Eluana
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Eluana
Non voglio entrare nel merito all'assenso o meno alle richieste dei genitori di Eluana, poichè tutte le opinioni sono valide in base alla propria coscienza civile o religiosa, ma, visto che la Corte europea ha respinto, giudicandolo "irricevibile", il ricorso presentato da diverse associazione contro la sentenza della Corte d'appello di Milano e che questa triste storia pare arrivata al capolinea, vorrei fare una riflessione: è umano staccare il sondino, privarla del nutrimento e prolungare l'agonia per una decina di giorni, oppure sarebbe più opportuno procedere con umana pietà ad interrompere questa vita tormentata con un intervento risolutivo della durata di pochi secondi? Questo procedimento si fa anche con gli animali per non farli soffrire inutilmente e non si può fare con un essere umano che soffre da 17 anni?
La seconda che hai detto . . .
mi sorprende l'ipocrisia dell'uomo certe volte . .
e qui chiudo perche rischio di diventare blasfemo contro le varie istituzioni (quasi tutte)
ALe :-(
mi sorprende l'ipocrisia dell'uomo certe volte . .
e qui chiudo perche rischio di diventare blasfemo contro le varie istituzioni (quasi tutte)
ALe :-(
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La mia passione per il MotoGp è superata
solo dalla mia pigrizia nel programmare il
videoregistratore . . .
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La mia passione per il MotoGp è superata
solo dalla mia pigrizia nel programmare il
videoregistratore . . .
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Ritengo giusto assecondare il desiderio del papà di Eluana, se é vero che questo significa abbreviare questa non-vita vegetativa ed evitare ulteriori sofferenze;
sofferenze sia di Eluana, sia dei suoi familiari, che vivono una non-vita attorno a questa povera creatura.
Voglio ritornare sull'argomento, per adesso accenno solo brevemente ad una questione che a me sembra essenziale: ci deve essere una regolamentazione legislativa, per questo e per simili casi.
Ad oggi, la legge italiana proibisce di uccidere, e chi uccide deve essere processato e giudicato per le sue azioni. Occorre stabilire in quali casi l'omicidio non sia più tale, ma occorre farlo con estrema attenzione.
... a dopo ...
sofferenze sia di Eluana, sia dei suoi familiari, che vivono una non-vita attorno a questa povera creatura.
Voglio ritornare sull'argomento, per adesso accenno solo brevemente ad una questione che a me sembra essenziale: ci deve essere una regolamentazione legislativa, per questo e per simili casi.
Ad oggi, la legge italiana proibisce di uccidere, e chi uccide deve essere processato e giudicato per le sue azioni. Occorre stabilire in quali casi l'omicidio non sia più tale, ma occorre farlo con estrema attenzione.
... a dopo ...
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Tornando sull'argomento: ritengo necessario - come già ho detto in passato per simili argomenti - che esista una dottrina (laica E religiosa) che sancisca l'obbligo del rispetto di TUTTE le forme di vita, a garanzia e tutela dei più deboli.
La dottrina deve contemplare specificamente anche questi casi, che costituiscono un'eccezione specifica alla regola generale. Ricorderete senz'altro i recenti fatti di cronaca di quelle case di riposo dove gli anxziani, spesso semi abbandonati, venivano blanditi da individui senza scrupoli i quali si facevano intestare beni e proprietà, per via testamentaria, per poi provvedere ad "alleviarne le sofferenze" anche quando erano quasi perfettamente autosufficienti.
Per questa ed altra similare gentaglia, qualora la legge dovesse autorizzare la "cessazione di una vita umana sofferente" sarebbe certamente facile attestare che il poveretto di turno era ormai incapace di intendere e di volere, e che l'averlo eliminato sia dunque stato un atto di grande misericordia, anziché un bieco assassinio.
La dottrina deve contemplare specificamente anche questi casi, che costituiscono un'eccezione specifica alla regola generale. Ricorderete senz'altro i recenti fatti di cronaca di quelle case di riposo dove gli anxziani, spesso semi abbandonati, venivano blanditi da individui senza scrupoli i quali si facevano intestare beni e proprietà, per via testamentaria, per poi provvedere ad "alleviarne le sofferenze" anche quando erano quasi perfettamente autosufficienti.
Per questa ed altra similare gentaglia, qualora la legge dovesse autorizzare la "cessazione di una vita umana sofferente" sarebbe certamente facile attestare che il poveretto di turno era ormai incapace di intendere e di volere, e che l'averlo eliminato sia dunque stato un atto di grande misericordia, anziché un bieco assassinio.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea