Una mamma sta lavorando in cucina e ascolta suo figlio di sette anni mentre gioca col suo nuovo trenino elettrico.
Il trenino si ferma e il figlio dice: "Tutti gli stronzi che devono scendere alzino il culo e si levino dalle palle, perché questa e l'ultima fermata prima di Firenze.
I figli di puttana che devono andare in quella città di merda non ci rompano i coglioni e si sbrighino a portare le chiappe sul treno, perché tra due minuti ripartiamo".
La madre corre in salotto e dice al figlio: "Non usiamo questo tipo di linguaggio in casa. Adesso vai nella tua stanza per 2 ORE e medita su ciò che hai detto. Quando uscirai, potrai continuare a giocare col tuo trenino se userai un linguaggio più educato".
Due ore più tardi il figlio esce dalla sua stanza e riprende a giocare con il trenino. Poco dopo il trenino si ferma e la madre sente il figlio dire: "Tutti i passeggeri che stanno lasciando il treno ricordino di portare con sé il proprio bagaglio. Vi ringraziamo per aver viaggiato con noi e speriamo di avervi presto ancora a bordo. I gentili viaggiatori che devono raggiungere Firenze salgano in carrozza; si ricorda che i bagagli devono essere opportunamente sistemati negli apposti vani. Ricordiamo inoltre che sul treno e vietato fumare".
La madre si rallegra in silenzio dell'effetto del castigo, poi sente il bambino aggiungere: "E se qualcuno si è rotto i coglioni per il ritardo di DUE ORE sulla partenza, la colpa e di quella SCASSACAZZI che sta in cucina!!!"
Il piccolo ferroviere (ed altre)
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Il piccolo ferroviere (ed altre)
Ultima modifica di apsa il 30/03/2007, 15:12, modificato 1 volta in totale.
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Un marito dall'ufficio telefona a casa. Risponde una bimba
- " Ciao cara, mi passi la mamma? "
- " Non può, è di sopra con lo zio Pino "
- " Ma tu non hai uno zio Pino. Fai una cosa. Urla forte che sta arrivando la macchina di papà. Io aspetto al telefono."
Dopo un po' la bimba torna al telefono. " Fatto "
- " E cosa è successo?"
- " Hanno urlato, la mamma è corsa giù per le scale nuda, è inciampata e credo che sia morta, lo zio Pino per la fretta si è buttato dalla finestra nella piscina ma tu avevi tolto l' acqua e credo che sia morto pure lui."
- " La piscina? Oddio, ho sbagliato numero!
- " Ciao cara, mi passi la mamma? "
- " Non può, è di sopra con lo zio Pino "
- " Ma tu non hai uno zio Pino. Fai una cosa. Urla forte che sta arrivando la macchina di papà. Io aspetto al telefono."
Dopo un po' la bimba torna al telefono. " Fatto "
- " E cosa è successo?"
- " Hanno urlato, la mamma è corsa giù per le scale nuda, è inciampata e credo che sia morta, lo zio Pino per la fretta si è buttato dalla finestra nella piscina ma tu avevi tolto l' acqua e credo che sia morto pure lui."
- " La piscina? Oddio, ho sbagliato numero!
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
I 7 nani tornano dalla miniera e vedono una luce accesa nella loro casetta. Timorosi si avvicinano e uno si mette a guardare dal di fuori di una finestra." OH, c' è una bella ragazza in casa e sul tavolo c' è un piatto e una tazza. Sta andando in camera da letto. Ora sbadiglia." Tutti gli altri " E ora che fa? " " Si toglie le scarpe." " E poi? " " Si siede sui lettini " " E ora? " " Si alza "
E tutti gli altri " anche a me, anche a me, anche a me...."
E tutti gli altri " anche a me, anche a me, anche a me...."
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Un pò di espressioni tradotte dal romanesco all'inglese
WE ARE AT THE SHORT IRONS (siamo ai ferri corti)
I’M INSIDE AN IRON BARREL (sto in una botte de ferro)
I TELL YOU POPELY POPELY (te lo dico papale papale)
BUT DO YOU WANT TO PUT? (ma vuoi mette?)
BUT WHAT REALLY REALLY? (ma che davero davero?)
IN FOUR AND FOUR EIGHT (in quattro e quattr’otto)
WHEN IT WANTS, IT WANTS (quando ce vo’ ce vo’)
DON’T EXTEND YOURSELF (non t’allargà)
BUT FROM WHEN IN HERE? (ma da quanno ‘n qua?)
THE SOUL OF YOUR BEST DEAD RELATIVES (l’anima de li mejo mortacci tua)
NOT EVEN TO THE DOGS! (manco a li cani)
HOW DOES IT THROW? (come te butta?)
WHO HAS BEEN SEEN, HAS BEEN SEEN (chi s’è visto s’è visto)
TODAY IS NOT AIR (oggi non è aria)
BY FEAR!! (da paura!!)
GIVING TODAY AND GIVING TOMORROW (daje oggi e daje domani)
STAY BEEF (stai manzo)
I DON’T CARE OF LESS (non me ne po’ fregà de meno)
THERE ISN’T TRIPE FOR CATS (non c’è trippa per gatti)
I’M SO HUNGRY THAT I DON’T SEE (c’ho una fame che non ce vedo)
IT DOESN’T MAKE A FOLD (non fa ‘na piega)
I OPEN YOU IN TWO LIKE A MUSSEL (t’apro ‘n due come ‘na cozza)
SPEAK LIKE YOU EAT (parla come magni)
I’VE MY LEGS THAT ARE DOING JAMES JAMES (c’ho le gambe che me fanno giacomo giacomo)
YOU REJUMP ME (m’arimbarzi)
WE ARE AT THE SHORT IRONS (siamo ai ferri corti)
I’M INSIDE AN IRON BARREL (sto in una botte de ferro)
I TELL YOU POPELY POPELY (te lo dico papale papale)
BUT DO YOU WANT TO PUT? (ma vuoi mette?)
BUT WHAT REALLY REALLY? (ma che davero davero?)
IN FOUR AND FOUR EIGHT (in quattro e quattr’otto)
WHEN IT WANTS, IT WANTS (quando ce vo’ ce vo’)
DON’T EXTEND YOURSELF (non t’allargà)
BUT FROM WHEN IN HERE? (ma da quanno ‘n qua?)
THE SOUL OF YOUR BEST DEAD RELATIVES (l’anima de li mejo mortacci tua)
NOT EVEN TO THE DOGS! (manco a li cani)
HOW DOES IT THROW? (come te butta?)
WHO HAS BEEN SEEN, HAS BEEN SEEN (chi s’è visto s’è visto)
TODAY IS NOT AIR (oggi non è aria)
BY FEAR!! (da paura!!)
GIVING TODAY AND GIVING TOMORROW (daje oggi e daje domani)
STAY BEEF (stai manzo)
I DON’T CARE OF LESS (non me ne po’ fregà de meno)
THERE ISN’T TRIPE FOR CATS (non c’è trippa per gatti)
I’M SO HUNGRY THAT I DON’T SEE (c’ho una fame che non ce vedo)
IT DOESN’T MAKE A FOLD (non fa ‘na piega)
I OPEN YOU IN TWO LIKE A MUSSEL (t’apro ‘n due come ‘na cozza)
SPEAK LIKE YOU EAT (parla come magni)
I’VE MY LEGS THAT ARE DOING JAMES JAMES (c’ho le gambe che me fanno giacomo giacomo)
YOU REJUMP ME (m’arimbarzi)
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Andrea
