Gli espropri forzati hanno costretto centinaia di cittadini ad abbandonare le loro case per trovare momentaneamente una sistemazione altrove ricevendo un indennizzo corrispondente solo al valore del terreno. Ma uno, come scrive il quotidiano "Jinbao Daily", si è rifiutato: il proprietario di una villetta posta anch'essa al centro dell'area sulla quale sorgerà il complesso non ha voluto abbondonare la sua casa.
Il ribelle ha chiesto alla società immobiliare un risarcimento di almeno 2,5 milioni di dollari e da qualche settimana si è barricato tra le quattro mura della sua abitazione. Ma la società di costruzioni, che non ha potuto fermare i lavori, non trovando una soluzione in tempi brevi, ha continuato con gli scavi. Questi sono proseguiti senza grossi problemi (finora) intorno all'abitazione che ora si trova su di un'isolotto di terra posto a 11 metri dal suolo. «Non ci ha dato altre possibilità; ora sarà costretto a lasciare la sua casa», ha riferito un portavoce della società immobiliare al giornale."
Da notizie odierne del telegiornale, la società ha ceduto ed ha accettato di indennizzare il proprietario con 2,5 milioni di dollari.
