Nei pressi dell'Eremo, sorge l'abbazia di San Galgano. La costruzione dell'abbazia fu iniziata verso il 1220. E' stata costruita con pianta a croce latina a tre navate, per una lunghezza di 72 metri ed una larghezza di 21. L'abside termina con sei monofore ed un rosone che conferiscono a tutta la struttura architettonica uno straordinario senso di leggerezza ed eleganza. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi imperiali concessi ed alle munifiche donazioni ricevute.
Dopo questo periodo di splendore, iniziò quella lenta decadenza che l'avrebbe ridotto ad un grandioso e mistico rudere. Sarebbe diventata cava di materiali edili, depredata ed abbandonata all'incuria degli uomini; si sarebbe arrivati a vendere le lastre di piombo che coprivano il tetto, esponendolo così alle offese del tempo. Quel che rimane, però, acquista un fascino particolare, circonfuso di magia e mistero che permane inalterato. Il rudere superstite ammalia e sconvolge precipitando il visitatore in quel Medioevo in cui ha avuto origine.
Anche nell'attuale stato, comunque - e anzi forse proprio per questo - è al centro di un fitto immaginario che la collega, attraverso i Cistercensi, alla leggenda del Graal e a misteriose conoscenze esoteriche.
