Virus nascosto nelle pagine web: 67.000 persone truffate.
Un virus era stato inoculato in alcune pagine web di ignari webmaster: chi si collegava al sito, senza saperlo, attivava una chiamata telefonica a numeri 899, spendendo come solo scatto alla risposta la somma di 15 euro, che poi Telecom addebitava sulla bolletta.
Uno dei siti era www.informagiovani-italia.com. In termini tecnici, i browser Microsoft degli utenti che si collegavano a questi siti eseguivano automaticamente il codice java inoculato dai truffatori, generavano il download di alcuni file virali, che a loro volta scaricavano ed eseguivano sul pc dell'utente. Questo dialer occulto generava una serie di connessioni verso numerazioni costose, con prefisso 899. La truffa scattava qui: le chiamate terminavano in un server appositamente programmato per rispondere. E a San Marino, appunto, il truffatore italiano incassava i proventi.
I server mediante una triangolazione internazionale - Corea, Germania, Ucraina, terminavano ad una società di San Marino.
Il paradosso è che il responsabile della ditta di informatica di San Marino rischia solo una imputazione per frode informatica e diffusione di codici virali. Questo prevede infatti la legge, a meno che le migliaia di truffati non si costituiscano parte civile, agendo in termini legali contro il truffatore.
Il livello di sofisticazione della truffa è altissimo e comunque la scoperta avviene solo al momento dell'arrivo della bolletta telefonica relativa a Internet.
Nuova truffa telematica
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