apsa ha scritto:
Ragioniamoci sopra un attimo: se tutti fossimo armati, tutti saremmo in grado di uccidere chiunque altro.
Adesso ti domando: TU PERSONALMENTE; saresti disposto a prendere la pistola e sparare ad uno, per strada ? Perché se tu non spari a lui, subito, lui tirerà fuori la sua pistola e ammazzerà te.
Avere un'arma significa essere pronti a usarla, non serve tirarla fuori e sventolarla. E allora... ripetola domanda: sei pronto ad UCCIDERE ? :cyclopsani:
ragionamoci su... saresti disposto a venire nel mio negozio ed ammazzarmi per 50 euro ??? sapendo che io sono armato alla stessa maniera di te ???
Io ? Se vengo nel tuo negozio magari ti abbraccio e t'offro una birra, o un Hamburger... :flower:
Non penso che possiamo metterci sullo stesso piano dei tossici disperati, no ? Ti sembro il tuipo da andare a rapinare i negozi ? :cyclopsani:
Se invece vogliamo parlare in termini "accademici"... mettiamo che io abbia una pistola, visto che tutti possono averla... se sono tanto disperato da volere i tuoi 50 euro, e da rapinarti pistola in pugno, non sarà un deterrente l'idea che tu possa reagire con la tua pistola, e a quel punto entrrò con la pistola già in pugno, puntata su di te. In quel caso, tu non potrai mai fare a tempo a tirare fuori la pistola, caricarla, puntare a me, prima che io abbia fatto fuoco su di te... ti pare ? :cyclopsani:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
apsa ha scritto:
Io ? Se vengo nel tuo negozio magari ti abbraccio e t'offro una birra, o un Hamburger... :flower:
Non penso che possiamo metterci sullo stesso piano dei tossici disperati, no ? Ti sembro il tuipo da andare a rapinare i negozi ? :cyclopsani:
Se invece vogliamo parlare in termini "accademici"... mettiamo che io abbia una pistola, visto che tutti possono averla... se sono tanto disperato da volere i tuoi 50 euro, e da rapinarti pistola in pugno, non sarà un deterrente l'idea che tu possa reagire con la tua pistola, e a quel punto entrrò con la pistola già in pugno, puntata su di te. In quel caso, tu non potrai mai fare a tempo a tirare fuori la pistola, caricarla, puntare a me, prima che io abbia fatto fuoco su di te... ti pare ? :cyclopsani:
ovvio l'esempio era riferito al tuo esempio.. cioè tu come rapinatore era solo per fare un esempio.. :blackeye: mi sarò spiegato ..boh! vabbè..
TU rapinatore ( esempio ) che sai che io commerciante sono armato alla stessa maniera tua... sei saresti così scemo da venire a rubarmi i kiei 50 euro ???????????????????
mi smebra la cosa più logica... visto che non ci sono altre alternative..
Ciò che miera balenato subito, di tutta questa storia, e che mi ha confermato un commento di Enrico Vaime, è stato il fatto che tutti i media hanno subito puntato il dito sul fatto che quel ragazzo sia morto per dieci euro. Quasi come se il fatto grave sia l'ammontare di dieci euro.....non la rapina in se stessa. Continuo a rimanere del parere che ci sia qualcosa che non và!
Sul fatto che il carabinere abbia sparato non oso esprimere un commento, credo che le indagini debbano chiarire lo svolgimento dei fatti: se proviamo a metterci nei loro panni riusciamo facilmente a comprendere che, qualora ci sia in ballo la propria vita, in decisioni di pochi istanti....
Ho conosciuto tantissimi ragazzi nell'arma, quando bazzicavo per palestre, sentivo dei racconti allucinanti, ma è pur vero che ci sono anche tante teste calde.
Ricordo che qualche anno fa un ragazzo, poco lontano da casa mia, morì in seguito ad un colpo di pistola, sparato da un poliziotto direttamente ad altezza d'uomo. Mi pare stesse scappando dopo aver rubato qualcosa, e non era nemmeno armato.
Anche io stamani ho ascoltato Enrico Vaime e sono d'accordo con le sue tesi. Comunque, a prescindere dal fatto che morire a 16 anni per una causa qualsiasi è triste, con i tempi che corrono, vedersi puntare una pistola e decidere se salvare la propria vita o quella dell'avversario, è una scelta difficile ed immediata: credo che a questo punto prevalga l'istinto e non la ragione. Secondo me, pur deprecando la morte del ragazzo, credo che il carabiniere non avesse scelte. Non poteva sapere che la pistola era un giocattolo. Oppure avremmo preferito avere un altro eroe delle forze dell'ordine morto nell'adempimento del suo dovere?
Se non fosse stata una pistola giocattolo, oggi avremmo un'altra "medaglia alla memoria"..
Povero ragazzo, povera famiglia sua, il loro dolore sarà immenso, questo non lo dimentichiamo certo, nessuno di noi. Ma é stato lui stesso, la causa di tanto dolore... lui e/o la sua storia personale, chissà...
Ma nel momento in cui ha deciso di rapinare, ha scelto la china verso cui rotolare... :cyclops:
A scuola andavo sempre benissimo.
Era al ritorno che spesso mi perdevo.
Quand'ero ragazzino io il concetto di "ragazzata" poteva essere quello di "fregare" la gomma o le caramelle al negozio, e comunque deprecabile. Il concetto di rapina a mano armata, per quanto finta, era una cosa fuori dal mondo. Roba da delinquenza efferata. Perchè ora una rapina viene associata al termine di "ragazzata"?
Perchè quel ragazzo non aveva ben chiaro il rischio ed il significato di un'azione come quella?
Mr.Pik ha scritto:Anche io stamani ho ascoltato Enrico Vaime e sono d'accordo con le sue tesi. Comunque, a prescindere dal fatto che morire a 16 anni per una causa qualsiasi è triste, con i tempi che corrono, vedersi puntare una pistola e decidere se salvare la propria vita o quella dell'avversario, è una scelta difficile ed immediata: credo che a questo punto prevalga l'istinto e non la ragione. Secondo me, pur deprecando la morte del ragazzo, credo che il carabiniere non avesse scelte. Non poteva sapere che la pistola era un giocattolo. Oppure avremmo preferito avere un altro eroe delle forze dell'ordine morto nell'adempimento del suo dovere?
assolutamente no, Pik. Per questo aspetterei il risultato delle indagini, non mi fido delle conclusioni dei giornalisti.