A parte che a scuola o università non spiegano certo come stanno le cose.........istituti superiori ce ne sono, in genere interviene la banca centrale che "inietta liquidità", come poco fa negli usa per la crisi subprime o sempre per la northern rock.minny ha scritto:
ma in casi di fallimenti o crisi bancarie non esiste un fondo che ripaga i clienti?
a me avevano insegnato ancora a scuola che la banca non poteva fallire e che se succedeva c'era sto istituto superiore che interveniva
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no non si tratta di banca centrale, era proprio un istituto...mi sfugge il nome...ripagò tutti i correntisti del Banco di Napoli (magari dico una stupidata) insomma di un istituto fallitoAgo ha scritto:A parte che a scuola o università non spiegano certo come stanno le cose.........istituti superiori ce ne sono, in genere interviene la banca centrale che "inietta liquidità", come poco fa negli usa per la crisi subprime o sempre per la northern rock.minny ha scritto:
ma in casi di fallimenti o crisi bancarie non esiste un fondo che ripaga i clienti?
a me avevano insegnato ancora a scuola che la banca non poteva fallire e che se succedeva c'era sto istituto superiore che interveniva
Nemmeno io ricordo.....cmq la prox volta che vado in banca glielo chiedo......."cosa avete a garanzia dei miei risparmi"? Mi risponderanno che, nel caso, mi offrono una birra e siamo pari.....ahahah :blackeye:minny ha scritto:
no non si tratta di banca centrale, era proprio un istituto...mi sfugge il nome...ripagò tutti i correntisti del Banco di Napoli (magari dico una stupidata) insomma di un istituto fallito
Di solito le garanzie sono rappresentate da Bot e CCt i cui principali acquirenti sono le banche. Poi ci sono titoli e partecipazioni ad altre banche o ad attività finanziarie ed industriali. Per quanto riguarda il MPS c'è il possesso di un patrimonio immobiliare in Italia ed anche all'estero che ammonta a diversi miliardi (di euro).Ago ha scritto:Nemmeno io ricordo.....cmq la prox volta che vado in banca glielo chiedo......."cosa avete a garanzia dei miei risparmi"? Mi risponderanno che, nel caso, mi offrono una birra e siamo pari.....ahahah :blackeye:minny ha scritto:
no non si tratta di banca centrale, era proprio un istituto...mi sfugge il nome...ripagò tutti i correntisti del Banco di Napoli (magari dico una stupidata) insomma di un istituto fallito
Ah ah! non è come tu pensi. Il MPS è una banca che ha circa 600 anni e in questo periodo di tempo ha ammassato molti beni fra cui la stessa sede storica che ha un valore inestimabile. La sua politica è di non prendere in fitto una sede, ma di comperare tutto il palazzo. Con questo sistema, negli ultimi 30/40 anni che sono quelli in cui si è espanso sia in Italia che all'estero, è riuscito a farsi il suo patrimonio immobiliare.Ago ha scritto:Strano, non lo avrei mai detto.......chissà come hanno fatto ad accaparrarselo! :compress:Mr.Pik ha scritto:
Per quanto riguarda il MPS c'è il possesso di un patrimonio immobiliare in Italia ed anche all'estero che ammonta a diversi miliardi (di euro).
Si chiama Monte dei Paschi, perchè le prime garanzie che offriva erano rappresentate dai Paschi (pascoli) della Maremma toscana.
Ultima modifica di Mr.Pik il 27/11/2007, 17:18, modificato 1 volta in totale.
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Il problema è che le banche, una volta, prima di darti un mutuo ci pensavano su 10.000 volte, e se la rata ( ai tempi andava il tasso fisso) superava non ricordo che percentuale ( Pik potrà essere più preciso), mi sembra il 40%, il mutuo erogato te lo scordavi. Ora hanno erogato mutui che superavano il 50% del reddito, e per forza poi una famiglia non ce la fa. Per bypassare il problema hanno aumentato la durata del mutuo; ma vi rendete conto di che interessi si pagano per un mutuo di 40 anni? La rata sembra bassa, perchè sono tante, ma gli interessi sono parecchio.libra ha scritto:Il problema non è tanto il saper giudicare se si è all'altezza di pagare un mutuo o meno...(anche se questa è una valutazione che sarebbe opportuno fare)...il problema è che, un povero ragazzo che vuole mettere su famiglia, ha 2 opportunità: o va in affitto e compra una casa con mutuo interminabile...è ovvio che si opti per la seconda soluzione; visti i costi di un affitto, con lo stesso importo ci paghi una rata del mutuo e...se ti va fatta bene, a 75 anni ne sei il proprietario, se ti va fatta male...perderai quello che hai pagato fino a quel momento...proprio come fossi in affitto.Mr.Pik ha scritto:Ma è una colpa offrire questi mutui 40ennali oppure è una mancanza da parte di chi non sa giudicare se ne è all'altezza di onorarli?
La banca non fa beneficenza come chiunque faccia del commercio -anche la banca fa commercio del denaro- ma ti da' un'opportunità che ai miei tempi non esisteva. Non ho mai contratto mutui, ma se ne avessi avuto bisogno e l'opportunità, a questo punto lo avrei estinto, avendo iniziato la mia vita lavorativa nel 1960.
E' un problema di difficile soluzione...per questo la maggioranza ha votato Prodi Band...perchè il loro programma dava priorità assoluta alla risoluzione di questo problema...ma evidentemente quei manifesti e quesgli slogan non erano stati partoriti da loro bensì da alcuni burloni
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Questo anche se entrambi hanno sottoscritto il mutuo e sono contitolari del conto corrente su cui il mutuo è stato erogato?libra ha scritto: Se i cointestatari sono in regime di separazione dei beni, la banca non può pretendere nulla dall'altro intestatario...fidati...mi sono documentato bene bene in tal proposito.
No Cometa...come ho scritto qualche post più tardi, ho fatto casino; mi riferivo a debiti contratti da uno dei due al di fuori del mutuo (vedi es. debiti aziendali)cometa rossa ha scritto:Questo anche se entrambi hanno sottoscritto il mutuo e sono contitolari del conto corrente su cui il mutuo è stato erogato?libra ha scritto: Se i cointestatari sono in regime di separazione dei beni, la banca non può pretendere nulla dall'altro intestatario...fidati...mi sono documentato bene bene in tal proposito.
vabbè...capita anche a me di far casino :colors:
Questo è vero però, una volta rata del mutuo e canone di affitto erano su piani nettamente diversi; oggi il canone spesso supera la rata del mutuo...allora, si è arrivati al compromesso di rata bassa ma tante tante tante.cometa rossa ha scritto: Il problema è che le banche, una volta, prima di darti un mutuo ci pensavano su 10.000 volte, e se la rata ( ai tempi andava il tasso fisso) superava non ricordo che percentuale ( Pik potrà essere più preciso), mi sembra il 40%, il mutuo erogato te lo scordavi. Ora hanno erogato mutui che superavano il 50% del reddito, e per forza poi una famiglia non ce la fa. Per bypassare il problema hanno aumentato la durata del mutuo; ma vi rendete conto di che interessi si pagano per un mutuo di 40 anni? La rata sembra bassa, perchè sono tante, ma gli interessi sono parecchio.
Bisogna capire com'è e perchè si è allargata così tanto la forbice tra stipendio e costo del bene primario...perchè lo stipendio di oggi ha un potere d'acquisto così misero nei confronti dei beni di prima necessità...
...e non diamo la colpa all'euro...è un trand che è avviato oramai da oltre un decennio; quando io comprai la mia prima casa (1998) in provincia di Bologna la pagai 170.000.000 di lire, la rivendetti nel 2003 a 130.000 euro
ossia il 50% in più (in soli 5 anni) e adesso, un appartamento analogo al mio, nel medesimo comune e zona costa sui 160/170.000 euro ossia altri 30% in più...abbiamo avuto un incremento dei costi delle case dell' 80% in 8 anni...QUESTO CI DOVREBBE FAR RIFLETTERE!!!
Di chi è la colpa???
Perchè non si interviene in tal senso???
Qualcosa non funziona...è inconcepibile un aumento del mattone dell' 80% in 8 anni...assolutamente inconcepibile.
Gli stipendi non sono aumentati in proporzione e, la cosa allarmante è che la redditività media di ogni azienda è drasticamente calata...tant'è che le aziende sono alla continua ricerca del taglio dei costi sono principalmente passati dal produrre all'acquisto del bene...è tutto ciò che ha generato il precariato...e non viceversa, come qualcuno vorrebbe farci credere.
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Oddio, dipende da che affitti consideri. Però ti do ragione sul fatto che si sono avvicinati di molto, ed in certi casi sarà come dici, ovvero canone di locazione più alto della rata del mutuo. Ma credo che questo possa essere avvenuto in regime di tassi variabili quando i tassi erano al 3.5%. Era prevedibile che prima o poi sarebbero saliti ( ed ho fatto pure io il variabile)libra ha scritto:Questo è vero però, una volta rata del mutuo e canone di affitto erano su piani nettamente diversi; oggi il canone spesso supera la rata del mutuo...allora, si è arrivati al compromesso di rata bassa ma tante tante tante.cometa rossa ha scritto: Il problema è che le banche, una volta, prima di darti un mutuo ci pensavano su 10.000 volte, e se la rata ( ai tempi andava il tasso fisso) superava non ricordo che percentuale ( Pik potrà essere più preciso), mi sembra il 40%, il mutuo erogato te lo scordavi. Ora hanno erogato mutui che superavano il 50% del reddito, e per forza poi una famiglia non ce la fa. Per bypassare il problema hanno aumentato la durata del mutuo; ma vi rendete conto di che interessi si pagano per un mutuo di 40 anni? La rata sembra bassa, perchè sono tante, ma gli interessi sono parecchio.
Qui non sono molto d'accordo. Nel senso che ti do ragione sul fatto che con gli stipendi attuali non si riesca a mettere da parte più nulla, ma per quanto riguarda i beni primari più o meno siamo sui soliti livelli. Due esempi: domenica scorsa parlavo con mio padre, ed ho scoperto che in gioventù comprò una 500 (non l'avevo mai saputo). Mi disse che ai tempi aveva dovuto spendere un anno di lavoro. Oggi, per la 500 nuova, ci vuole sempre un anno di lavoro ( in cambio si ha un'auto molto più accessoriata e sicura, ma comunque sempre un'utilitaria). Oppure le case: io ero uno di quelli che riteneva i prezzi delle case esplosi negli ultimi anni. In realtà un forumista di z.f. mi ha scritto un post in cui mi evidenziava come i prezzi delle case, ciclici, non fanno altro che seguire l'inflazione e gli stipendi. Il problema è che i prezzi delle case magari salgono in fretta, come negli ultimi 4-5 anni, poi però si fermano per un po' e nel frattempo salgono gli stipendi; dopo un po' di anni i prezzi delle case ripartono, ormai raggiunti dagli stipendi, i quali invece risalgono più lentamente. E avanti così. Chiaramente nel periodo in cui salgono i prezzi delle case, le stesse sembrano costare un botto. Nel periodo in cui gli stipendi hanno "raggiunto" questi aumenti, le case sembrano costare poco.Bisogna capire com'è e perchè si è allargata così tanto la forbice tra stipendio e costo del bene primario...perchè lo stipendio di oggi ha un potere d'acquisto così misero nei confronti dei beni di prima necessità...
Io credo che, oltre al discorso beni primari, gli stipendi vengano in realtà falcidiati tanto da un sacco di rivoli di spesa. Se prendiamo come raffronto sempre la generazione prima della nostra, le spese erano l'abitazione, l'auto (una di solito), il mangiare (semplice e non costoso come ora) ed i vestiti ( meno costosi perchè le griffe non esistevano). Ora aggiungiamo il cellulare, il pc e la connessione internet, la pay tv, la seconda auto, le 2-3 vacanze all'anno e lo stipendio evapora in fretta.
Vedi mia risposta sopra. Nel frattempo gli stipendi, complice un'inflazione di media al 3-3,5% (media fra il 2 attuale e quella che c'era a fine anni '90), saranno cresciuti del 30-40%. In pochi anni raggiungeranno di nuovo il prezzo delle case, i quali ora stanno frenando....e non diamo la colpa all'euro...è un trand che è avviato oramai da oltre un decennio; quando io comprai la mia prima casa (1998) in provincia di Bologna la pagai 170.000.000 di lire, la rivendetti nel 2003 a 130.000 euro
ossia il 50% in più (in soli 5 anni) e adesso, un appartamento analogo al mio, nel medesimo comune e zona costa sui 160/170.000 euro ossia altri 30% in più...abbiamo avuto un incremento dei costi delle case dell' 80% in 8 anni...QUESTO CI DOVREBBE FAR RIFLETTERE!!!
Di chi è la colpa???
Perchè non si interviene in tal senso???
Qualcosa non funziona...è inconcepibile un aumento del mattone dell' 80% in 8 anni...assolutamente inconcepibile.
Vero, gli stipendi aumentano più lentamente. Ma aumentano sempre, mentre i prezzi delle case ogni tanto si fermano per qualche anno ( o rallentano vistosamente). Il problema è che la casa la prendi quando ti serve, e se ti serve nel momento in cui il divario "stipendio-prezzo casa" è ai massimi, sono botte sul portafogli. Se invece uno ha la botta di culo di comprarla quando il divario e minimo, allora è una gran fortuna.Gli stipendi non sono aumentati in proporzione e, la cosa allarmante è che la redditività media di ogni azienda è drasticamente calata...tant'è che le aziende sono alla continua ricerca del taglio dei costi sono principalmente passati dal produrre all'acquisto del bene...è tutto ciò che ha generato il precariato...e non viceversa, come qualcuno vorrebbe farci credere.
Sulla redditività aziendale non posso che essere d'accordo. E' un problema che il sistema economico, imho, si porta dietro da almeno 25-30 anni.
Ormai in Italia non produce quasi più nessuno ( io stesso, anzi, il mio grande capo, l'anno scorso ha chiuso l'unità produttiva che andava avanti dal 1972. Ora solo commercio, rende immensamente di più; purtroppo, perchè senza produzione l'Italia non potrà andare avanti all'infinito.).
Ci sono tante cause per questo. Sicuramente la concorrenza con l'estero, che senza lira da svalutare, è diventata un massacro. Poi un sistema sindacale che tutela più i nullafacenti di chi vuol lavorare, una corruzione alta, anzi, di più, un sistema legislativo-penale in cui le leggi sono talmente bizantine che chi fa il furbo, sottraendo soldi e mercato agli imprenditori onesti, non paga mai. Ed ultima l'evasione, un problema imho enorme, non solo per il discorso delle risorse sottratte allo stato (che si rifà sugli imprenditori che le tasse le pagano veramente), ma anche per la concorrenza sleale che crea nei confronti degli onesti, i quali competono con chi ha una struttura dei costi molto più bassa (dato che le tasse ed il costo del lavoro non lo subiscono), perdendoci soldi, tempo e voglia di lavorare.
Seriamente: sono molto preoccupato per il futuro, molto. E non vedo alcun politico, nel panorama attuale, in grado di cambiare le cose; perchè cambiarle significherebbe toccare gli interessi di troppi, e perderci troppi voti. Ma se non si cambia in fretta, il treno non lo si raggiunge più ( tanto ormai è passato da un pezzo, prenderlo al volo è diventato impossibile)