Tasse bizzarre dietro il caro prezzi di benzina e bollette!!!!
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Tasse bizzarre dietro il caro prezzi di benzina e bollette!!!!
Guerre, calamità e crisi internazionali. Ecco come lievitano le bollette
Un pieno di benzina va a saldare i debiti della campagna d'Etiopia del '36. Il prezzo dell'energia elettrica comprende ancora oggi i costi dello smaltimento delle centrali nucleari chiuse nel 1987
Pagare oggi per quanto è stato speso oltre 70 anni fa. Non piacerebbe a nessuno. Eppure, anche se pochi ne sono consapevoli, il salasso che colpisce gli italiani a ogni pieno di benzina è in parte dovuto al finanziamento della guerra d’Etiopia. Stiamo parlando del lontano 1935. Una data da ricordare al prossimo, costosissimo rifornimento di carburante.
Non è l’unica bizzarria che nascondono i prezzi dei prodotti italiani dell’energia.
Partiamo dai carburanti. Nel corso degli anni si sono andate a sommare le seguenti accise:
- 1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
- 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
- 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
- 10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
- 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
- 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
- 75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
- 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
- 22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
- 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
Anni e anni di storia, crisi internazionali e calamità naturali, riunite in un’imposta. Nulla di grave se non fosse che, in ultima analisi, il 55% del prezzo di un litro di “verde” e il 45% di quello del gasolio finisce in tasse. In altre parole, per ogni euro speso in benzina senza piombo, 55 centesimi non entrano nel serbatoio ma finiscono nelle casse dello Stato.
Con il gas le cose non vanno molto meglio. Poniamo caso che una famiglia, con consumi inferiori ai 200mila metri cubi all’anno, si veda recapitare una bolletta da 100 euro. È bene che sappia che solo 37 euro servono a coprire il costo della materia prima utilizzata, ovvero il gas. Tutto il resto serve a remunerare la filiera distributiva. Ovviamente, all’aumento dei prezzi delle materie prime – come gas e petrolio – si accompagna, in proporzione, quello delle imposte.
Nel caso dell’energia elettrica, le decisioni passate incidono ancora più pesantemente sulle tariffe attuali. L’8,2% di quanto pagato è legato a “oneri di sistema”. Mentre si parla di rilancio del nucleare, quanti italiani sono consapevoli di pagare bimestralmente i costi dello smaltimento delle vecchie centrali chiuse con il referendum del 1987? Se controllate bene le voci di spesa li troverete: sono nascosti all’ambigua voce “componente A2”. Entro il 2024, l’anno della bonifica dell’ultimo sito, gli italiani avranno versato più o meno inconsapevolmente 12 miliardi di euro; in vecchie lire, fanno un bel po’ di zeri: ben 12.
Ma non è l’unica “bizzarria” nascosta nella bolletta dell’elettricità. La “componente A3” copre i costi per il finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate. Peccato che l’energia venduta al gestore del sistema elettrico sia solo formalmente prodotta con fonti “pulite”. In linea di massima si tratta delle classiche – e inquinanti – fonti fossili. Però l’operazione consentirà di racimolare altri 12 miliardi di euro.
Alla voce “A4”, ufficialmente “costi per il finanziamento dei regimi tariffari speciali”, troviamo le agevolazioni riconosciute ad alcuni soggetti, come le ex acciaierie di Terni, la Alcoa per gli stabilimenti di Porto Vesme e Fusina e le Ferrovie dello Stato come risanamento per le centrali idroelettriche trasferite senza indennizzo all’Enel al momento della nazionalizzazione.
In bolletta si trovano poi le componenti MCT, ovvero il “corrispettivo a copertura del Finanziamento delle misure di compensazione territoriale per lo smantellamento delle centrali nucleari”: in parole povere, le sovvenzioni garantite ai comuni che ospitato depositi di scorie radioattive.
Dulcis in fundo, ogni anno sugli “oneri di sistema”, che potrebbero essere assimilabili a elementi fiscali, gli italiani pagano anche le tasse. Circa 700 milioni di euro all’anno. Oltre al danno, la beffa.
:cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani: :cyclopsani:
Un pieno di benzina va a saldare i debiti della campagna d'Etiopia del '36. Il prezzo dell'energia elettrica comprende ancora oggi i costi dello smaltimento delle centrali nucleari chiuse nel 1987
Pagare oggi per quanto è stato speso oltre 70 anni fa. Non piacerebbe a nessuno. Eppure, anche se pochi ne sono consapevoli, il salasso che colpisce gli italiani a ogni pieno di benzina è in parte dovuto al finanziamento della guerra d’Etiopia. Stiamo parlando del lontano 1935. Una data da ricordare al prossimo, costosissimo rifornimento di carburante.
Non è l’unica bizzarria che nascondono i prezzi dei prodotti italiani dell’energia.
Partiamo dai carburanti. Nel corso degli anni si sono andate a sommare le seguenti accise:
- 1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
- 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
- 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
- 10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
- 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
- 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
- 75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
- 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
- 22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
- 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
Anni e anni di storia, crisi internazionali e calamità naturali, riunite in un’imposta. Nulla di grave se non fosse che, in ultima analisi, il 55% del prezzo di un litro di “verde” e il 45% di quello del gasolio finisce in tasse. In altre parole, per ogni euro speso in benzina senza piombo, 55 centesimi non entrano nel serbatoio ma finiscono nelle casse dello Stato.
Con il gas le cose non vanno molto meglio. Poniamo caso che una famiglia, con consumi inferiori ai 200mila metri cubi all’anno, si veda recapitare una bolletta da 100 euro. È bene che sappia che solo 37 euro servono a coprire il costo della materia prima utilizzata, ovvero il gas. Tutto il resto serve a remunerare la filiera distributiva. Ovviamente, all’aumento dei prezzi delle materie prime – come gas e petrolio – si accompagna, in proporzione, quello delle imposte.
Nel caso dell’energia elettrica, le decisioni passate incidono ancora più pesantemente sulle tariffe attuali. L’8,2% di quanto pagato è legato a “oneri di sistema”. Mentre si parla di rilancio del nucleare, quanti italiani sono consapevoli di pagare bimestralmente i costi dello smaltimento delle vecchie centrali chiuse con il referendum del 1987? Se controllate bene le voci di spesa li troverete: sono nascosti all’ambigua voce “componente A2”. Entro il 2024, l’anno della bonifica dell’ultimo sito, gli italiani avranno versato più o meno inconsapevolmente 12 miliardi di euro; in vecchie lire, fanno un bel po’ di zeri: ben 12.
Ma non è l’unica “bizzarria” nascosta nella bolletta dell’elettricità. La “componente A3” copre i costi per il finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate. Peccato che l’energia venduta al gestore del sistema elettrico sia solo formalmente prodotta con fonti “pulite”. In linea di massima si tratta delle classiche – e inquinanti – fonti fossili. Però l’operazione consentirà di racimolare altri 12 miliardi di euro.
Alla voce “A4”, ufficialmente “costi per il finanziamento dei regimi tariffari speciali”, troviamo le agevolazioni riconosciute ad alcuni soggetti, come le ex acciaierie di Terni, la Alcoa per gli stabilimenti di Porto Vesme e Fusina e le Ferrovie dello Stato come risanamento per le centrali idroelettriche trasferite senza indennizzo all’Enel al momento della nazionalizzazione.
In bolletta si trovano poi le componenti MCT, ovvero il “corrispettivo a copertura del Finanziamento delle misure di compensazione territoriale per lo smantellamento delle centrali nucleari”: in parole povere, le sovvenzioni garantite ai comuni che ospitato depositi di scorie radioattive.
Dulcis in fundo, ogni anno sugli “oneri di sistema”, che potrebbero essere assimilabili a elementi fiscali, gli italiani pagano anche le tasse. Circa 700 milioni di euro all’anno. Oltre al danno, la beffa.
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Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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Infatti mi fa incacchiare quando si dice che si paga troppo la corrente perchè non si ha il nucleare; in realtà la si paga tanto anche per le tasse nascoste, non perchè ( o non solo) per la mancanza delle centrali nucleari
Mi fa incacchiare quando si dice che il prezzo dei carburanti è dovuto alla rete da ristrutturare e non liberalizzata, e non a la miriade di una tantum fuori dal mondo.
Mi fa incacchiare quando ci prendono per il didietro. Fosse per me, nuclearizzerei il parlamento ed il senato, già da stasera.
Mi fa incacchiare quando si dice che il prezzo dei carburanti è dovuto alla rete da ristrutturare e non liberalizzata, e non a la miriade di una tantum fuori dal mondo.
Mi fa incacchiare quando ci prendono per il didietro. Fosse per me, nuclearizzerei il parlamento ed il senato, già da stasera.
Zeru tituli
almeno , si produce un pò di energia elettrica!!!! vedi che questi parlamentari a qualcosa possono servire??? :flower:cometa rossa ha scritto:...........
Fosse per me, nuclearizzerei il parlamento ed il senato, già da stasera.
Nella vita ci vuole culo, o ce l’hai o te lo fanno!!!
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facciamo dopo le 20.30, per favore ? :flower:kodak ha scritto:almeno , si produce un pò di energia elettrica!!!! vedi che questi parlamentari a qualcosa possono servire??? :flower:cometa rossa ha scritto:...........
Fosse per me, nuclearizzerei il parlamento ed il senato, già da stasera.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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Andrea
Re: Tasse bizzarre dietro il caro prezzi di benzina e bollette!!!!
200 MILA METRI CUBI ?kodak ha scritto:....
Poniamo caso che una famiglia, con consumi inferiori ai 200mila metri cubi all’anno, si veda recapitare una bolletta da 100 euro.
....
Questo é un refuso, dai! 200 mila metri cubi non é un consumo da famiglia...
Il Metano da riscaldamento dovrebbe costare 0,640 €/m³
Se moltiplichiamo per "meno di 200.000 metri cubi", diciamo 150.000 metri cubi... sarebbero 90.000 euro.... stiamo scherzando ?
Quella cifra di gas la paga la centrale termica di un condominio da 500 appartamenti.... :cyclopsani:
Poi la gran parte dei contatori é a cinque cifre, vale a dire il "giro contatore" avviene a 100.000 mc (99.999) e da che io ricordi, il mio contatore non riparte da zero da un bel pezzo....
100 euro equivalgono all'incirca a 156 (156,25) metri cubi di gas metano!
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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Andrea
Allora gli svizzeri hanno stoppato il programma nucleare...semplicemente perchè non riescono ad assicurare le centrali. I tedeschi, per quanto curcchi, non sono del tutto scemi, stopperanno anche loro, la materia prima comincia a scarseggiare parecchio e probabilmente arriverà a costare come l'oro...cometa rossa ha scritto:Infatti mi fa incacchiare quando si dice che si paga troppo la corrente perchè non si ha il nucleare; in realtà la si paga tanto anche per le tasse nascoste, non perchè ( o non solo) per la mancanza delle centrali nucleari
Mi fa incacchiare quando si dice che il prezzo dei carburanti è dovuto alla rete da ristrutturare e non liberalizzata, e non a la miriade di una tantum fuori dal mondo.
Mi fa incacchiare quando ci prendono per il didietro. Fosse per me, nuclearizzerei il parlamento ed il senato, già da stasera.
Gli unici che si ostinano sono i francesi, ma le loro centrali vanno avanti con il materiale di recupero degli ordigni nucleari ex-sovietici smantellati.
A parte gli iraniani, e per scopi ancora del tutto da chiarire, nel resto del mondo i fans del nucleare sono sempre meno, è giusto che noi si vada un po' controccorrente, o no?
ENERGIA:GB; CON 4000 NUOVE TURBINE EOLICHE SI PUNTA SU VENTO
(ANSA) - LONDRA, 23 GIU - Una nuova turbina eolica ogni giorno per 12 anni. Tante ne vuole costruire il governo britannico per centrare gli obiettivi europei che vorrebbero, entro il 2020, il 15% dell'energia domestica prodotta grazie alle rinnovabili. In totale, quindi, il Regno Unito andrebbe a costruire 4000 nuove turbine 'terrestri' da aggiungersi alle 2000 che gia' possiede.
http://www.ansa.it/ecoenergia/notizie/r ... 78341.html
Re: Tasse bizzarre dietro il caro prezzi di benzina e bollette!!!!
Avranno considerato anche le scoregge? :flower:apsa ha scritto:200 MILA METRI CUBI ?kodak ha scritto:....
Poniamo caso che una famiglia, con consumi inferiori ai 200mila metri cubi all’anno, si veda recapitare una bolletta da 100 euro.
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Questo é un refuso, dai! 200 mila metri cubi non é un consumo da famiglia...
Il Metano da riscaldamento dovrebbe costare 0,640 €/m³
Se moltiplichiamo per "meno di 200.000 metri cubi", diciamo 150.000 metri cubi... sarebbero 90.000 euro.... stiamo scherzando ?
Quella cifra di gas la paga la centrale termica di un condominio da 500 appartamenti.... :cyclopsani:
Poi la gran parte dei contatori é a cinque cifre, vale a dire il "giro contatore" avviene a 100.000 mc (99.999) e da che io ricordi, il mio contatore non riparte da zero da un bel pezzo....
100 euro equivalgono all'incirca a 156 (156,25) metri cubi di gas metano!
Si, si, lo dicevo subito, dev'essere un banale refusokodak ha scritto:avranno sbagliato a digitare la cifra , mettendo qualche 0 in più!!!!!
Comunque, che le tasse appioppate al prezzo deei carburanti si portino dietro rincari affibbiati sessata o settanta anni fa, é una cosa da vomitare, davvero!
Mi sono sempre sentito abbondantemente "perculato" ogni volta che se ne parlava, ma la cosa che mi fa più vorticare certe appendici, é che il fatto viene più o meno frequentemente evidenziato, ed ogni volta....
.... non succede nulla ! :whax:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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Re: Tasse bizzarre dietro il caro prezzi di benzina e bollette!!!!
Paolo66 ha scritto:[
Avranno considerato anche le scoregge? :flower:

Re: Tasse bizzarre dietro il caro prezzi di benzina e bollette!!!!
Ammàzza, e che razza di flatulenze può produrre, una famiglia ? :faroah:Paolo66 ha scritto:Avranno considerato anche le scoregge? :flower:apsa ha scritto:200 MILA METRI CUBI ?kodak ha scritto:....
Poniamo caso che una famiglia, con consumi inferiori ai 200mila metri cubi all’anno, si veda recapitare una bolletta da 100 euro.
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Questo é un refuso, dai! 200 mila metri cubi non é un consumo da famiglia...
100 euro equivalgono all'incirca a 156 (156,25) metri cubi di gas metano!
Domanda retorica, la mia, non scendiamo nel dettaglio eh! :flower:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
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