)apsa ha scritto:Ah beh, l'Elefant 750 era all'epoca la più potente fra gli enduro, se non sbaglio... aveva tantissssssima birra!

aveva 52 cv (alla ruota) motore ducati a carburatori bing..... leggera e scattante come una cavalletta (in due impossibile partire tenendo la ruota a terra......ahh.... che tempi).
La spezzai contro una fiesta (proprio moto spezzata in due), poi feci una parentesi con una Suzuki DR Big 750 (monocilindrica) e poi tornai ad un altro elefant, sempre 750 ma del 98
Io decisamente meno giovane mi ricordo di quando andava il motto: Scegliete la vostra tuta di pelle del colore che preferite, purchè sia il nero. La ho ancora appesa nell'armadio, ma credo che per farci entrare la pancia abbia bisogno del calzascarpe.
Erano decisamente altri tempi, il casco era considerato un optional dei timorosi, l'abbigliamento un minimo tecnico un surplus, le strade erano meno trafficate, molti meno limiti di velocità e niente autovelox. Se sono sopravvisuto il merito và al soprasella ed a qualche Santo cui dovrò pagare un qualche barile di birra quando (il più tardi possibile) lo raggiungerò.
stefano
Erano decisamente altri tempi, il casco era considerato un optional dei timorosi, l'abbigliamento un minimo tecnico un surplus, le strade erano meno trafficate, molti meno limiti di velocità e niente autovelox. Se sono sopravvisuto il merito và al soprasella ed a qualche Santo cui dovrò pagare un qualche barile di birra quando (il più tardi possibile) lo raggiungerò.
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Amo la birra: il Creatore mi ha fornito di uno stomaco, non di una piscina.
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c'è un detto:bitto ha scritto:anche io ho avuto una simpatica disavventura su due ruote motorizzate.
e da quel giorno, avendo esaurito il bonus con il destino, mi sono sempre mosso con 4.
"i motociclisti si dividono in due categorie:
quelli che son già caduti
e quelli che devono ancora cadere"
l'importante è che dalla prima categoria si riesca ad uscirne in piedi.
Io ebbi un incidente nel '99 andando a cozzare contro una fiesta che faceva inversione a U, per foruna me la cavai "solo" con una lussazione alla spalla, meno bene ando' alla moto che dovetti buttare :sad10:
io il contrario: il motorino (un sì originale) non si graffiò nemmeno.Gladiatore ha scritto:c'è un detto:bitto ha scritto:anche io ho avuto una simpatica disavventura su due ruote motorizzate.
e da quel giorno, avendo esaurito il bonus con il destino, mi sono sempre mosso con 4.
"i motociclisti si dividono in due categorie:
quelli che son già caduti
e quelli che devono ancora cadere"
l'importante è che dalla prima categoria si riesca ad uscirne in piedi.
Io ebbi un incidente nel '99 andando a cozzare contro una fiesta che faceva inversione a U, per foruna me la cavai "solo" con una lussazione alla spalla, meno bene ando' alla moto che dovetti buttare :sad10:
io un po' di più: gli acciacchi mi sono passati dopo 6 mesi...
ma d'altronde da pirla, ero senza casco.
Del maiale non si butta via nulla...
Della maiala si tiene solo il numero del cellulare!
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ti diro'.... ho fatto in tempo a "godermi" un'estate con il 125 senza casco, a pensarci adesso di fare anche solo 10 metri senza mi vengono i brividi...steolib ha scritto:Erano decisamente altri tempi, il casco era considerato un optional dei timorosi, l'abbigliamento un minimo tecnico un surplus
poi son passato alla "moto grossa"... solo con il casco, dopo il botto... ho iniziato a capire che l'abbigliamento tecnico e le protezioni fanno la differenza... oggi non riesco piu' a guidare senza "ALMENO" stivali, ginocchiere, paraschiena, giubbotto tecnico, guanti e casco..... anche quando ci sono 40 gradi :violent2:
Io avevo questa....ahhhh che belle le strade di campagna e la spiaggia;

Mi ricordo una volta, caricai dietro mio zio - quintalino abbondante - andavamo su per una salita ripidissima...finchè andavamo, tutto ok ma, ad un certo punto mi sono dovuto fermare per non salire su un'auto che mi precedeva; ripartire in piena salita non è stato un dramma...anzi...il problema veniva quando davo gas per cambiare marcia...la moto impennava di brutto; c'ho messo una settimana a far quella salita :flower: :flower:

Mi ricordo una volta, caricai dietro mio zio - quintalino abbondante - andavamo su per una salita ripidissima...finchè andavamo, tutto ok ma, ad un certo punto mi sono dovuto fermare per non salire su un'auto che mi precedeva; ripartire in piena salita non è stato un dramma...anzi...il problema veniva quando davo gas per cambiare marcia...la moto impennava di brutto; c'ho messo una settimana a far quella salita :flower: :flower:
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Ho avuto la fortuna di diventare motociclista quasi trentenne, per cui alla moto seguirono immediatamente casco e tuta. Il sedere per terra lo ho messo una sola volta in 18 anni, per una scivolata in un tornante a 30 all'ora, senza danni al mezzo (un Morini 350) che praticamente si appoggiò delicatamente a terra sulla pedana sinistra, una grattugiatina alla tuta e lividone alla natica, risolto in pochi giorni. Ho però ancora presente che mentre stavo cadendo il cervello mi autotranquillizzava: hai il casco (ben allacciato), la tuta, stavi andando piano, nessuna macchina davanti o dietro, quindi ....Gladiatore ha scritto:ti diro'.... ho fatto in tempo a "godermi" un'estate con il 125 senza casco, a pensarci adesso di fare anche solo 10 metri senza mi vengono i brividi...steolib ha scritto:Erano decisamente altri tempi, il casco era considerato un optional dei timorosi, l'abbigliamento un minimo tecnico un surplus
poi son passato alla "moto grossa"... solo con il casco, dopo il botto... ho iniziato a capire che l'abbigliamento tecnico e le protezioni fanno la differenza... oggi non riesco piu' a guidare senza "ALMENO" stivali, ginocchiere, paraschiena, giubbotto tecnico, guanti e casco..... anche quando ci sono 40 gradi :violent2:
La barba bianca invece l'ho fatta quando sottovalutando una curva a destra (in realtà era anche quello un tornante) ne uscii sparato (70-80 km/h) completamente contromano e schivai l'auto che veniva in senso contrario rasentandole la fiancata destra. Casco e tuta in quel caso sarebbero serviti solo a contenere il puzzle dei miei ossicini.
stefano
Amo la birra: il Creatore mi ha fornito di uno stomaco, non di una piscina.
Ehi ragazzi... mi é venuto in mente un episodio in cui per puro MIRACOLO non mi fotocopiai - moto e tutto - contro uno che faceva inversione ad U.
Percorrevo l'Appia, in direzione di Albano; ad un certo punto, passato l'aeroporto di Ciampino (famosa località, nota per essere la pineta più piccola del mondo) c'é un dosso, piuttosto grande, per superare una linea ferroviaria.
All'epoca viaggiavo col Guzzi V65 Lario, che pur non essendo certo una giapponese, "pompava" abbastanza lo stesso.
Percorrevo il dosso, nel tratto in salita, e sulla mia corsìa non c'era nessuno.
Sulla corsìa opposta, un bell'incolonnamento da "rientro di domenica sera" (era già notte) , corsìe separate da una bellissima bianchissima doppia striscia continua...
Arrivando in prossimità del dosso, non so cosa, non so perché, ma "qualcuno" mi ha costretto a ruotare il polso destro a chiudere il gas (anulare e mignolo sinistro sulla leva del freno anteriore) e improvvisamente mi trovo una macchina blu scuro, che facendo inversione ad U aveva invaso la mia corsìa, appena dopo il dosso.
Scena da "guerre stellari": luci delle auto ferme sulla corsìa opposta, abbagliato, intravedo una "cosa scura" proprio davanti a me...
Ho fatto il pelo al suo paraurti posteriore e alle fiancate delle auto ferme sulla corsia opposta, e sono passato, senza toccare né questo né quelli!
Sono riuscito a fermarmi circa 80 metri più avanti, sono tornato indietro e ho detto tutto quello che dovevo dire al tipo, che era più pallido di me.
Mi sono dovuto fermare qualche minuto a fumarmi una sigaretta, l'adrenalina mi faceva saltellare da non riuscire a tenere il manubrio...
Gli altri automobilisti, vista la scena, sono stati molto solidali con me: volevano linciare il deficiente....
Bei ricordi !
:flower:
Percorrevo l'Appia, in direzione di Albano; ad un certo punto, passato l'aeroporto di Ciampino (famosa località, nota per essere la pineta più piccola del mondo) c'é un dosso, piuttosto grande, per superare una linea ferroviaria.
All'epoca viaggiavo col Guzzi V65 Lario, che pur non essendo certo una giapponese, "pompava" abbastanza lo stesso.
Percorrevo il dosso, nel tratto in salita, e sulla mia corsìa non c'era nessuno.
Sulla corsìa opposta, un bell'incolonnamento da "rientro di domenica sera" (era già notte) , corsìe separate da una bellissima bianchissima doppia striscia continua...
Arrivando in prossimità del dosso, non so cosa, non so perché, ma "qualcuno" mi ha costretto a ruotare il polso destro a chiudere il gas (anulare e mignolo sinistro sulla leva del freno anteriore) e improvvisamente mi trovo una macchina blu scuro, che facendo inversione ad U aveva invaso la mia corsìa, appena dopo il dosso.
Scena da "guerre stellari": luci delle auto ferme sulla corsìa opposta, abbagliato, intravedo una "cosa scura" proprio davanti a me...
Ho fatto il pelo al suo paraurti posteriore e alle fiancate delle auto ferme sulla corsia opposta, e sono passato, senza toccare né questo né quelli!
Sono riuscito a fermarmi circa 80 metri più avanti, sono tornato indietro e ho detto tutto quello che dovevo dire al tipo, che era più pallido di me.
Mi sono dovuto fermare qualche minuto a fumarmi una sigaretta, l'adrenalina mi faceva saltellare da non riuscire a tenere il manubrio...
Gli altri automobilisti, vista la scena, sono stati molto solidali con me: volevano linciare il deficiente....
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