Internet in uffico

[Mr.Pik]

Dal Corriere della Sera

Internet in ufficio? Per il capo è una perdita di tempo. Due datori di lavoro su tre limitano l'accesso alla rete dei propri dipendenti.
Trascorrere il tempo online, a navigare, è tempo sprecato. La pensa così la maggior parte dei titolari d'azienda britannici, che non esitano a limitare l'accesso alla rete per ostacolare l'attività dei propri impiegati all'interno del cyberspazio.


"WEB INUTILE – Lo rivela uno studio condotto nel Regno Unito tra mille dipendenti sotto i 35 anni, da cui emerge che il 65 per cento delle organizzazioni monitorano l'utilizzo di internet da parte dei dipendenti e rendono inaccessibili i siti considerati non rilevanti per l'attività lavorativa. Il dato sale all'86 per cento quando si tratta di amministrazioni locali e addirittura all'88 per cento nel caso della polizia. La ricerca – promossa dall'osservatorio Chartered Management Institute in collaborazione con Ordnance Survey – mette infine in luce che solo un esiguo 18 per cento dei titolari si limita a chiedere ai propri dipendenti di navigare in rete solo in specifiche fasce orarie.
GAP GENERAZIONALE – Tutta colpa della differenza di età – e di mentalità – tra chi dirige e chi sta alla scrivania. I dipendenti dell'era del web 2.0 ne sono convinti: i manager più anziani hanno spesso una visione retrograda di Internet e della tecnologia, considerati solo uno svago per perditempo, e non si rendono conto di quanto possano invece essere utili al fine del business. Atteggiamento, questo, che vale ai boss l'appellativo di «dinosauri», e che rallenta notevolmente la diffusione delle nuove tecnologie."

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Mi hanno raccontato che quando è arrivata Internet nel mio ufficio che si occupava di trasmissione dati e telefonia, un giorno il Grande Capo portò in visita alcuni colleghi di altre Filiali per fargli vedere le novità fra cui Internet stessa. Dopo averne illustrato i metodi, chiese ad un collega di mostrare i collegamenti della giornata e grande fu il suo imbarazzo quando constatò che il sito più visitato era stato quello di Playboy! :flower: :flower:

[apsa]

Dal Corriere della Sera

Internet in ufficio? Per il capo è una perdita di tempo. Due datori di lavoro su tre limitano l'accesso alla rete dei propri dipendenti.
Trascorrere il tempo online, a navigare, è tempo sprecato. La pensa così la maggior parte dei titolari d'azienda britannici, che non esitano a limitare l'accesso alla rete per ostacolare l'attività dei propri impiegati all'interno del cyberspazio.

Come gli si può dare torto ? :flower:
A parte alcuni casi specifici, nella maggior parte dei casi la navigazione non solo non é produttiva per le aziende, ma é dannosa.

"WEB INUTILE – Lo rivela uno studio condotto nel Regno Unito tra mille dipendenti sotto i 35 anni, da cui emerge che il 65 per cento delle organizzazioni monitorano l'utilizzo di internet da parte dei dipendenti e rendono inaccessibili i siti considerati non rilevanti per l'attività lavorativa. Il dato sale all'86 per cento quando si tratta di amministrazioni locali e addirittura all'88 per cento nel caso della polizia. La ricerca – promossa dall'osservatorio Chartered Management Institute in collaborazione con Ordnance Survey – mette infine in luce che solo un esiguo 18 per cento dei titolari si limita a chiedere ai propri dipendenti di navigare in rete solo in specifiche fasce orarie.

A dirla tutta, ci sono un sacco di siti web che non servono a niente; ce ne sono viceversa alcuni, pochi, che si rivelano costantemente utili, e in qualche modo sono quasi diventati indispensabili.

GAP GENERAZIONALE – Tutta colpa della differenza di età – e di mentalità – tra chi dirige e chi sta alla scrivania. I dipendenti dell'era del web 2.0 ne sono convinti: i manager più anziani hanno spesso una visione retrograda di Internet e della tecnologia, considerati solo uno svago per perditempo, e non si rendono conto di quanto possano invece essere utili al fine del business. Atteggiamento, questo, che vale ai boss l'appellativo di «dinosauri», e che rallenta notevolmente la diffusione delle nuove tecnologie."

E' davvero difficile fare distinzione fra "strumenti utili" e "perdite di tempo"; spesso e volentieri per ottenere informazioni davvero risolutive si deve disporre di molto tempo, per cercare nel dettaglio il caso specifico che si attaglia all'esigenza del momento.

Mi hanno raccontato che quando è arrivata Internet nel mio ufficio che si occupava di trasmissione dati e telefonia, un giorno il Grande Capo portò in visita alcuni colleghi di altre Filiali per fargli vedere le novità fra cui Internet stessa. Dopo averne illustrato i metodi, chiese ad un collega di mostrare i collegamenti della giornata e grande fu il suo imbarazzo quando constatò che il sito più visitato era stato quello di Playboy! :flower: :flower:

Non fatico a crederlo :flower:

[Greeneyes]

Il titolare dell'agenzia dove lavoro deve rimettere internet... l'aveva tolto xkè le 2 persone precedenti che ci lavoravano, spesso e volentieri erano su siti porno!!! :flower:

[kodak]

che stronzata....
Oggi internet è un ottimo strumento di lavoro... tante e tante info le riesci proprio a recuperarle ricercando info sul web.. se questo per qualche motivo viene chiuso / limitato allora il suo scopo viene anch'esso limitato.
Certo che se poi il lavoratore se ne approfitta , visitando siti porno etc , allora il discorso cambia.....
Ma chiudere in partenza è veramente una grandissima stronzata!!!! :colors:

[Greeneyes]

che stronzata....
Oggi internet è un ottimo strumento di lavoro... tante e tante info le riesci proprio a recuperarle ricercando info sul web.. se questo per qualche motivo viene chiuso / limitato allora il suo scopo viene anch'esso limitato.
Certo che se poi il lavoratore se ne approfitta , visitando siti porno etc , allora il discorso cambia.....
Ma chiudere in partenza è veramente una grandissima stronzata!!!! :colors:

Quotone!!! :cheers:

[libra]

Quà si sta minando la sopravvivenza dei forum

[apsa]

Quà si sta minando la sopravvivenza dei forum

Se poi ci mettiamo "per il buon peso" la proposta di registrare e responsabilizzare (o per meglio dire: criminalizzare) i responsabili dei "blog" (non citando anche i forum) ecco che la situazione si fa davvero, ma davvero brutta :cyclopsani: